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martedì 31 marzo 2020

Ginger Baker's Air Force


 During this set we’re going to do a few very, very strange numbers.”

(Ginger Baker apertura concerti Air Force)

Evidentemente Ginger Baker il "supergruppo" l'aveva nel DNA. Dopo i Crem e i Blind Faith, dette vita a uno dei capitoli più interessanti della sua carriera.

Nel 1969 dopo che Clapton lascia i Blind Faith, Baker "arruola" Steve Winwood e Rich Grech, per il suo prossimo progetto una rock-jazz-band di 10 elementi:
Ginger Baker (drums), Graham Bond (alto), Rick Grech (bass & violin), Jeanette Jacobs (vocals), Remi Kabaka (drums), Denny Laine (guitar & vocals), Harold McNair (tenor & flute), Phil Seamen (percussion), Steve Winwood (vocals & organ), Chris Wood (tenor & flute)

Iniziano un breve tour che comprende il tutto esaurito alla Royal Albert Hall di Londra, dove viene registrato l'album "Ginger Baker's Air Force" che verrà pubblicato a fine marzo del 1970.

Usciranno altri due album con formazioni diverse. La critica all'epoca non li trattò troppo bene.

Una band da rivalutare!

Di tutto un Pop...
Wazza


                    Tutti i membri che hanno fatto parte della Ginger Baker's Air force

·         Ginger Baker – drums (Jan. 1970 – Jan. 1971, 2015–2019) (died 2019)

·         Denny Laine – guitar, vocals (Jan. 1970 – May 1970)

·         Ric Grech – bass, violin (Jan. 1970 – May 1970) (died 1990)

·         Harold McNair – saxophone, flute (Jan. 1970 – May 1970) (died 1971)

·         Chris Wood – saxophone, flute (Jan. 1970 – Mar.1970) (died 1983)

·         Graham Bond – saxophone, organ, vocals (Jan. 1970 – Jan. 1971) (died 1974)

·         Phil Seamen – drums (Jan. 1970 – May 1970) (died 1972)

·         Steve Winwood – organ, vocals (Jan. 1970 – Mar. 1970)

·         Jeanette Jacobs – vocals (Jan. 1970 – May 1970) (died 1982)

·         Remi Kabaka – percussion (Jan. 1970 – May 1970)

·         Alan White – drums, keyboard (Mar. 1970 – May 1970)

·         Colin Gibson – saxophone, bass (Mar. 1970 – Jan. 1971)

·         Diane Stewart – vocals (Mar. 1970 – Jan. 1971)

·         Eleanor Barooshian – vocals (Mar. 1970 – May 1970) (died 2016)

·         Rocky Dzidzornu - percussion (May 1970 - Sept. 1970) (died 1993)

·         Catherine James – vocals (May 1970 – Oct. 1970)

·         Ken Craddock – organ, guitar, vocals (Sept. 1970 – Jan. 1971) (died 2002)

·         Steve Gregory – saxophone, flute (Sept. 1970 – Jan. 1971)

·         Bud Beadle – saxophone (Sept. 1970 – Jan.1971)

·         Aliki Ashman – vocals (Sept. 1970 – Jan. 1971)

·         Neemoi "Speedy" Acquaye – congas (Sept. 1970 – Jan. 1971)

·         Gaspar Lawal – congas (Jan. 1971)

·         Johnny Haastrup - vocals (Jan. 1971)

 Ginger Baker's Air Force
English drummer Ginger Baker performing with Ginger Baker's Air Force at the Plumpton festival in Sussex, May 1970. On the left is bassist and violinist Ric Grech

 GINGER BAKER AIR FORCE and ELVIN JONES -Ciao 2001 magazine, marzo 1971


Chris Wood, Graham Bond, Steve Winwood, Denny Laine & Jeanette Jacobs, 1970



lunedì 30 marzo 2020

YELLOW MAGIC ORCHESTRA: "Omonimo", di Oscar Piaggerella


MUSICA E ROBOT

YELLOW MAGIC ORCHESTRA: "Omonimo" (1979)

illustrazione di Lou Beach

Album di esordio di questa band elettronica nipponica composta da Ryuichi Sakamoto, Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi.

Spassosissimo album inciso, oltre che con tastiere e vari programming, anche con suoni emessi dai videogames della primissima era. Il risultato è stupefacente.

La copertina, realizzata dal grafico americano Lou Beach, evoca non solo la fine dei '70, ma anche la consapevolezza tipica della cultura giapponese di coniugare tradizione e futuro al contempo.


