21 Novembre
“Il tuo
noioso lavoro è il sogno di un disoccupato.
La tua
piccola casa è il sogno di un senzatetto.
I tuoi
pochi soldi sono il sogno di chi non ha nulla.
Il tuo
bambino irrequieto è il sogno di chi non può avere figli.
Sii
sempre grato per quello che hai.”
(anonimo)
Ci sarai sempre. Buon
viaggio Capitano…
Wazza
Ricordo
di Massimo Biagini
- “Francesco ti
chiamo stasera… devo dirti delle cose… non ho il tuo numero”
- “Stò sull’elenco”.
Questo era Francesco.
Uno che ti ipnotizzava
quando raccontava, si perché lui non parlava… raccontava. E saresti rimasto lì
per ore, immerso in un affascinante storia, ammutolito e con gli occhi del
bambino che non vede l’ora di conoscere come va finire prima di andare a letto.
Un giorno, durante le
prove mi fa:
“A Biaggì, namosene
a magnà na cosa”
Io di fronte a lui. In
un piccolo tavolo di una trattoria ai castelli romani.
E adesso? Cosa gli
dico?
Di che cosa si parla
con uno che ha scritto e cantato la tua vita, che ti ha reso partecipe di
emozioni travolgenti.
Solo, davanti a lui.
Ma com’è possibile?
Francesco aveva una
parola per tutto. Potevi parlare di qualsiasi argomento, di cucina per esempio,
di storia, di politica… e non avresti mai smesso di ascoltarlo.
Sempre con gli ultimi.
Un uomo di una bontà infinita e di una simpatia unica.
Chissà che cosa stai
combinando.
La compagnia è buona,
ma potevi aspettare… avevo ancora tanta voglia della tua voce.
Ciao Francesco!
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