Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per sé stessi, per la propria dignità.
(Oriana Fallaci)
Appare doveroso
ricordare questo splendido concerto tenuto da Gianni
Nocenzi il 16 giugno 2016,
nella Cattedrale di San Clemente a Velletri, per la raccolta fondi a
favore dell'Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down"dei
Castelli Romani.
Ripubblico le mie
sensazioni di 2 anni fa....
E' cosi buono Gianni,
ma...
"La bellezza
è l'insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi, che suscitano
sensazioni piacevoli che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone
nell'universo osservato, che si sente istantaneamente durante l'esperienza, che
si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi ad un contenuto emozionale
positivo, in seguito ad un rapido paragone effettuato consciamente o
inconsciamente, con un canone di riferimento interiore che può essere innato
oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale.
Nel suo senso più
profondo, la bellezza genera un senso di riflessione benevola sul significato della
propria esistenza dentro il mondo naturale."
Questo e quello che ho
provato venerdì sera dentro la Cattedrale di San Clemente, a Velletri, durante
il concerto di Gianni Nocenzi.
Degno finale di due
giorni dedicati ai "Percorsi di autonomia e di eccellenza nella
disabilità", un concerto per raccogliere fondi per A.I.P.D. (Associazione
Italiana Persone con sindrome di Down dei Castelli Romani). Un piano a coda
davanti all'altare nella suggestiva cattedrale, anche gli angeli affrescati ai
muri sembra che non aspettino altro di sentirlo suonare.
Occasione per
riascoltare alcuni brani di quel capolavoro che si chiama
"Miniature".
Gianni suona con il
cuore, con la passione, la consapevolezza che la musica serva a smuovere
coscienze, e visto il luogo è proprio il caso di dire che la gente ascolta con
"religioso silenzio".
Il volo delle
"Farfalle" si percepisce attraverso le sue note. La solidarietà è
fatta dalle persone, Gianni ce la porta attraverso il suo linguaggio, ci
insegna che, se puoi dare o fare qualcosa non devi tirarti indietro.
Solo
"contro" tutti, sul filo senza rete, lui e il pianoforte. L'arte a
disposizione dei più deboli, il "bello di essere diversi". Gianni
ancora una volta dimostra la sua grande sensibilità verso certi temi, la
solidarietà si materializza in emozioni dentro ogni persona presente.
Finale dedicato alla
sua gioventù, a quella scuola di vita e di pensiero chiamata "Banco del
Mutuo Soccorso" ...750.000 anni fa l'amore e Traccia II ci avvolgono, ci
fanno riflettere a quanto siamo fortunati rispetto ad altre persone e non ce ne
rendiamo conto.
E' cosi buono Gianni, ma... dovremmo
dedicare più tempo alla solidarietà, a queste associazioni e volontari
che spendono le loro energie per permettere una "vita normale" a
queste persone, dobbiamo "Invertire la rotta", come dal titolo del
convegno.
Grazie ancora alla
bellezza che Gianni Nocenzi ci ha dedicato, peccato per gli "amici",
(abitanti nei paraggi) assenti
la solidarietà non si fa con i "mi
piace"!
Wazza
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