SPACE TRAFFIC - NUMBNESS
Di Andrea Zappaterra
La band Space Traffic nasce al
tramonto del 2015 dall'incontro tra Fabio Baldassarri (chitarra),
Marco Gugliotta (batteria) e Marco Pica
(basso e voce), prendendo come spunto per il nome il fatto curioso che nel
maggio 1969, mentre la capsula della Missione Apollo 10 orbitava sopra al lato
oscuro della Luna, le comunicazioni si interruppero improvvisamente e
l’equipaggio udì una strana musica che la Nasa spiegò come causata dal traffico
di oggetti spaziali entrati in contatto col campo magnetico del satellite.
L'obiettivo musicale del trio diventa tornare in quella dimensione quasi
sconosciuta, al fine di esplorarne ed allargarne i confini e di trasportare più
persone possibile in questo universo a metà strada tra sogno e realtà.
Un genere che va dallo Rock al Prog passando attraverso il melodico ne
delinea lo stile, molto sobrio, elegante, personalissimo, ricco di sfumature,
elaborato quanto basta per lasciare spazio ai virtuosismi solistici.
I brani sono un susseguirsi di emozionanti viaggi psichedelici e
introspettivi, a partire da NUMBNESS un interstellar overdrive
nell’animo umano che dà anche il titolo all’album, U SAY U LOVE ME
una tenera canzone sentimentale con una trasposizione vocale molto efficace, TIME
MACHINE un viaggio nel passato con la considerazione che forse per
certi aspetti fosse migliore del presente, POWDER & PRIDE una
nostalgica hit sentimentale di un’avventura che riemerge dal tempo, HAILS
OF LOVE momenti di amore e non amore esplorando il proprio sentimento a
volte contradditorio, MIRROR GAME un brano introspettivo, BLUE
MOON un brano sentimentale inspirato dal nostro satellite, TEAR
IT DOWN invocazione a spingersi oltre le difficoltà che spesso
incontriamo nel nostro cammino, FIRE FROM THE DEPTH
un brano che rievoca un po’ nel testo il Whiscy Bar dei Doors, THE
DREAM la confusione tra sogno e realtà creata dalla situazione globale
del pianeta.
Nel complesso un ottimo lavoro che non mancherà di coinvolgere i più
attenti ascoltatori musicali, in questo torpore quotidiano fatto di sensazioni
contrastanti che anestetizzano un po’ la nostra volontà, una nebbia dell’anima nella
quale è difficile anche distinguere ciò che vero dall’irreale, il bene dal
male, i sentimenti che si accavallano confusamente, cercando di oltrepassare
questo muro invisibile che ci separa dal benessere vero e dalla piena
realizzazione dell’essere.
Componenti:
-Fabio Baldassarri
(chitarra)
-Marco Gugliotta
(batteria)
-Marco Pica (Basso
e voce)
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