Lato A
Computer Game 'Theme from The Circus' – 1:48
Firecracker – 4:50
Simoon – 6:27
Cosmic Surfin' – 4:51
Computer Game 'Theme from The Invader' – 0:43

Lato B
Tong Poo – 6:15
La femme chinoise – 5:52
Bridge over Troubled Music – 1:17
Mad Pierrot – 4:20
Acrobat – 1:12

Racconti sottoBanco


 Racconti sottoBanco

Il 30 marzo 2017, dopo il “rinvio” di novembre, il Banco del Mutuo Soccorso torna in concerto a Brescia.
In attesa del ritorno alla normalità ricordiamo questa serata!
Wazza


Banco del Mutuo Soccorso
al Palabanco di Brescia
30 marzo 2017
Di Daniele Raimondi

Alle ore 21:50 si apre il palco e la mente corre: “Voglio solo dire una cosa, lo dico dopo 30 anni, senza nessuna retorica, il Rock è pieno di Rockstar, ma di un solo Banco del Mutuo Soccorso” (Francesco Di Giacomo).

Il Banco, un suono organico, che scorre su un piano sonoro, una melodia che rischiara e rivela la superficie, complici di emozioni e classici senza tempo, una geniale intuizione. Sul palco “con tutte le tastiere del mondo” Vittorio Nocenzi, lo accompagnano, Filippo Marcheggiani (chitarra), Nicola Di Già (chitarra), Marco Capozzi (basso), Augusto Zanonzini (batteria) e Tony D'Alessio (voce), guest Viola Nocenzi (cori).

In scaletta, brani che appartengono a quel genere musicale che sta a cuore ai fans, raggiungono vette sublimi o ammalianti melodie, dove le tastiere, le vibranti corde e una possente batteria, mantengono un rapporto strettissimo, per eleganza stilistica e raffinatezza di tocco, di estrema vivacità e ricchezza tematica, che si sviluppa in un’ampia effusione sonora.


In apertura: "Metamorfosi" a seguire "Cento mani e cento occhi", "Il ragno", "La conquista della posizione eretta", "Canto nomade per un prigioniero politico", "Canto di primavera", "Paolo Pà", "Roma-Tokyo", "L'evoluzione", "R.I.P.", "Moby Dick" e chiusura con "Traccia 1". Con tutto il pubblico in piedi ad applaudire, la band torna su palco ed ecco le prime note di "Non mi rompete" con il pubblico che l’accompagna. Un Vittorio ispirato, che le intemperie del tempo non lo hanno frenato, a ruota libera, racconta storie ed aneddoti e di come, un giorno, sono nate certe partiture. Filippo, a tutto palco, sempre prezioso, un musicista da mettere in “banca”. Nicola si inserisce puntuale e le corde le fa vibrare. Marco, schivo alle luci della ribalta, un manico che impone il ritmo. Augusto si sente il martello possente e con un assolo da lunghi applausi. Ora, mi sia permesso una nota d’applauso a Tony D'Alessio (voce), non è cosa facile sostituire Francesco, ma con una grande espressività, il senso melodico e l’estensione vocale, lo pone al servizio della musica ricca di verve, ma anche di momenti riflessivi.
Sul palco, con autorevolezza e senza sbavature, una ricchezza di architetture musicali, dense di straordinari passaggi, incastonati con il giusto rilievo, in primo piano. Una fusione, dalle travolgenti, alle affascinanti e melodiche partiture, con il Banco che si muove con disinvoltura tra suggestioni varie e le influenze del rock progressivo, il live, si svolge nel perimetro di un affresco storico musicale, ben conosciuto e definito.
Gran successo e tutto il numeroso pubblico in piedi ad attribuire un lungo applauso, un bagno di folla con strette di mano, foto e autografi. Grazie Vittorio, per quello che hai seminato e quello che seminerai ancora, un patrimonio da conservare, con una Band che guarda al futuro, un motivo in più per festeggiare.


domenica 29 marzo 2020

Quando Phil Collins lasciò i Genesis...


Fine marzo 1996: Phil Collins lascia i Genesis, dopo lunga e travagliata decisione… l’obiettivo è quello di dedicarsi alla carriera solista.

I due superstiti, Tony Banks e Michael Rutherford decidono di continuare lo stesso.
Dopo una lunga serie di audizioni scelgono lo scozzese Ray Wilson cantante e chitarrista degli " Stiltskin ".

Nell'estate dello stesso anno registrano "Calling All Station", partendo per un lungo tour.
Nel 1998 i Genesis ufficialmente si sciolgono.

Di tutto un Pop…
Wazza








sabato 28 marzo 2020

IAN CARR: "Roots", di Oscar Piaggerella


Musica e Robot

IAN CARR: "Roots" (1973)

illustrazione di Keith Davis

Ian Carr, inventore del "rock elastico" tra jazz e progressive, oltre ad essere stato un pregevolissimo trombettista e fondatore dei Nucleus, è stato anche il biografo ufficiale di Miles Davis.
Lunghissima la sua discografia, costellata di capolavori, nel 1973 fa uscire questo Roots con una splendida copertina di scena futuribile di convivenza con i Robot.

