Sotto l’Equatore- Emanuele Inserto
Raffinatezza d’altri tempi e testi dalla
cifra poetica in “Sotto l’Equatore” (La Stanza Nascosta Records), ultima fatica
del cantautore romano Emanuele Inserto.
New wave italiana e suggestioni cantautorali rilette, in una chiave felice ed inedita, in un album riuscito e misurato, punteggiato da riferimenti biblici e alla mitologia egizia ed ellenica.
Nella title-track i riti della fertilità in onore della dea Yemanja diventano l’occasione per una celebrazione della passione a ritmo quasi di “Lundu”, considerato uno dei capostipiti della Musica Popular Brasileira; riaffiora dunque, qui e altrove, il passato di Inserto come chitarrista latino-americano-iberico.
Un album elegante e immune da sbavature, nel quale colpiscono, in particolare, “Pace” (con i riusciti arrangiamenti di Francesco Ferrarelli, in arte “Frencys”, già collaboratore di Inserto); la deandreaiana “L’altra faccia dell’amore”; il singolo “Canto di Eco” (apripista dell’album), nel quale il timbro di Inserto è accostabile a quello di Miro Sassolini-non a caso il brano vuole essere, dichiaratamente, un omaggio ai Diaframma- e la suggestiva e sensuale Salomè, impreziosita dal tocco di di Alex Araujo alla chitarra hawaiana.
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