Giacomo Marighelli
“Il cerchio della vita”
di Stefano Caviglia
Come nella migliore tradizione del “cantautorato”,
non solo italiano, a farla da padrone non sono gli accorgimenti tecnici, gli
arrangiamenti, i virtuosismi, per riassumere la parte “sonora” ma al contrario
è il cantautore stesso a “metterci la faccia”, con coraggio, onestà e sincerità
in una forse ricercata solitudine e con l’ausilio di pochi strumenti, come la propria voce e qualche chitarra, cercando
quindi di offrirci il racconto di gioie, tormenti, illusioni di un essere umano.
Il
titolo stesso del lavoro di Giacomo Marighelli
è emblematico, “Il cerchio della vita“ sembra un tentativo circoscrivere
nell’ambito di undici canzoni ciò che l’autore ha nel suo animo il desiderio di
trasmetterci.
Ma
nel cerchio stesso può celarsi un trucco, che è quello che ci convince di aver
percorso lunghissime distanze e al contrario riconduce al punto in cui la
natura, corpo e anima si fondono, riportando al confronto con noi stessi e il nostro destino.
Il
cerchio della vita, forse il cerchio di un sentimento che unisce, divide,
regala sogni speranze illusioni, delusioni… l’amore, nelle sue più svariate
forme, aspetti, sospetti, paure.
Marighelli
mette in campo tutte le sue risorse: le musiche, naturalmente, i versi, ma
soprattutto una personalissima intensità interpretativa.
Le
atmosfere dei brani vivono spesso in un contrasto tra le frasi, ricche di
immagini fresche, gioiose, piene di energia positiva e di ricordi anche lontani,
come quello dei genitori.
C’è
molta “umanità” e molta verità in quello che l’autore racconta, anzi, dice con un
ghigno sofferto, che contrasta (e qui il contrasto stridente) con le immagini
stesse.
L’amore
è raccontato e descritto in maniera profonda, la figura di lei è plasmata a propria immagine
somiglianza, in una ricerca della perfezione e dell’assoluto che a volte può
sembrare affannosa, e forse nasce da questo lo stile cantato di Giacomo…
Sensualità,
tenerezza, gioia e rabbia si mischiano, ma non perdono la loro identità peculiare, rendendo il tutto molto omogeneo: è la voglia di naturalità che emerge chiara da ogni
brano.
La
sofferenza mantiene la sua intensità e si trasforma in rabbia, la rabbia dell’uomo
che non accetta la violenza, il dominio o la prepotenza sui propri simili .
In
nome di cosa? Del denaro naturalmente, ed è emblematico come la prima immagine
de “Il Dio denaro” sia quella della
cicala !
Il
protagonista di questo brano racconta di come, con il danaro, si possa comprare tutto, anche
l’amore, ma in realtà non è Giacomo a pensarlo, ma il protagonista da lui
stesso creato, dal momento che il vero Giacomo sarà tra quelli che
beneficeranno della pioggia purificatrice
e della vista della luna blu, e sarà la stessa luna cha dall’alto vedrà gli
alberi nascere dalle nostre teste, dalle quali sgorgheranno poesie finalmente
nuove, finalmente umane.
Forse
è questo il tormento di Giacomo Marighelli, il fatto di essere assetato di
amore di giustizia di pace, il suo
tormento, che non è solo il suo, sta nel guardarsi attorno e faticare a
cogliere un poco di quell’amore.
Chissà
se arriverà quella luna blu!
Chissà
se prevarranno i sentimenti veri, leali, sinceri, teneri, nobili come il BLU!
Cenni biografici…
Giacomo
Marighelli è
nato a Ferrara, città in cui attualmente vive.
Artista
poliedrico, appassionato di tarologia e metagenealogia, ha pubblicato
tre album musicali con lo pseudonimo di Margaret Lee vantando la
partecipazione diretta e indiretta di vari artisti, tra cui Giorgio Canali e
Alejandro Jodorowsky. Ha prodotto musiche per documentari e spettacoli
teatrali firmandole col proprio nome; alcune canzoni sono state scelte dalla
documentarista Rita Bertoncini per il suo film Una nuova scintilla candidato
al David di Donatello 2015.
Giacomo
ha inoltre pubblicato tre libri di poesie e, oltre ad occuparsi per interesse
personale a filmati video, si occupa di spettacoli teatrali svolti
nell'improvvisazione. Nel 2015 ha fondato il Movimento Nullo con
l'artista Lucien Moreau, assieme al quale ha messo in scena in una galleria
d'arte di Ferrara il primo Effimero Nullo, spettacolo durato 40
ore ininterrotte.
Titolo:
Il
cerchio della vita
Artista:
Giacomo
Marighelli
Genere:
Cantautore
/ Acustico / Rock
Durata:
48'
17''
Etichetta: La cantina appena
sotto la vita
Track
list:
1.
Avrei voluto masticare il tuo cuore
2.
Sei tu quella che aspettavo da tempo?
3.
D'amore si vive
4.
Mentre tu mi cerchi
5.
Le cose cambiano
6.
L'angelo dalle mani di tela
7.
Il grillo che fischia
8.
In solitudine
9.
Il dio Denaro
10.
Il cerchio della vita
Traccia bonus: La
ragazza invisibile
Ospiti
Hanno
partecipato Massimo Menotti, collaboratore di Philip Glass, e
Tommy (il bambino)
nella canzone L'angelo dalle mani di tela.
VIDEO:
Avrei voluto masticare il tuo cuore:
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