Ian Carr, scozzese di nascita, si spegne a Londra nel 2009.



Tracce:

images
caliban
whapatiti
capricorn
odokamona
southern roots and celebration

Formazione:

Bass Guitar – Roger Sutton
Design – Keith Davis (3)
Drums – Clive Thacker
Engineer – Roger Wake
Guitar – Jocelyn Pitchen
Percussion – Aureo de Souza
Piano, Electric Piano – Dave MacRae
Producer – Fritz Fryer
Tenor Saxophone, Soprano Saxophone, Flute, Flute [Bamboo] – Brian Smith
Trumpet – Ian Carr
Vocals – Joy Yates

venerdì 27 marzo 2020

Il compleanno di Tony Banks

Compie gli anni oggi, 27 marzo, Tony Banks, tastierista polistrumentista, compositore, da sempre considerato la "mente occulta" dei Genesis, band che fondò insieme all'amico Peter Gabriel, e per cui compose quasi tutte le musiche del gruppo.

Schivo e antidivo, un pilastro del progressive rock.

È stato da poco annunciato il ritorno dal vivo dei Genesis (Banks, Collins, Rutherford), e quindi lo rivedremo presto all’opera!

Happy birthday Tony…
Wazza








giovedì 26 marzo 2020

CAN: "Monster Movie", di Oscar Piaggerella


Musica e Robot

CAN: "Monster Movie" (1969)

Illustrazione di Wandrey

I Can non hanno bisogno di presentazioni essendo stati una delle band più note del krautrock insieme agli Amon Duul. Mi piace invece sottolineare come, nel 1968, l'illustratore Wandrey abbia anticipato i tempi di almeno quindici anni nella raffigurazione dei Robot.
Chi è nato alla fine degli anni'70 ricorderà la comparsa in televisione negli anni '80, dei primi cartoni animati giapponesi, come Jeeg Robot d'Acciaio. La Musica, e le arti in genere, anticipano sempre i tempi!


Tracce

Lato A
Father Cannot Yell – 7:01
Mary, Mary, So Contrary – 6:16
Outside My Door – 4:06

Lato B
Yoo Doo Right – 20:14 – Registrato dal vivo al Schloß Nörvenich il 25 luglio 1969

Formazione

Irmin Schmidt - organo
Jaki Liebezeit - batteria
Holger Czukay - basso
Michael Karoli - chitarra
Malcolm Mooney - voce





mercoledì 25 marzo 2020

Il compleanno di Lucio Fabbri


Compie gli anni oggi, 25 marzo, Lucio "violino" Fabbri, violinista, polistrumentista, arrangiatore e direttore d'orchestra.

Inizia con Eugenio Finardi nel 1976, suonando e coproducendo l'album "Sugo". All'epoca Finardi apriva spesso i concerti della PFM.
Nel 1979 Lucio entra nella PFM per il tour con De Andrè. La sua preziosa collaborazione all'interno della Premiata Forneria Marconi continua ancora!

Lucio Fabbi ha suonato praticamente con tutti, ricordiamo partecipazioni su dischi di Claudio Rocchi, Demetrio Stratos, Roberto Vecchioni, Grazia di Michele, Francesco Guccini, Milva ecc.
Un talento della musica italiana.

Happy Bithday Lucio!
Wazza








Ci ha lasciato Joe Amoruso



Anche Joe Amoruso, pianista, noto soprattutto per aver suonato per molti anni con Pino Daniele, ci ha lasciato…

RIP Joe!

Wazza

 Tullio De Piscopo Joe Amoruso Pino Daniele Rino Zurzolo II break anguria pre-concerto


(La Repubblica)

Si è spento all'ospedale del Mare di Napoli Joe Amoruso, pianista e tastierista dello storico gruppo di Pino Daniele. Amoruso, 60 anni, nel 2017 era stato colpito da un'emorragia cerebrale prima di un concerto a Lesina in Puglia. Oggi l'arresto cardiaco.

"Un altro grande artista della storica band di Pino Daniele ci ha lasciato - scrive il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris - Joe Amoruso, pianista, tastierista, compositore, una colonna del supergruppo di Pino Daniele, se n'è andato a soli 60 anni.

Alla sua famiglia e a quanti lo hanno applaudito in questi lunghi anni va il profondo cordoglio della città".


