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sabato 11 giugno 2016

Blank Manuskript live al Club Il Giardino, di Marco Pessina


Blank Manuskript live al Club Il Giardino - Lugagnano (VR) 11/06/2016
di Marco Pessina

Degna conclusione del festival prog organizzato dal locale di Lugagnano. E poco importa se, una volta tanto, non c'é tantissimo pubblico, perché la qualità della band di Salisburgo é fuori discussione. Forti di tre album da studio, si muovono con un progressive art di floydiana memoria. Tuttavia sarebbe ingeneroso nei loro confronti definirli solamente dei cloni, perché all'interno del loro sound ci sono parti ricercate assimilabili a più generi. Un bel miscuglio con tratti anche crimsoniani e perfino vaghi tratti accostabili agli inarrivabili Gentle Giant, con cinque voci che cantano all'unisono intervallando i cambi di ritmo riscontrabili in parecchie composizioni. Abbiamo ascoltato in particolare l'ultimo lavoro da studio, datato 2015: il concept The Waiting Soldier con le sue lunghe parti e le atmosfere, soprattutto nella prima parte, della psichedelica di lavori come Saucerful Of Secret. Davvero una buona band questa di Wallner e Wohlmuth, che ne sono i fondatori nonché gli artefici di musica e liriche! Il pubblico dal canto suo dimostra il proprio gradimento nel corso della serata. Non mancano ovviamente accenni ai lavori precedenti come A Profound Path del 2013, album in tiratura limitata autoprodotto e venduto in tutte le sue copie, con la coraggiosa trama che si sviluppa attorno ad un omaggio a Dante Alighieri e la Divina Commedia. L'uso continuo dei fiati (trombone, sax, flauto e ottavino) li rendono ancora più particolari, in un mondo, quello del progressive, dove ci sono talvolta troppe cose uguali. Non manca nemmeno il primo dei lavori: Tales From A Island, trama tragica ispirata a Rapa Nui. In particolare abbiamo il piacere di ascoltare la suite, divisa in due parti After The War. Applausi per tutti, anche nell'omaggio ai Floyd, che i Blank Manuskript ci regalano come bis eseguendo Shine On You Crazy Diamond. Prima di loro é doveroso segnalare i Dark Ages, band prog metal che ha aperto la serata regalandoci spunti interessanti tratti dai loro lavori. Non ci resta che aspettare il prossimo prog festival. Siamo sicuri, che ci darà altri interessanti spunti e qualche altra sorpresa. Alla prossima.

                                       
                                                                            

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