www.mat2020.com

www.mat2020.com
Cliccare sull’immagine per accedere a MAT2020

sabato 9 dicembre 2023

Il compleanno di Alan Sorrenti

Alan Sorrenti nel 1972

Compie gli anni oggi, 9 dicembre, Alan Sorrenti cantautore.

Nel 1972 pubblica il suo primo album “Aria”, disco che lo colloca nell’area progressive, tanto da meritarsi l’appellativo di “Peter Hammill italiano”.

Nel 1977 la sua carriera ha una svolta con l’album “Figli delle stelle” in stile pop-dance, l’omonimo brano diventa una dei tormentoni più venduti ed ascoltati.

Dopo un periodo di fermo, ultimamente si e riavvicinato al progressive, collaborando spesso con la sorella Jenny. 

Happy Birthday!

Wazza

Nato a Napoli, 9 dicembre 1950, ma di famiglia italo-inglese, debutta come cantautore nel 1972, facendosi notare al Festival d’Avanguardia e Nuove Tendenze con una proposta musicale progressive-mediterranea, caratterizzata da un uso della voce originale (per l’Italia, ma evidentemente ispirato a Tim Buckley). Messo sotto contratto dall’etichetta Harvest, esordisce discograficamente con ARIA (1972), realizzato con la partecipazione del violinista Jean-Luc Ponty. Sia questo album sia il successivo, COME UN VECCHIO INCENSIERE ALL’ALBA DI UN VILLAGGIO DESERTO (1973), che vede la collaborazione di Francis Monkman, violinista dei Curved Air, e di David Jackson, sassofonista dei Van Der Graaf Generator, sono strutturati con la prima facciata occupata interamente da una lunga suite che dà il titolo ai dischi, e da una facciata B con brani più brevi e meno sperimentali (“Vorrei incontrarti”, per il primo LP, e “Serenesse”, per il secondo).

[ARIA] l’album di debutto del 1972, viene registrato a Londra e si avvale della preziosa collaborazione di Jean Luc Ponty (già all’opera con Frank Zappa), il cui violino impreziosisce i quasi venti minuti del primo brano. ph: Albert Verrecchia (al centro) personal collection

Gli ottimi riscontri di critica e i buoni risultati di vendite dei primi due album preludono a una svolta: l’uscita su 45 giri di una versione del classico della canzone napoletana “Dicitencello vuje”, che entra in classifica ma suscita contestazioni da parte dei fan. Un album di transizione (ALAN SORRENTI, 1974) è seguito, nel 1976, da SIENTEME, IT’S TIME TO LAND, che contiene brani per la maggioranza cantati in inglese. Nel 1977 la brusca svolta verso una pop-disco music di sapore internazionale frutta l’enorme successo di vendite di FIGLI DELLE STELLE, singolo e album, e del successivo L.A. & N.Y., che contiene un altro 45 giri vendutissimo, “Tu sei l’unica donna per me” (con cui vince il Festivalbar). Buon successo commerciale ottiene anche il singolo “Non so che darei” (1980), inclusa nell’album DI NOTTE. Nel 1981, una svolta rock con il singolo “La strada brucia” spiazza il pubblico, che non risponde a questa proposta né a quella funky-rock del successivo album ANGELI DI STRADA (1983) e a quella oriental-buddista di BONNO SOKU BODAI (1987). 


Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo presentando “Come per miracolo”, senza però riuscire a rilanciarsi. Del 1992 è RADICI, raccolta di successi riarrangiati con due inediti (realizzata con la collaborazione di Toni Esposito, James Senese e del Roxy Music Phil Manzanera). Semiantologico è anche MIAMI (1997). L’ultimo lavoro pubblicato da Alan Sorrenti è SOTTACQUA (2003), tutto di inediti, realizzato insieme ai Planet Funk.




Nessun commento:

Posta un commento