Usciva il 20 dicembre 1971 l'album
triplo "The Concert For Bangladesh",
registrazione live del concerto tenuto al Madison
Square Garden di New York il 1
agosto 1971, per raccogliere i fondi da destinare alla popolazione asiatica
flagellata da alluvioni e carestia.
Cast e disco monumentali. Poco dopo uscirà
anche il film dell'evento.
Di tutto un Pop…
Wazza
Dalla rete...
Il Concerto Per Il Bangladesh, il progetto
più ambizioso della carriera solista di George Harrison, realizzato quasi un
anno dopo lo scioglimento dei Beatles, il primo di agosto del 1971,
fece supporre ad una reunion del quartetto di Liverpool vista la
straordinarietà dellevento, ma
(purtroppo) non fu così.
Ravi Shankar, maestro di sitar e di cultura indiana di
George, sconvolto dai terribili eventi che accadevano nel Suo Paese, si rivolse
al suo allievo per trovare un modo di aiutare i profughi. La guerra
civile in Pakistan, con il settore occidentale che lottava contro quello
orientale, che si era proclamato nazione del Bangladesh, aveva provocato l’esodo di dieci milioni di profughi in India; un
milione di persone erano morte di malattie o di fame e c’erano innumerevoli bambini orfani. Ravi aveva in mente
un concerto di dimensioni modeste, con il quale aveva sperato di raccogliere
una cifra intorno alle 25.000 sterline. George ancora una volta dimostrò le Sue
capacità imprenditoriali, mirando ad un concerto ambizioso e brillante, che
avrebbe prodotto un set di tre album ricordo, uno special televisivo ed un
film. L’idea era di
ricavare quasi 15 milioni di sterline per il tormentato paese del Bangladesh.
George cominciò subito a contattare gli amici
musicisti e passò tutto giugno e parte di luglio 1971 facendo telefonate.
Durante una visita a Disneyland con Peter Seller e Ravi
Shankar, propose a Peter Seller di fare il presentatore dell’evento. Tuttavia, dal momento che l’attore era impegnato nella fase di post-produzione di Oltre
Il Giardino , fu lo stesso George ad assumere questo compito. Mick
Jagger si era appena stabilito in Francia e non riusciva ad ottenere in tempo
un visto. George decise di tenere il concerto in un posto che gli consentisse
la massima esposizione e scelse il Madison Square Garden di
New York e la data fu domenica 1° agosto 1971. I Beatles avevano
suonato insieme per l’ultima volta
in pubblico al Candlestick Park di San Francisco il 29 agosto
1966 ed era possibile che George tentasse di riunirli per il concerto. Ringo,
che stava girando Blindman in Spagna, fu uno dei primi ad essere contattato da
George ed accettò subito di partecipare. Anche John Lennon accettò di prendere
parte al concerto, ma, quando arrivò, al suo fianco c’era l’onnipresente
Yoko Ono. Quando George cercò di spiegargli tranquillamente che sul palco era
richiesta solo la presenza di John e non la sua, lei si infuriò. Yoko fece una
tale scenata a John che si scatenò un violento litigio. Gli occhiali di John si
ruppero, lui la piantò in asso e corse all’aeroporto a prendere il primo volo per l’Europa: andò a finire a Parigi. Yoko aveva sognato di partecipare al
concerto e voleva che New York diventasse la loro nuova residenza. Dopo pochi
giorni si erano entrambi calmati; si trovarono a Tittenhurst Park,
ma solo per lasciare l’Inghilterra il
mese dopo e stabilirsi stabilmente in U.S.A..
Paul riteneva che i Beatles si erano
separati da troppo poco tempo e pensò che non aveva senso che una delle loro
prime mosse fosse tornare insieme di nuovo. Disse che avrebbe accettato
soltanto se gli altri tre avessero ritirato la causa intenta contro di lui,
provocata dalla sua intenzione di giungere ad una dissoluzione legale dei Beatles.
Da parte loro, in quel momento, una simile richiesta era inaccettabile.
