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lunedì 15 gennaio 2018

Brian Wilson a Umbria Jazz il 15-7-2017, di Antonio Pellegrini

Brian Wilson “il genio dei Beach Boys” a Umbria Jazz

Di Antonio Pellegrini (www.tonyinviaggio.com)

Quasi ogni rock band che si rispetti ha avuto il proprio genio folle (o perlomeno molto problematico). Ci sono stati casi estremi come Syd Barrett nei Pink Floyd o Keith Moon negli Who, ma basta pensare al "Club dei 27" (le star della musica mancate a 27 anni, da Hendrix a Jim Morrison per citarne un paio), o ai vari morti suicidi, per rendersi conto di come spesso il genio sia accompagnato dal disagio.

Anche i Beach Boys, proprio quelli delle allegre musiche da spiaggia, nascondevano dietro le tavole da surf un compositore di grandissimo livello, che all'apice del suo momento creativo uscì letteralmente di testa: Brian Wilson.

La vetta artistica della carriera dei Beach Boys fu raggiunta nel 1966 con la pubblicazione di "Pet Sounds", considerato uno dei più grandi capolavori della storia della musica, e composto quasi interamente da Brian. Paul McCartney disse che l'album aveva influenzato enormemente la composizione di "Sgt. Pepper's" dei Beatles. Il successivo album avrebbe dovuto chiamarsi "Smile" ma Wilson non riuscì all'epoca a ultimarlo e il suo ruolo nella band divenne gradualmente sempre più marginale, a causa dei disturbi mentali e dell'uso di droghe.


Dagli anni '90 Brian Wilson ha ripreso a suonare e ha dato vita nel 2016 a un tour in occasione del cinquantesimo anniversario dall'uscita di “Pet Sounds”. Il concerto a Umbria Jazz del 15 luglio 2017 è dedicato proprio alla presentazione di questo storico capolavoro.

In una ventosa serata estiva sono seduto nelle prime file dell'Arena Santa Giuliana, il luogo deputato ai grandi concerti di Umbria Jazz. Le sedie sono tutte occupate. Arriva Wilson, vestito con una camicia arancione e pantaloni scuri, i capelli grigi sono tirati all'indietro col gel. Brian si siede al centro del palco, dietro al suo piano elettrico yamaha, che non lascerà per tutto il concerto. Lo accompagna una band di ben nove elementi, probabilmente per riuscire a realizzare le complesse armonie corali dei Beach Boys e per suonare dal vivo ogni strumento del disco. Tra i musicisti ci sono anche gli storici membri dei Beach Boys Al Jardine e Blondie Chaplin, entrambi chitarristi e cantanti, che si distinguono per sound e carisma.

L'esecuzione dei brani è molto fedele nel suono e negli arrangiamenti agli originali. Il gruppo, per lo più composto da musicisti non giovanissimi, è assolutamente all'altezza del compito e sembra quasi di assistere a un ascolto dell'ellepì pubblicato nel '66.


Nella scaletta, comunque, oltre all'esecuzione integrale di “Pet Sounds”, non mancano altri storici successi, da “Good Vibrations” a “Barbara Ann”.

Brian canta e suona il piano su quasi tutti i pezzi, sembra assolutamente sereno e tranquillo ed è molto lontano dall'immagine di lui che mi ero creato. La sua voce oggi è semplice e non del tutto perfetta, ma è piacevole sentirgli cantare e suonare i capolavori che ha scritto.

Alla fine del concerto mi rimane una sorta di dubbio: come possa quello che appare come un uomo medio (addirittura potrebbe sembrare mediocre), senza nessun tipo di carisma, essere il genio folle dietro alla composizione di uno dei più grandi capolavori della storia. Forse oggi ho imparato qualcosa di nuovo: il genio a volte può anche stare nascosto dietro all'aspetto di un uomo comune.



Setlist
California Girls
Dance, Dance, Dance
I Get Around
Salt Lake City
Surfer Girl
California Saga: California
Don't Worry Baby
Darlin'
Feel Flows
Sail On, Sailor

PET SOUNDS:
Wouldn't It Be Nice
You Still Believe in Me
That's Not Me
Don't Talk (Put Your Head on My Shoulder)
I'm Waiting for the Day
Let's Go Away for Awhile
Sloop John B
God Only Knows
I Know There's an Answer
Here Today
I Just Wasn't Made for These Times
Pet Sounds
Caroline, No

BIS:
Good Vibrations
Help Me, Rhonda
Barbara Ann
Surfin' U.S.A.
Fun, Fun, Fun
Love and Mercy

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