 Amoruso, originario di Boscotrecase, dopo la scomparsa di Pino Daniele si esibiva spesso in amarcord del 'Nero a metà' con cui aveva lavorato a dischi che hanno fatto la storia della musica napoletana e italiana. Amoruso e Pino Daniele, insieme a James Senese, Tullio De Piscopo e Tony Esposito, si erano ritrovati nell'operazione 'Ricomincio da 30' nel 2008 dei concerti natalizi al Palapartenope. Nella sua carriera, aveva inciso un album da solista e collaborato con numerosi artisti tra i quali, solo per citarne alcuni, Roberto Murolo, Vasco Rossi, Zucchero, Andrea Bocelli, la Premiata Forneria Marconi.





martedì 24 marzo 2020

SPACE TRAFFIC - NUMBNESS, di Andrea Zappaterra


SPACE TRAFFIC - NUMBNESS
Di Andrea Zappaterra

La band Space Traffic nasce al tramonto del 2015 dall'incontro tra Fabio Baldassarri (chitarra), Marco Gugliotta (batteria) e Marco Pica (basso e voce), prendendo come spunto per il nome il fatto curioso che nel maggio 1969, mentre la capsula della Missione Apollo 10 orbitava sopra al lato oscuro della Luna, le comunicazioni si interruppero improvvisamente e l’equipaggio udì una strana musica che la Nasa spiegò come causata dal traffico di oggetti spaziali entrati in contatto col campo magnetico del satellite.

L'obiettivo musicale del trio diventa tornare in quella dimensione quasi sconosciuta, al fine di esplorarne ed allargarne i confini e di trasportare più persone possibile in questo universo a metà strada tra sogno e realtà.
Un genere che va dallo Rock al Prog passando attraverso il melodico ne delinea lo stile, molto sobrio, elegante, personalissimo, ricco di sfumature, elaborato quanto basta per lasciare spazio ai virtuosismi solistici.

I brani sono un susseguirsi di emozionanti viaggi psichedelici e introspettivi, a partire da NUMBNESS un interstellar overdrive nell’animo umano che dà anche il titolo all’album, U SAY U LOVE ME una tenera canzone sentimentale con una trasposizione vocale molto efficace, TIME MACHINE un viaggio nel passato con la considerazione che forse per certi aspetti fosse migliore del presente, POWDER & PRIDE una nostalgica hit sentimentale di un’avventura che riemerge dal tempo, HAILS OF LOVE momenti di amore e non amore esplorando il proprio sentimento a volte contradditorio, MIRROR GAME un brano introspettivo, BLUE MOON un brano sentimentale inspirato dal nostro satellite, TEAR IT DOWN invocazione a spingersi oltre le difficoltà che spesso incontriamo nel nostro cammino, FIRE FROM THE DEPTH un brano che rievoca un po’ nel testo il Whiscy Bar dei Doors, THE DREAM la confusione tra sogno e realtà creata dalla situazione globale del pianeta.

Nel complesso un ottimo lavoro che non mancherà di coinvolgere i più attenti ascoltatori musicali, in questo torpore quotidiano fatto di sensazioni contrastanti che anestetizzano un po’ la nostra volontà, una nebbia dell’anima nella quale è difficile anche distinguere ciò che vero dall’irreale, il bene dal male, i sentimenti che si accavallano confusamente, cercando di oltrepassare questo muro invisibile che ci separa dal benessere vero e dalla piena realizzazione dell’essere.


Componenti:

-Fabio Baldassarri (chitarra)
-Marco Gugliotta (batteria)
-Marco Pica (Basso e voce)
  

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Altro Mondo Miramare di Rimini

Ricordiamo l'Altro Mondo Miramare di Rimini, dal 1967 (oggi Altromondo Studios) noto locale della riviera romagnola. Ci sono passati tutti i grandi artisti e complessi, famose le Jam Session tra artisti prog italiani negli anni '70.

Di tutto un Pop…
Wazza


 L'ALTRO MONDO Miramare di Rimini agosto 1973 Jam Session. Da sinistra: quello che suona le tumbe con le bacchette dovrebbe essere Franz di Cioccio (Pfm), Mauro Pagani (Pfm), Elio D'Anna (Osanna), il forlivese Beppe Pippi.


 Articolo del 1973-Foto Rimini L'altro mondo studio...


 PFM live - agosto 1975 club L'altro mondo, Miramare di Rimini


 L'Altro Mondo di Rimini dic. 72, consegna del Telegatto di Sorrisi e Canzoni, come premio per le vendite di "Uomo di pezza"



 L'ALTRO MONDO Miramare di Rimini 7 agosto 1970. Lucio Battisti durante un concerto della sua unica tournée


 Unka Munka ..."L'Altro Mondo" Rimini 1969

 Discoteca L'Altro Mondo dio Rimini...
...Loredana Bertè, franco Califano e Mia Martini


Miramare di Rimini Il Club de L'Altro Mondo Via Flaminia