Ci sarebbero stati due concerti quella sera di agosto nello stadio da 20.000 posti ed i biglietti furono esauriti sei ore dopo l’apertura dei botteghini. Il Concert For Bangladesh fu l’unica apparizione di Eric Clapton in un lungo periodo di assenza dalle scene. Aveva smesso di suonare in pubblico l’anno precedente e non si sarebbe esibito di nuovo prima del 1973. Il problema, come noto, era la sua dipendenza dalle droghe pesanti. Quando arrivò a New York mandò la sua ragazza, Alice Ormsby-Gore, figlia dellex-ambasciatore britannico, in giro per la strada a cercargli delleroina. Eric stava veramente male la sera prima del concerto e non partecipò alle prove che si svolsero sulla 57 th Street West. C’era Jesse Ed Davis pronto, come sostituto di Clapton. Allen Klein fece in modo che il dottor William Zahm lo curasse e per quel giorno riuscì a salire sul palco.
Il concerto cominciò quando George presentò Ravi
Shankar, il quale iniziò un entusiasmante set di musica indiana: Ravi al Sitar,
accompagnato da Ali Akbar al Sorod, Alla Rakha al Taba e Kamala Chakravarty al
Tamboura. Poi un barbuto George entrò in scena vestito di bianco, con una
camicia arancione e cominciò con Wah Wah. Con lui c’erano Ringo Starr alla batteria, Eric Clapton alla chitarra solista, Leon
Russel al pianoforte, Billy Preston alle tastiere, Jesse Ed Davis alle chitarre
elettriche, Jim Horn che dirigeva un gruppo di ottoni, Jim Keltner alla
batteria. Klaus Voorman al basso, Claudia Linnear che dirigeva un coro gospel
di nove elementi e tre elementi dei Badfinger alle chitarre
acustiche. L’ensemble suonò: My Sweet Lord, Awaiting On You All,Beware Of Darkness, Thats The Way God Planned It (con esibizione di Billy Preston), It DonT Come Easy (esibizione di Ringo), Jumpin Jack Flash/Young Blood (esibizione di Leon Russel), While My Guitar Gently Weeps (con geniale
assolo di Eric Clapton), Something, Here Comes The Sun. Poi George presentò
Bob Dylan dicendo: Vorrei presentarvi un amico di tutti noi: Bob Dylan!.
Anche Dylan portava la barba, indossava i jeans ed un giacchetto di velluto.
Cominciò con A Hard RainS Gonna Fall e proseguì con Mr Tambourine Man,Blowin In The Wind, It Takes A Lot To Laugh,It Takes A Train To Cry e Just Like A Woman. Nell’ultimo brano
si unirono George alla chitarra slide, Ringo al tamburello e Russel al basso.
George terminò il set con unesecuzione del
brano Bangladesh.
Ci fu una festa dopo il concerto, tra gli ospiti c’erano gli Who ed i Grand Funk
Railroad. Il canale televisivo Cbs mandò in onda un
filmato del concerto, dal quale venne tratto anche un film diretto da Saul
Swimmer e distribuito dalla 20 thCentury Fox. La première
di quest’ultimo avvenne l’anno successivo, il 23 marzo del 1972 a New York. George aveva lavorato con
il regista del film mettendo insieme i pezzi più belli di entrambi i concerti e
lo stesso Bob Dylan era stato coinvolto nel montaggio, mediante il quale da
quattro ore di riprese vennero tratti i 90 minuti del film. Inizialmente venne
trasmesso nelle maggiori 13 città degli U.S.A. con una pellicola da 70mm ed il
sonoro registrato su 6 piste. Ci fu anche una versione in pellicola da 35 mm ed
il sonoro a 4 piste, approntata per una distribuzione più capillare. Il film
venne proiettato in antemprima al DeMile Theatre di New York e
tra gli invitati famosi c’erano John e
Yoko, Jerry Rubin e Nino Tempo; John uscì dal teatro a metà dell’esibizione di Dylan.
