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venerdì 8 luglio 2022

Post Generation-"Control - Z", commento di Fabio Rossi

 


Commento di Fabio Rossi

Artista: Post Generation

Album: Control - Z

Genere: Post Progressive

Anno: 2022

Casa discografica: Luminiol Records

 

Tracklist

1.      This Is My Day

2.      About Last Night

3.      You’re Next In Line

4.      What’s The Worry

5.      The Cat And The Chicken

6.      White Lights And Darkest Patterns

7.      Could It Be You

8.      Control Z

9.      Nathalie

10. This Cannot Work

11. Raising The Bar

12. Unforgotten Wasteland

 

Line Up

Matteo Bevilacqua: voce e chitarra;

Carlo Peluso: tastierista/polistrumentista;

Antonio Marincola: basso;

Special guest:

Christoph Stahl: batteria;

Paolo Rigotto: batteria e mixer;

Michaela Senetta: voce

 


Nati nel 2014 per volontà dell’italo britannico Mattia Bevilacqua, i Post Generation affondano il proprio sound nel progressive con attinenze ai Porcupine Tree, Anathema, Pain of Salvation e Opeth. Il progetto verte essenzialmente nel tentativo di distaccarsi dall’epoca d’oro del movimento (anche se in taluni frangenti mi rammentano un po’ gli Yes) nel deliberato tentativo di collocarsi in un’area di riferimento tesa allo sviluppo verso altri lidi di un genere così affascinante. Matteo suonava il basso nei Diaries Of A Hero, un buon gruppo dedito all’heavy metal con due album pubblicati, e ciò impediva all’artista di sperimentarsi proficuamente in ambiti diversi. Nasce così la sua idea di dare vita a una nuova formazione. Già nel 2014 esce il debut album intitolato Post Generation (Musea Parallèle) nel quale si apprezzano intriganti sezioni acustiche e sperimentazioni elettroniche. Dieci brani di sicuro effetto che facevano presagire a qualcosa di positivo per il futuro.

Sono trascorsi otto anni (troppi a prescindere dalle motivazioni) e il combo torna alla ribalta con un ambizioso e visionario concept, registrato in Piemonte sulle colline di Sciolze, basato sulla sofferenza e la paura che dilania le menti dell’uomo moderno, stritolato da una società distopica dal futuro incerto. Le tracce proposte sono dodici nelle quali si alternano momenti adrenalinici ad altri più riflessivi creando un interessante intreccio sonoro. L’album è piuttosto coeso e va ascoltato attentamente per assaporarne i vari aspetti. Forse manca un brano in grado di distaccarsi come qualità dagli altri, ma a parte questa mia considerazione personale Control – Z può piacere sia ai vecchi che ai nuovi fan del rock progressivo. Ci si lamenta che alcune produzioni presentato roba trita e ritrita, della serie “guarda come suono bene” senza, però, trasmettere nulla, ebbene in quest’album c’è creatività che emerge sin dalla curatissima e ben arrangiata opener This Is My Day. L’architettura compositiva non è mai ridondante, anzi vira più sull’essenziale. Si spazia dall’accattivante andamento di About Last Night, alla lucida follia di The Cat And The Chicken, contraddistinta da un abrasivo riff portante di chitarra, alla leggerezza di Nathalie, con sugli scudi la magnifica voce di Michaela Senetta, insomma ce n’è per tutti i gusti, con momenti davvero efficaci come nel caso di You’re Next in Line, munita di belle parti di pianoforte per poi esplodere in una ritmica esaltante, della muscolare title track, delle splendida gemme acustiche Could It Be You e Raising The Bar, fino ad arrivare alla conclusiva stupenda Unforgotten Wasteland (inizia e termina con un’atmosfera soave mentre nella sezione centrale cresce vertiginosamente d’intensità).

La band dimostra indubbie capacità espressive in grado di spazzare molta concorrenza nel settore. Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno l’artwork concepito dall'artista londinese Juan Blanco.

Il design finale e il packaging, invece, sono stati curati dalla grafica lettone Kristina Popila.

“‘Control Z’ ritrae un universo distopico, una realtà trappola mentale controllata dall’ufficio ‘Control-Z’ che ha la funzione specifica di annullare eventuali cattivi sentimenti o emozioni degli abitanti, creando una massa di cittadini zombificati. Anche se si potrebbe sostenere che la storia è puramente fittizia, questo album è in qualche modo autobiografico e ritrae il dilemma interiore che si può trovare in ognuno di noi quando si affronta la scelta di vivere una vita guidata dalla passione o dalla paura. La trama stessa è stata oggetto di molte revisioni e il risultato è così sorprendente che ha portato alla creazione di uno storyboard che sarà presto rilasciato come graphic novel per l’edizione deluxe.” (Matteo Bevilacqua)

Caro Matteo, speriamo di non dover aspettare troppo per un nuovo lavoro.






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