QUARTO VUOTO "Illusioni"
(LIZARD CD 0129)
Ritornano i QUARTO VUOTO, attesi dai progsters più attenti
alle nuove realtà, dopo i notevoli riscontri ottenuti col mini-album d'esordio
del 2014 (molto apprezzato ad esempio su Progarchives).
"Illusioni"
è un ritorno che sancisce la prova della maturità per la giovane band
trevigiana: un concept in sei lunghi atti, voluto e concepito su percorsi
totalmente strumentali, ricchi di atmosfere neo-prog, collocabili in zona
Kscope.
Grande pathos a tinte prog-psichedeliche, modern-prog
immaginifico dai riverberi space-fusion: introdotto dalla dolcissima,
introspettiva leggerezza di "Nei
Colori del Silenzio" tra fondali di tastiere e lievi arpeggi di
chitarra, prendono corpo progressioni di particolare intensità con "Coscienza Sopita", "Impasse" (movimentata eppure
sognante), "Apofis", "Due Io".
Una menzione speciale meritano gli undici minuti di "Apofis" dall'attacco arrembante,
ricca di variazioni, dall'incursione jazzistica del sax di Giulio Dalla Mora all'intimistica sospensione pianistica.
Tutto si acquieta (ma non troppo) con la conclusiva delicata
melodia di "Tornerò",
esaltata anche dal violino dell'ospite Mauro
Spinazzè.
"Illusioni"
mette in luce soprattutto un convincente gioco di squadra, l'empatia tra il
drumming tecnico e avvincente di Nicola
D'Amico, le precise tessiture del basso di Edoardo Ceron, i colori mai eccessivi e la profondità delle
tastiere di Mattia Scomparin e il
fantasioso guitar work di Luca Volonnino,
sempre proteso tra richiami del passato e modernità . Pregevole interplay che
diventa espressione lirica e visionaria.
Progressive rock attuale, con nuova freschezza, eppure antico
nella sua concezione, libero di volare (e far sognare), senza confini!
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