UGO GANGHERI
feat. Ernesto Nobili
“Cordofonie di Pace”
Commento di Andrea
Pintelli
E così rimanendo, andiamo. Sì, perché il viaggio non è solo fisicità, ma anche (e soprattutto) interiorità. Esistono opere che permettono, che richiamano, che prevedono tutto ciò, quindi, riescono nell’intento di (tras)portare il fruitore laddove non è mai stato, oppure non è stato in quelle modalità previste dai messaggi in esse contenute. “Cordofonie di Pace” è una di queste. Trattasi dell’ultimo disco di Ugo Gangheri, chitarrista napoletano, anzi profondamente e intimamente napoletano, che ha pensato, composto e suonato le dieci canzoni coinvolte insieme a Ernesto Nobili (anch’esso chitarrista, compositore, oltre che arrangiatore e produttore), con, in aggiunta, un importante parco ospiti di assoluto rilievo ad impreziosirne i messaggi (tra cui il grande Edmondo Romano, anche collaboratore del nostro MAT2020). Ugo è un esploratore delle autenticità, un artigiano dei suoni, un musicista in continua evoluzione; basta dare un’occhiata al suo percorso artistico per rendersene conto: nel 2009 pubblica il suo primo album “Cca' Nun Ce Stanno Liune”, un’opera intensa e profonda che affronta temi sociali e interiori con lirismo e forza narrativa; nel 2012 segue “L'Ammore & l'Arraggia”, un disco che alterna dolcezza e rabbia, restituendo il contrasto emotivo tipico della sua terra e del suo stile; nel 2016 con “’A Via D’O Tiempo” (2016), continua a scavare nei solchi della memoria, firmando un lavoro maturo e introspettivo; nel 2019 sorprende con “Un Biplano a Sei Corde”, il suo primo album interamente strumentale, che apre a una dimensione più visiva, quasi cinematografica, anticipando la sensibilità che troverà piena espressione in questo “Cordofonie di Pace”. Già al fianco di Giobbe Covatta da oltre venticinque anni, ha curato tra l’altro le musiche degli spettacoli teatrali di E. Iacchetti, di S. Sarcinelli, di F. Paolantoni, di S. Friscia e altri.
Il tragitto parte con O’ Scuro: inizia il cammino e si è fin da subito immersi in un
mondo altro, dove i sentori mediterranei si possono quasi toccare, talmente
intensi riescono ad essere rappresentati e trasmessi. Magia. 0504 è pervasa da ritmi e andamenti
onirici, ove le percussioni dettano il passo; un momento di quasi quattro
minuti per fluttuare nella parte più nascosta dell’io, per ricevere in dono il
sigillo della progressione. Aiem
e lo scenario cambia di nuovo: si è al cospetto dell’energia positiva, quella,
proprio quella, che permette all’agognata, e sempre più rara, serenità di
emergere in tutta la sua importanza. Un abbraccio di luce. Aspettando La Prossima Luna Salire,
spirito e nascondiglio del segreto dell’attesa, è pazienza e fiducia, sogno e
confessione. Nel mentre la mente vaga e si fa strada fra i colori del presente,
tutti i colori, alla ricerca nemmeno troppo implicita della miglioria, ch’è
molto più vicina di quel che si possa pensare. Colli Del Tronto, quindi un insieme di luoghi ben definito, si
fa non luogo, un tutt’uno, durante il suo sorvolo. Cinematografia fatta a
musica, assai emotivamente raffinata. Craco
è uno dei picchi evocativi del lotto, grazie anche alla sua originalità.
Difficilmente si ha la fortuna di capitare in un giardino tanto ricco di suoni,
movenze, profumi, sfumature, in cui ogni angolo si fa sorpresa, in una fusione
pressoché unica fra natura, spiritualità e arte. Intensa. Isla Morada è più giocosa, quasi a
recuperare la dimensione realistica dell’esistenza, ch’è anche sorriso.
Piacevole, rilassata, sostanziale. Un gioiellino dell’oggi. Nadir è contemporaneità nella sua essenza più ricercata, in cui la
parola non serve per esprimere quel che si può udire col cuore. In essa si
capta il nobile animo di chi l’ha voluta e pensata. Un ritratto ben riuscito di
chi esiste senza prevaricare il prossimo, ma, anzi, all’inseguimento della
reciproca comprensione. Il Viandante
è colui che percorre a piedi le vie, per raggiungere posti anche lontani,
spesso con una sottintesa idea di disagio. I suoni che Ugo ed Ernesto hanno
pensato e prodotto per tale concetto sono pressoché perfetti per il suo
sentire: hanno in sé le difficoltà che la strada devolve, le gioie che gli
incontri dedicano, la missione del mai fermarsi per andare e andare e ancora
andare. Taco chiude con grazia
quanto iniziato nel segno della poesia. Sono gli sguardi di chi possiede il
miracolo della trasmissione delle emozioni, negli occhi di chi ne vuole
ricevere i racconti, i ricordi e il garbo. Un autentico ritrovo di anime
affini. Ugo Gangheri è un mondo, da cercare, trovare, assaporare, fare proprio.
Insieme ad Ernesto Nobili, in serendipità, vive tanto desiderio di bellezza
quotidiana e “Cordofonie di Pace” ne è il loro testimone.
Abbracci diffusi.
Tracklist:
1.
O’
Scuro
2.
0504
3.
Aiem
4.
Aspettando
La Prossima Luna Salire
5.
Colli
Del Tronto
6.
Craco
7.
Isla Morada
8.
Nadir
9.
Il
Viandante
10.
Taco
Ugo Gangheri – chitarre acustiche,
elettriche, classiche, chindolino, chindolone
Ernesto Nobili – chitarre elettriche e
acustiche, chitarra baritona, bouzuki, tastiere, basso, programmino,
arrangiamenti, produzione artistica
Ospiti:
Michele Signore - lira
pontiaca, violino
Mario Crispi - duduk
Carletto Di Gennaro -
tamburi
Francesco Di Cristofaro
- bansuri
Massimo D’Avanzo -
kemenche
Edmondo Romano –
chalumeau, bansuri, flauti
Giosi Cincotti -
pianoforte
Antonio Fraioli –
violino
Silvia Benelli – cover
art
Per contatti col sottoscritto: andrea.pintelli@gmail.com

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