Libro:
Rockers – Diario sulle strade del Rock’n’Roll
Autore:
Fausto Donato
Edizioni:
Officina di Hank
Anno:
2022
Recensione
a cura di Fabio Rossi
“Basta
seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo”
(On the
Road – Jack Kerouac)
La
frase citata non è per niente casuale. L’ho voluta inserire come preambolo alla
mia recensione del libro Rockers – Diario sulle strade del Rock’n’Roll
di Fausto Donato (musicista, giornalista, A&R
Manager/Direttore Artistico che ha lavorato per più di trent’anni nel mondo
della discografia). Nel leggerlo, infatti, mi ha gradevolmente rammentato
l’opera maxima di Jack Kerouac specie per le sensazioni irrefrenabili di quel
desiderio di libertà assoluta che solo On the Road ti sa dare. Rockers è un vero e proprio diario di
bordo che narra le peripezie di quattro giovanissimi ragazzi amanti del punk e
del metal che vengono catapultati in un tour americano alla fine del 1985.
Andiamo con ordine, però. I Raw Power, una fantastica band hardcore della bassa reggiana che qui da noi è stata snobbata al pari di tante altre dalle case discografiche, dalle riviste e dai media e che negli States godevano di buona fama, avevano già fatto un tour in America nella prima metà del 1985 e dovevano ritornarci.
Per una serie di motivazioni c’è un solo componente del gruppo
disponibile, ovvero lo storico chitarrista Davide Devoti. Al fine di non
perdere l’occasione più unica che rara e che definire un sogno è mero eufemismo,
confluiscono momentaneamente nella formazione tre membri dei milanesi Raff, tra
cui l’autore di questo libro (chitarra), Chris Bianco (basso e voce) e Fabiano
“Master” Bianco (batteria). I Raw Power misti ai Raff conquistano il pubblico a
stelle a strisce e quello canadese con performance di elevato livello
qualitativo mietendo consensi ovunque. Forse non si resero conto nemmeno loro
dell’enorme opportunità perché tornati in Italia tutto è svanito nel nulla a
causa dell’ottusità del pubblico e della critica tricolore.
Il
tour, come predetto, è sotto il monicker Raw Power, ma la scaletta utilizzata
nei concerti viene potenziata dalle tracce adrenaliniche e maggiormente metal
dei Raff che magistralmente si amalgamano con l’hardcore punk dei Raw Power. La
chiave dell’incredibile successo avuto in quel tour è forse proprio questa. I quattro ragazzi si ritrovano a suonare con i
Dead Kennedys, i D.R.I., I Green River (dal cui scioglimento si formeranno i
Mudhoney e i Pearl Jam!) e ad incontrare e conversare con icone come Gary Holt
degli Exodus. Un’avventura straordinaria fatta non solo di musica ad alto
livello apprezzata da quell’audience, ma di chilometri e chilometri percorsi su
strade che sembrano infinite costellati dalla bellezza delle albe e dei
tramonti, dalle luci delle città, dal fascino irresistibile del deserto e da
tanto altro. Numerose le vicende narrate, dalle quasi quotidiane esperienze
con le disinibite groupies (beati loro), alle disavventure con la polizia o con
personaggi davvero poco raccomandabili… insomma c’è di tutto in questo libro
che pare un romanzo e invece è storia di vita vissuta.
Caro
Fausto, noi ci siamo incrociati a Roma. Tu stavi sul palco con i Raff e aprivi
ai Ramones, era il 14 settembre 1980, ero lì e voi “spaccavate di brutto”
nonostante le contestazioni di alcuni cretini. Nella tua vita ti sei tolto
tante soddisfazioni suonando prima della Ian Gillan Band, dei Venom o degli
Iron Maiden durante i primi concerti con Bruce Dickinson, senza contare i
successi in ambito discografico e giornalistico, ma credo che il tour con i Raw
Power ti sarà rimasto incastonato nel cuore come uno dei ricordi più belli
della tua vita. Grazie per avermi fatto emozionare.
Concludo
rammentando che il libro è impreziosito dalla prefazione di Michele Salvemini
in arte Caparezza e di interventi appassionanti come quello di Glen Matlock dei
Sex Pistols.
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