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sabato 12 marzo 2022

Xenos-The Dawn of Ares: commento di Fabio Rossi


Artista: Xenos

Album: The Dawn of Ares

Genere: Post Thrash Metal

Anno:  2021

Casa discografica: Iron Shield Records

 

Tracklist

1. I Am The Machine (feat. Josh Christian)

2. All Shall Fall

3. The Dawn Of Ares

4. Circle of Lies

5. Shields

6. Interceptors (feat. Tony Dolan)

7. The Prophet

8. Still To The Front

9. The Healer


Lineup

Danilo Ficicchia – Drums

Ignazio Nicastro – Bass and Voice

Giuseppe Taormina – Guitars 


Recensione di Fabio Rossi


A distanza di poco tempo dal confortante debut album Filthgrinder uscito all’inizio del 2020, l’”annus horribilis” per il mondo delle sette note, tornano alla ribalta i siciliani Xenos con il loro virulento thrash metal molto tecnico.

The Dawn of Ares, pubblicato dalla casa discografica teutonica Iron Shields, costituisce un significativo passo in avanti teso alla ricerca di un sound sempre più personale che non sia eccessivamente derivativo dai maestri del passato (Slayer, Megadeth, Kreator, Testament tanto per citarne alcuni).

La prima sensazione che ho avuto nell’approcciare al nuovo lavoro è, infatti, proprio questa. In fin dei conti “cui prodest” reiterare sempre la solita solfa? Preferibile rischiare qualcosa e gli Xenos, sotto tale profilo, hanno fatto sicuramente centro migliorando le partiture dei nove pezzi. Di certo, aver mantenuto inalterata la formazione si è rivelato un punto di vantaggio nel voler rimarcare soprattutto il netto taglio con gli Eversin, gruppo nel quale militavano Ignazio Nicastro e Danilo Ficicchia. Gli Xenos, infatti, si dimostrano superiori per due motivi specifici che riguardano le qualità del vocalist, al netto di qualche incertezza sulla pronuncia inglese, e l’apporto considerevole alla sei corde del talentuoso Giuseppe Taormina. Di sostanza, inoltre, la collaborazione di due special guest del calibro di Josh Christian (Toxik) e di Tony “Demolition Man” Dalton (Venom Inc.). Il primo si cimenta alla chitarra nella micidiale opener I Am The Machine, mentre il secondo duetta con Nicastro nella dirompente Interceptors che è anche il mio pezzo preferito di questa release. Altre tracce interessanti l’aggressiva All Shall Fall, la lunga e variegata title track, Still To The Front, per l’eccellente refrain e per la sezione iniziale dove a dominare è un suggestivo intro di chitarra acustica, e Circle of Lies con parti di Taormina davvero egregie.

L’impressione che ti rimane dentro dopo ripetuti ascolti risiede nel fatto che gli Xenos sembrano avere ancora margini di miglioramento e m’immagino un terzo album denso di sorprese. Insomma, l’aspettativa è molta perché attraverso la passione e l’impegno sprigionati dal trio si può ambire ad eccellere nel mare magnum dell’underground metal italiano. È necessario perfezionarsi ancora. Sotto tale aspetto consiglio di curare ancora meglio il lavoro in sede di produzione, sebbene già risulti superiore rispetto a Filthgrinder.

D’effetto la copertina che rende bene l’idea sull’assalto sonoro cui le nostre orecchie saranno sottoposte, mentre il booklet interno del CD andava curato più adeguatamente perché ho dovuto usare la lente d’ingrandimento per leggere i testi.

Che siccome che sono cecato”, prendendo in prestito una battuta della compianta Anna Marchesini, non ci vedo un tubo e d’altra parte non tutti hanno una vista perfetta specie a sessant’anni suonati come me!

Avete rabbia in corpo perché aumenta tutto e ci stiamo impoverendo? Bene, mettete le cuffie e sparatevi ad alto volume questa perla tricolore che compete alla grande con tante release estere strombazzate come capolavori solo perché, per l’appunto, sono… estere.




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