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martedì 2 aprile 2019

NOS – Nessuna Ostentazione sonora, di Andrea Zappaterra



NOS – Nessuna Ostentazione sonora
di Andrea Zappaterra

Esiste un tipo di musica assolutamente fuori da ogni schema che si avvale delle più sofisticate e strane tecnologie, che potrebbe definirsi semplicemente elettronica, ma va oltre tale definizione in quanto la ricerca e la sperimentazione scendono nei meandri delle nostre percezioni sviscerando qualcosa di ancestrale sepolto nel nostro intimo.
Cultori di questo nuovo modo di fare musica sono i NOS (Nessuna Ostentazione Sonora, alias Riccardo Canessa, Claudio Ferrari, Marco Cacciamani) che sorprendono il pubblico ad ogni esibizione con effetti anche visivi oltre che sonori gestiti dal sapiente contributo di Gianriccardo Scheri.
Si esibiscono generalmente dal vivo, in quanto l’empatia che si crea difficilmente può essere riprodotta in studio proprio perché il viaggio musicale non può essere mai lo stesso e mai uguale per ogni ascoltatore.
Queste le loro considerazioni che meglio di tante parole rendono l’idea della loro esperienza musicale:

Dopo alcune lunghe notturne considerazioni, nel novembre del 2008 abbiamo insieme convenuto sulla presenza assoluta del suono in tutti i livelli delle nostre percezioni quotidiane; rumori di fondo che invadono i nostri rispettivi spazi abitativi e quindi le nostre menti.
N'è scaturita la coscienza di una inevitabile archeologia sonora che ci accomuna e che scava nelle stratificazioni della nostra memoria, nei detriti delle nostre diverse avventure musicali.
Il rapporto che abbiamo in comune tra suono e spazio, ci ha condotto ad un approccio disinibito nel pensare e creare dimensioni sonore, che nasce da una quasi totale estraneità a quelle regole che spesso limitano la messa in opera di idee, sensazioni, empatie.
Non un rapporto superficiale con la musica, ma la scelta di una sperimentazione, non come elucubrazione concettuale asettica e fine a se stessa, ma forza creativa a 360°.
Il nostro contatto plastico e spaziale con il suono è... da "rabdomanti" di frequenze e intensità, da lavoratori di ritmi, empirici artigiani che utilizzano la frammentazione musicale come il pittore fa materia colorata e cercano di rendere irriconoscibili gli "strumenti" utilizzati, mescolandoli e manipolandoli per raggiungere una obliqua dimensione di estraniamento estetico e tecnico.
Così il nostro prodotto finale deve intendersi come una manifestazione esistenziale polimorfa, attiva proprio nel suo continuo trasformarsi e mettersi in discussione; riconoscersi nel proprio stato d'incompletezza contraddittoria e sperimentazione mai ortodossa.”


Ed alcune citazioni di riferimento:

"Esistono tre dimensioni in musica: l'orizzontale, la verticale e la crescita o fa decrescita dinamica. Ne aggiungo una quarta, la proiezione sonora - quella sensazione che il suono ci stia lasciando senza speranza di essere riflesso all'indietro...- per l'orecchio, così come per l'occhio, quel senso di proiezione, di viaggio nello spazio."
(Edgar Varese)

"Si diventa empirici in un modo mai raggiunto dal compositore classico. Si lavora direttamente con il suono, e non c'è nessuna perdita d'informazioni tra te e il suono - sei tu a manipolarlo. Questo colloca il compositore nella stessa posizione di un pittore - lavora direttamente con un materiale, direttamente su una sostanza..."
(Max Neuhaus)

"Così come il mondo si è spostato verso un oceano di informazioni, la musica tende all'immersione. I fruitori gravitano in quell'oceano; i musicisti sono diventati viaggiatori virtuali, creatori di un teatro sonico, trasmettitori della totalità dei segnali ricevuti via etere. "
(David Toop)

"Se oggi, mentre noi possediamo forse mille macchine diverse, possiamo distinguere mille rumori diversi, domani, col moltiplicarsi di nuove macchine, potremo distinguere dieci, venti o trentamila rumori diversi, non da imitare semplicemente, ma da combinare secondo la nostra fantasia."
(Luigi Russolo)

NOS (Nessuna Ostentazione Sonora)
gruppo d'improvvisazione elettrotecnica
composto da
Riccardo Canessa: toofs
Claudio Ferrari: treatments
Marco Cacciamani: devices
mixing video di Gianriccardo Scheri




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