Sembra incredibile
(oggi) ma nel giugno del 1975 la rivista settimanale musicale inglese
"New Musical Express" dedicava una pagina all'uscita del nuovo album
in inglese del Banco del Mutuo Soccorso per la Manticore, "Banco".
Di tutto un Pop…
Wazza
Un anno all'insegna di
Albione quello del 1975: Il gruppo aveva registrato il disco nel mese di
febbraio, presso gli "Advision Studios" di Londra, uno degli studi di
registrazione dotato di impianti modernissimi. Il resto della band torna a Roma
mentre i fratelli Nocenzi si intrattengono ancora per qualche giorno, per
mettere a punto le "complesse partiture tastieristiche".
Vittorio ricorda che
durante queste prove, lui ed Emerson, si "lanciarono" in un duetto di
tastiere, durato circa 40'.
Il tour durerà due
settimane, toccando Manchester, Nottingham, Dorchester, Liverpool e Londra,
riscuotendo consensi positivi, nonostante la "diffidenza" inglese
verso gruppi italiani.
A Manchester la band
apre ai Curved Air, ma il responso del pubblico, inverte la scena, considerando
il gruppo di Sonja Kristina "spalla" del Banco.
A Dorchester Rodolfo
(complice la nebbia) si perde per le strade della città, e sale sul palco a
concerto iniziato.
A Londra la band tiene
due concerti alla Roundhouse, e l'8 dicembre 1975, ultima data del tour, al
"mitico" Marquee.
Al loro arrivo, i
ragazzi rimangono delusi nel vedere che si trattava di un locale di
"modeste dimensioni", salvo poi sapere che quello stesso palco era la
casa di mostri sacri come Jimi Hendrix, Rolling Stones, e molti altri.
Il concerto fu un
successo, e Greg Lake si complimentò con loro inviando un telegramma di
congratulazioni. Francesco aprì il concerto dicendo agli inglesi: “Per
favore, smettemola cò sti spaghetti-rock…", frecciatina a certa stampa
che etichettava così i gruppi italiani, e attaccarono con la musica, con la
loro classe e potenza. Al pubblico londinese, attonito e a bocca aperta, non
rimase che fare dei lunghi applausi e richiedere diversi bis.
Tra il pubblico erano
presenti tutti i giornalisti delle più grandi testate musicali, e i
"colleghi" dei Soft Machine, che si complimenteranno con loro a fine
concerto.
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