KCrimsonick + Former
Life - Club Il Giardino - 9/5/2014 - Lugagnano (VR)
Succulenta serata quella del 9
Maggio in quel del Giardino. Erano di scena due band sempre in ambito Prog
Fest. I trevigiani Former Life hanno aperto le danze con un set di circa
quarantacinque minuti con alcuni inediti e pezzi tratti dal loro primo lavoro
del 2012, Electric Stilness. Il trio, composto da Andrea De Nardi (tastiere e
voce), Matteo Ballarin (chitarre e voce) e Manuel Smaniotto (batteria),
nonostante la giovane età, vanta poliedriche situazioni musicali. Collaborano
da tempo con Aldo Tagliapietra con cui suonano dal vivo e hanno partecipato
alla stesura dei due lavori da solista del cantante-bassista veneziano, ex
leader delle Orme: Nella pietra
e nel vento e L'angelo rinchiuso. Completa la formazione dei Former il bassista Carlo
Scalet. E' in programma la realizzazione del loro secondo lavoro nel 2014. Si
muovono in ambiti progressive con un suono molto ricercato e originale, talvolta
floydiano. Non a caso hanno un altro progetto tribute chiamato Pink Size, che
abbraccia praticamente tutta la discografia dei Floyd, molto apprezzato per
l'ottima amalgama, per la pulizia dei loro suoni e per le ottime voci di De
Nardi e Ballarin.
La seconda parte della serata é per
i già conosciuti al Club e bravissimi Kcrimsonic. Formazione romana composta dal chitarrista Giacomo
Anselmi, dal tastierista e vocalist Riccardo Romano, dal batterista Daniele
Pomo e dal bassista Lorenzo Feliciati, con la collaborazione del violinista
vicentino Andrea Bassato, già componente delle Orme. Il locale é discretamente
pieno e partecipe, come al solito del resto. I cinque musicisti danno vita ad
un set pescando dalla crema Crimson e in particolare dalla triade di lavori
forse più significativa della band di Robert Fripp: Lark's Tongues In Aspic, Starless
and Bible Black e Red, il
favoloso biennio 73/74. Inutile dire che suonare cose simili significa essere
ben preparati. In Europa, dove hanno già avuto modo di cimentarsi, sono l'unico
tributo di questo tipo. Il pubblico si spella le mani via via che il concerto
prende quota. In una recente intervista il mitico violinista David Cross ha
pubblicamente elogiato la band e in particolare la rilettura delle parti di
violino di Bassato. Si ha modo di ascoltare brani eseguiti con dovizia di
particolari come Lark's Tongues
in Aspic nelle due parti, Exiles, Book Of Saturday, The Talking Drum, One
More Red Nightmare, Fallen
Angel, Red, fino
a 21st Century Schizoid Man. Applaudito per tutto il concerto, anche in mezzo
ai brani, il quintetto ha dato ancora una volta dimostrazione di tecnica e
bravura. Dato il giusto tributo ad Anselmi, che da solo vale il biglietto
d'ingresso, é difficile trovare difetti, con Romano preciso e puntuale con
mellotron e moog e dotato di un ottimo canto, la coppia Pomo-Feliciati autentici
martelli alla ritmica. Di Bassato abbiamo già detto in precedenza. La serata si
conclude in gloria e col pubblico in piedi, col giusto e meritato bis e con
l'esecuzione di una straordinaria Starless.
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