Passioni d’estate con gli UT New Trolls a Zibello, in “Musica in Castello”
C’è
chi cambia vita in un mese e chi trasmette emozioni da quasi mezzo secolo.
Appuntamento il 20 luglio 2014 con
la XII edizione di Musica in Castello a
Zibello, cittadina parmense, ricca di prodotti enogastronomici famosi in
tutto il mondo, di curiosità storiche, culturali e paesaggistiche, ma con il
tempo che non promette bene. In piazza Giovannino Guareschi, dalla semplice e
armonica architettura guardata a vista dal suntuoso Palazzo Pallavicino, che
accoglie sotto l’elegante porticato i tipici ristoranti, sul palco gli UT New Trolls, la band genovese illumina le belle pagine di datata e di
recente storia, regalando le emozioni della musica live all’aperto. Gli UT New
Trolls, vanto del periodo prog, eccoli oggi: Gianni Belleno, alla batteria e cori, Maurizio Salvi, hammond e tutte le tastiere del mondo, due nomi
pesanti dell’universo musicale, accompagnati da Claudio Cinquegrana alla chitarra e cori, Umberto Dada voce, Andrea
Lavelli al basso e cori, Stefano
Genti alle tastiere e cori. Il baricentro della serata è stata la musica
incisa nella storia, il repertorio è un sound che passa dalla contaminazione
dei ritmi di una soave musica classica, con l’energia del rock, inanellando
splendide melodie: Intro – Muddy Madalen
– Chi mi può capire –
dall’Allegro all’Adagio del Concerto Grosso, fra i brani più belli della
scaletta, classici come Improvvisazioni –
Vivace e Moderato – Fare You Well Dove - Studio e XXII Strada, partono le note di un capolavoro a tutti nel cuore, Una Miniera. A grande richiesta dal
pubblico: Paolo e Francesca e C’è troppa guerra. La frequenza delle
note e delle emozioni si coniugano magicamente, in “Diari di rara bellezza”. Una scaletta dalle incidenze telluriche,
che incrociando tornano assieme, come se, gli UT New Trolls, avessero riaperto
la bottega della musica, capolavori dalla fama planetaria e brani di recente
scrittura, non a caso si sono esibiti in Giappone e presto al Moon Theater di
Londra, con due serate da Sold Out. Con il viaggio, nel Concerto Grosso, è stato possibile appezzare il livello qualitativo
eccelso dell’intuizione di Luis Bacalov,
evidentemente normale e ordinario nel suo pensiero, partiture portate, con
successo, al grande pubblico dai New Trolls. I legami con il classico barocco
sono mantenuti come metodica di stile e le variazioni aggiungono un’altra
tonalità ai movimenti. La band non si ferma un attimo, se non per sistemare
qualche strumento, un salto in Do UT Des,
album dai profondi versi, con: Paganini –
Per ogni lacrima e Oltre il Cielo,
per viaggiare su fresche partiture, ma dalla chiara impronta di fabbrica.
Gianni, in stato di grazia, per due ore è un temporale piuttosto intenso, che
causa applausi “elettrici” a non finire. Maurizio, si muove con destrezza e
controllo finissimo, intarsia melodie, dai toni bassi ai medio alti, tanto da
percepire chiaramente la “statura” del Maestro. Claudio, dalle dirompenti
vibrazioni, ascoltate anche nei paesi vicini. Umberto, voce di grande pregio,
autentico strumento musicale. Andrea, presenza ritmica di alto livello e dalle
movenze sceniche di rara bellezza. Stefano, si fa apprezzare per la qualità
delle note e della voce. Con Irish, siamo alle note finali, band e pubblico una
sola voce: Quella Carezza della Sera.
“Dopo
quarant’anni sono sempre qui”, si sentiva commentare a mezza voce, la
piazza da tutto esaurito è in visibilio e ammaliata dalla band, li chiama, li
applaude e viene ripagata con: Le Roy
Soleil. Il passato lo si conosce, il futuro è di nuovo presente, con
un’insieme di emozioni capaci di far innamorare anche dopo una sola nota!
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