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martedì 24 marzo 2020

SPACE TRAFFIC - NUMBNESS, di Andrea Zappaterra


SPACE TRAFFIC - NUMBNESS
Di Andrea Zappaterra

La band Space Traffic nasce al tramonto del 2015 dall'incontro tra Fabio Baldassarri (chitarra), Marco Gugliotta (batteria) e Marco Pica (basso e voce), prendendo come spunto per il nome il fatto curioso che nel maggio 1969, mentre la capsula della Missione Apollo 10 orbitava sopra al lato oscuro della Luna, le comunicazioni si interruppero improvvisamente e l’equipaggio udì una strana musica che la Nasa spiegò come causata dal traffico di oggetti spaziali entrati in contatto col campo magnetico del satellite.

L'obiettivo musicale del trio diventa tornare in quella dimensione quasi sconosciuta, al fine di esplorarne ed allargarne i confini e di trasportare più persone possibile in questo universo a metà strada tra sogno e realtà.
Un genere che va dallo Rock al Prog passando attraverso il melodico ne delinea lo stile, molto sobrio, elegante, personalissimo, ricco di sfumature, elaborato quanto basta per lasciare spazio ai virtuosismi solistici.

I brani sono un susseguirsi di emozionanti viaggi psichedelici e introspettivi, a partire da NUMBNESS un interstellar overdrive nell’animo umano che dà anche il titolo all’album, U SAY U LOVE ME una tenera canzone sentimentale con una trasposizione vocale molto efficace, TIME MACHINE un viaggio nel passato con la considerazione che forse per certi aspetti fosse migliore del presente, POWDER & PRIDE una nostalgica hit sentimentale di un’avventura che riemerge dal tempo, HAILS OF LOVE momenti di amore e non amore esplorando il proprio sentimento a volte contradditorio, MIRROR GAME un brano introspettivo, BLUE MOON un brano sentimentale inspirato dal nostro satellite, TEAR IT DOWN invocazione a spingersi oltre le difficoltà che spesso incontriamo nel nostro cammino, FIRE FROM THE DEPTH un brano che rievoca un po’ nel testo il Whiscy Bar dei Doors, THE DREAM la confusione tra sogno e realtà creata dalla situazione globale del pianeta.

Nel complesso un ottimo lavoro che non mancherà di coinvolgere i più attenti ascoltatori musicali, in questo torpore quotidiano fatto di sensazioni contrastanti che anestetizzano un po’ la nostra volontà, una nebbia dell’anima nella quale è difficile anche distinguere ciò che vero dall’irreale, il bene dal male, i sentimenti che si accavallano confusamente, cercando di oltrepassare questo muro invisibile che ci separa dal benessere vero e dalla piena realizzazione dell’essere.


Componenti:

-Fabio Baldassarri (chitarra)
-Marco Gugliotta (batteria)
-Marco Pica (Basso e voce)
  

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