Quello che può essere considerato il primo dei
leggendari concerti rock di beneficienza, venne rovinato dall’intransigenza degli addetti alle tasse che
insistettero per avere il loro tornaconto, nonostante il valore della causa. Le
case discografiche avevano rinunciato alle loro royalty, ma sia il governo
britannico che quello americano tassarono pesantemente l’evento. George commentò: i responsabili della legge e
del fisco non ci aiutano. Fanno in modo che valga la pena di fare nulla
di decente. George fece pressioni in Gran Bretagna ed ebbe anche un incontro di
due ore, organizzato per lui dal ministro Jeffrey Archer, con Patrick Jenkins,
un sottosegretario alle Finanze del Governo. Nonostante la sincerità con cui
George presentò la situazione degli innocenti che soffrivano in Bangladesh e l’urgenza del loro bisogno di aiuto, le sue
argomentazioni si scontrarono con l’ottusa burocrazia. Jenkins fu irremovibile e rifiutò di ritirare la
richiesta d’imposta. Forse preferite che me ne vada dall’Inghilterra, come praticamente tutte le altre
importanti pop star britanniche, portando i miei soldi con me?disse George. Questo signore è, naturalmente, a sua
totale discrezione rispose
Jenkins. Naturalmente amareggiato da questo atteggiamento ostinato,
George pagò personalmente un assegno di un milione di sterline alle autorità
fiscali.
Nacquero delle difficoltà anche con l’album triplo, perché i commercianti di dischi lo
facevano pagare di più ed intascavano il denaro. L’Unicef riuscì a ricevere un primo assegno di
243.418,50 sterline, i proventi del concerto stesso, ma ci vollero quasi dieci
anni per raccogliere il resto dei soldi, che sarebbero stati necessari con
urgenza; furono anche mosse delle accuse ad Allen Klein per la sua gestione
finanziaria dell’operazione,
accuse contro le quali avviò una causa che poi ritirò.
CURIOSITA'
Essendo stato messo al corrente dall’amico Ravi Shankar a
proposito della gravità delle condizioni delle popolazioni del Bangladesh,
George Harrison organizzò in fretta un evento senza precedenti: un concerto di
beneficenza con la partecipazione di varie rock star. L’impegno profuso da
Harrison nell’organizzazione
in prima persona dell’evento fu
enorme e frenetico;
Il concerto, l’album e il film ricavato, furono un enorme successo. Bob Geldof ha
dichiarato che il concerto per il Bangladesh fu il pioniere dei concerti di beneficenza,
compreso il Live Aid da lui organizzato;
Nel tempo molti altri personaggi hanno elogiato il
ruolo di George Harrison in questo progetto
umanitario, primo tra tutti Kofi Annan,
ex segretario generale delle Nazioni Unite;
Il Triplo Album, pubblicato il 20 dicembre 1971 (dalla
durata di 1 h : 42 min : 57 s), vinse un Grammy Award
nel 1973 come miglior album dell’anno.
Il Madison Square Garden di New York
sede dell’evento il 1°
agosto 1971 nello stesso anno (8 marzo) fu sede dello storico incontro di
Boxe fra Joe Frazier e Muhammad Ali (Cassius Clay) in quello che viene
ricordato come l’incontro del secolo. Negli anni
seguenti ospitò leggendari concerti come quello di Elvis del 10 giugno
1972 e l’ultimo concerto
di John Lennon (con Elton John) il 30 agosto 1974.
TRACCE DEL TRIPLO ALBUM
Il triplo album Concert For Bangladesh,
composto da 19 tracce, dalla durata di 1 h 42 57, prodotto da George Harrison e
Phil Spector per le etichette Apple Records/Sony Musica fu pubblicato il 20
dicembre 1971. (Tutte le canzoni sono interpretate da George
Harrison, tranne dove indicato.)
LP 1
LATO A
1.
George Harrison/Ravi Shankar introduction 5:19
2. Bangla Dhun (Ravi
Shankar) 16:40
LATO B
1. Wah-Wah 3:30
3. Awaiting on
You All 3:00
4.
Thats The Way God Planned
It (Billy
Preston) 4:20
LP 2
LATO C
1.
It Dont Come Easy (Ringo Starr) 2:38
2. Beware Of
Darkness 3:26
3. Band
introduction 2:39
LATO D
1.
Medley: Jumpin Jack flash / Young Blood (Leon Russell / Leon Russell and Don
Preston)- 9:27
2. Here Comes The
Sun 2:59
LP 3
LATO E
1.
A Hard Rains A-Gonna Fall (Bob Dylan) 5:44
2.
It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry (Bob Dylan) 3:07
4.
Mr. Tambourine Man (Bob Dylan) 4:45
5.
Just Like a Woman (Bob Dylan) 4:49
LATO F
2. Bangla-Desh 4:55
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