www.mat2020.com

www.mat2020.com
Cliccare sull’immagine per accedere a MAT2020

martedì 14 maggio 2019

Belloni/Mugiati – A Lifelong Journey, di Alberto Sgarlato


Belloni/Mugiati – A Lifelong Journey
(2019)
Di Alberto Sgarlato
Articolo già apparso su MAT2020 di aprile (WWW.MAT2020.COM)

A Lifelong Journey” è il titolo con cui si presenta il nuovo progetto di Brian Belloni (chitarre) e Mauro Mugiati (tastiere e chitarra acustica), giovani musicisti appartenenti al giro dei Beggars’ Farm e Giorgio “Fico” Piazza Band).
Il concept-album, articolato su tredici tracce, si snoda (come gli stessi titoli recitano) tra Ombre e Realtà, Illusioni e Disillusioni, Riflessioni ed Empatia: tutto ciò che fa parte della nostra quotidianità, quindi. Tutto ciò che rappresenta effettivamente “il viaggio di una vita”, come ben riassume il titolo di copertina.
I frequenti alternarsi di Mellotron struggenti che poi esplodono in roboanti ma molto melodici e “cantabili” temi di Moog, così come gli altrettanto brillanti “salti” tra riff chitarristici quasi hard e rapide fughe di tastiere e piano elettrico di gusto molto fusion/jazzrock, sono tutti fattori che richiamano immediatamente all’orecchio quei due “pilastri” del new-prog degli anni ’90 che forse più di ogni altro hanno influenzato e condizionato il genere al di qua e al di là dell’oceano. Stiamo ovviamente parlando, al di là dell’Atlantico, degli Spock’s Beard e, qui in Europa, sul Mare del Nord, dei Flower Kings. O, se preferite, delle contaminazioni nate tra questi progetti, come i Transatlantic. Tredici tracce, dicevamo. Ma in realtà tutto è ben coeso nell’andare a formare una sola suite di circa 50 minuti di durata.


Sì, effettivamente si respira un’aria molto “transatlantica” nello squisito, elegante e molto virtuosistico neo-prog di Belloni e Mugiati. Un genere che non cerca mai troppo il cerebrale, il cervellotico, l’ipertecnico fine a se stesso, ma mette la grande perizia tecnica al servizio di un gusto melodico che rimane sempre in primo piano.
E, ovviamente, se di Flower Kings e di Spock’s Beard si parla, è inevitabile andare con la mente un po’ più indietro nel tempo, a quelli che a loro volta sono le loro influenze più evidenti: gli Yes di And You and I nei crescendo di Mellotron e nelle languide steel-guitars, la melodiosità dei Genesis nei temi di tastiere, qualche nostalgia floydiana nei tappeti di organo Hammond ad ampio respiro, persino qualche ammiccamento di gusto cantautorale americano negli intrecci di chitarre elettriche e acustiche.
Un disco, quindi, che fa subito breccia nel cuore di chi, come il sottoscritto che lo sta recensendo, è cresciuto profondamente “immerso” (per ovvie questioni generazionali) nel rock progressivo degli anni ’80 e ’90, in quel momento in cui gli USA e la Scandinavia sembrava persino avessero la meglio, per creatività, prolificità e varietà di formazioni, rispetto alla tradizione britannica. Tuttavia è un disco che potrà catturare anche chi si sente legato alla storia progressiva dei decenni precedenti.


A Lifelong Journey  

         01. Overture            02. Streets Of Empathy             03. The Shadow            04. Illusion            05. Reality            06. The Shadow (Reprise)              07. Reflections From The Window            08. Disillusion            09. Fate            10. Open Up            11. Where We Belong            12. Memories            13. Streets Of Empathy (Reprise)
total running time 50.17

Lineup e credits

Mauro Mugiati: Vocals, Keyboards, Bass Guitar, Acoustic Guitars.     
   Brian Belloni: Electric and Acoustic Guitars, Lap Steel Guitar, Drums   
     Produced by Mauro Mugiati & Brian Belloni    
    Recorded at Elfo Studio, engineered by Alberto Callegari

Nessun commento:

Posta un commento