Mobili Trignani – Webinar
(Music Force, 2024)
Di Luca Paoli
È passato poco più di un anno da quando scrissi, su Mat2020,
la recensione del terzo disco “PopArticolare” del duo Mobili Trignani (qui
la potete leggere: http://mat2020.blogspot.com/2023/04/mobili-trignani-poparticolare-di-luca.html)
ed è un piacere poter scrivere del nuovo lavoro “Webinar”,
uscito sempre per l’etichetta Music Force il 20 Luglio di quest’anno.
La band è sempre formata dai due amici di vecchia data, Nicola Modesti (batteria, voce e cori, basso, synth e
chitarra) e Fabrizio Trignani (chitarre, voce e
basso) nati e cresciuti ad Arsita (Te).
Lo stile rimane, fortunatamente, un pop cantautorale di
qualità, caratterizzato da testi che riflettono fedelmente la nostra società e
la vita quotidiana. Il tutto è arricchito da un tocco di leggera ironia,
offrendo all'ascoltatore oltre 40 minuti di musica piacevole e scorrevole, mai
complicata o pesante. Al contrario, spesso è accompagnata da ritmi coinvolgenti
che non solo catturano l'attenzione, ma invitano anche a seguire il tempo,
magari battendo il piede a ritmo.
Il disco è composto da 13 tracce, tutte registrate presso il
Mobile Studio di Cassetta Records di Paul BraNeagade e interamente scritte dal
duo. Un elemento che accomuna ogni brano è l'ironia e la freschezza, qualità
sempre più rare in un'epoca in cui siamo costantemente bombardati da notizie
tragiche e drammatiche. Personalmente, sento il bisogno di disintossicarmi con
una buona dose di leggerezza terapeutica, e queste canzoni rappresentano
esattamente quel tipo di sollievo pur trattando temi di assolta attualità.
Tra i brani che più mi hanno colpito desidero segnalarvi la
title track “Webinar”, che su di un ritmo reggae contagioso ci
racconta che “insegnava nei corsi – per non farsi fregar – da
chi vendeva corsi – concorsi e webinar.
Poi, con un sound da luna park non posso non citare la
divertente “Cover”, che rende omaggio al cantautorato classico … eppure
a noi ci piacciono le cover – alcune sembrano le nostre – in
testa i testi di Battisti … così come la successiva “Tim” che
racconta di quando abbiamo bisogno di un servizio ma lo stesso è inefficiente …
ottime le voci e gli arrangiamenti.
Sicuramente tra i brani più impegnati del disco è “Pasolini”,
che vede anche la partecipazione di Carmine Valentino Mosesso, che
recita la poesia tratta da “La Terza Geografia”.
Vorrei, inoltre sottolineare “Triage”, ballad
che pone in evidenza un problema di drammatica attualità quale è quello del
servizio sanitario italiano … questo codice – verde camice – non
s’intona bene – con l’educazione – si, dovrei capire – che
sei qui da molte ore – ma in assenza di salute – sono attese
complicate.
Vi assicuro che tutto il disco merita di essere ascoltato e
riascoltato e vedrete che, con spensieratezza, vi farà pensare e ragionare su
temi che banali non sono, ma sempre cullandovi con belle voci e ottimi momenti
musicali.
La canzone d’autore italiana ha parecchi eredi e, fra questi,
non possiamo non inserire i Mobili Trignani.
Buon ascolto.
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