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venerdì 2 agosto 2019

Gli Uriah Heep quattro anni fa: commento e reportage fotografico di Valerio Gabrielli



I ricordi di Valerio Gabrielli… accadeva quattro ani fa!

Accadeva esattamente quattro anni fa che Massimo, Lino, Maurizio e Valerio, quattro amici di lunghissima data e rockettari, si mettevano in auto per andare a Boretto (RE), sulla sponda del Po, a sentire uno dei pochi concerti rimasti, ancora degni di uno spostamento motorizzato.
Gli Uriah Heep hanno segnato la nostra giovinezza, al pari dei Purple, Zeppelin, Sabbath ecc., insomma dell’ottimo rumore.

Un’ora di macchina e siamo lì e vi lascio immaginare quanto abbiano sofferto le casse del mio impianto Bose durante il viaggio. Nella zona non pioveva da circa otto anni, ma quella sera la sorpresina era proprio dietro l’angolo. Rapida pizzetta pre-concerto poi via, alla biglietteria. Non avevamo acquistato i biglietti in prevendita perché eravamo sicuri di essere quattro gatti… pochi ma buoni. E invece sbagliavamo. Il giorno dopo le cronache locali parlavano di oltre duemila presenze.

Alla biglietteria successe una cosa stranissima. Davanti a noi un ragazzo diversamente giovane era impegnato a pagare il biglietto di ingresso, e una volta terminata la transazione si girò, esibendo il tagliandino magico. Quello che colpiva non era il tagliando, ma la maglietta bianca dell’ex giovane, un pò in carne, che aveva stampato a tutto petto il biglietto del concerto dei Deep Purple del 27 maggio 1971, alle ore 15,00. Niente di strano eccetto il fatto che dietro di lui ci fosse il vero possessore di quel biglietto, Maurizio, che era presente al concerto del 1971 e che conserva ancor oggi quel biglietto come una reliquia, e che qualche anno prima mi aveva chiesto di caricarlo in rete su di un sito di curiosità e memorabilia dei Deep. 


Dalla vastità della rete, quella foto ha fatto un giro immenso per poi trovarsi su quella maglietta, quel giorno, a quell’ora, in quel posto, e con proprio il proprietario vicino. A volte credo al destino. E’ sempre un rischio andare a sentire dei 65/70enni e invece è stato un concerto bellissimo e coinvolgente, con una band in piena forma… nonostante la pioggia.










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