"Ogni persona che passa nella nostra vita è
unica. Sempre lascia un pò di se e si porta via un pò di noi. Ci sarà chi si è
portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la
più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime
non si incontrano per caso"
(J. LBorges).
E' passato un anno, Rudy, da quando sei tornato a volare.
Ieri ti abbiamo "fatto la festa", spero ti sia arrivato il calore,
del nostro abbraccio.
Aldo
Ricordando
una persona speciale- dal blog "Partigiano della Speranza"
Quando muore un
artista tutti mettono in risalto la sua arte. E' comprensibile, è ovvio, è
giusto.
Il 3 ottobre scorso è
morto Rodolfo Maltese, chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso, ed è successa
una cosa bellissima che mi ha colpito molto: tutti, ma proprio tutti, hanno
messo in secondo piano l'enorme aspetto artistico per sottolineare il fatto che
Rudy era una persona speciale.
E' proprio così,
credetemi: Rodolfo era una persona buona, pulita e molto sensibile, una persona
unica. Per come l'ho conosciuto in questi anni, posso dire che si tratta di una
delle migliori energie che abbia mai incontrato.
In questo periodo non
ho scritto molto su di lui e ne ho parlato ancora meno. C'è una ragione ed è
molto semplice: il lutto è un fatto privato e non voglio assolutamente entrare
nel dolore infinito di chi lo ha conosciuto molto meglio e più a lungo di me.
Prima del chitarrista è morto un uomo. Non so come spiegare diversamente questa
cosa, ma spero di essere stato chiaro.
Negli ultimi anni ci
sentivamo spesso con Rudy al telefono, l'ultima volta a luglio 2015, ed ogni
volta avevo paura di disturbarlo. Lui era sempre disponibile e carinissimo con
me, contento di sentirmi e di scambiare due chiacchiere, ma io avevo sempre
paura di dargli noia. Anche se mi diceva sempre che non disturbavo e che potevo
chiamarlo quando volevo, l'ho sempre rispettato come amico e come musicista al
punto di pensarci più volte prima di telefonargli.
Rudy trasmetteva una
sensazione di limpidezza che poche altre persone mi hanno dato. Per lui parlava
e parla il modo con cui teneva in mano la chitarra: sembrava che tenesse in
mano una donna. Non l'ho mai visto aggressivo sullo strumento, trasmetteva
emozioni potenti con il tocco più lieve possibile.
Mi azzardo a fare un
paragone che non so se verrà capito: Rodolfo Maltese come George Harrison è
stato una colonna nel gruppo in cui ha suonato, ma non ha mai avuto troppo la
ribalta delle copertine delle riviste.
Mi piacerebbe
chiedergli se si rivede in questo parallelo, mi piacerebbe chiedergli molto
altro, ma gli occhi si imbevono di pianto ed il pensiero va ad una telefonata
che non farò il giorno di Natale.
Basta così, non riesco
ad andare avanti. Eterna è la strada che va, la primavera è inesorabile.
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