INITIAL MASS-ALLUVIUM
Luminol Records
(13 pezzi | 59.51 min.)
Commento di Luca Paoli
“Alluvium” è il quarto disco della heavy prog rock band con sede a
Los Angeles Initial Mass.
Il lavoro, uscito per l’etichetta italiana Luminol Records, segue il già ottimo "Bending Light" del 2019 e si pone un gradino sopra per livello compositivo e strumentale rispetto al suo predecessore.
Initial Mass è un trio di heavy
prog rock. La band è composta da Mark Baldwin (voce/chitarra), Kevin
Robertson (batteria) e Scott Smith (basso).
Il loro stile musicale combina
riff potenti, cori ottimamente costruiti ed arrangiamenti complessi per creare
un suono unico e distintivo.
Il loro album di debutto, "Time
& Measure", del 2016, ha offerto un viaggio oscuro, malinconico e
melodico di auto-scoperta. Il loro secondo album, "Tidal Force",
è stato un concept album epico, con un approccio più elaborato e calcolato
rispetto al loro primo album. "Bending Light" del 2019 ha rappresentato
uno sforzo più concentrato con meno enfasi sulla coesione tematica e con un
suono più duro e diretto.
Alluvium è
un nuovo concept che racconta la vita di un individuo come metafora dell'ascesa
e della caduta dell'umanità. Il personaggio principale inizia il suo viaggio,
giovane e ambizioso, emozionato per l’occasione di fare la sua impresa.
Rapidamente, diventa sempre più intenzionato nel suo desiderio di prendere ciò
che vuole dal mondo. Mentre diventa sempre più potente, respinge gli
avvertimenti della coscienza della natura e, lasciando una scia di distruzione alle sue spalle, si ritrova
isolato in un mondo che non può più sostenere la vita.
Le tredici tracce che compongono
il lavoro vanno quindi ascoltate dall’inizio alla fine, lasciando scorrere,
oltre le note, la trama di quanto raccontato.
Dal punto di vista strumentale la
proposta della band è molto varia, e assieme a riff belli duri convive un forte
sentore melodico che lo rende appetibile anche a chi non frequenta abitualmente
territori musicali hard e heavy, e continui cambi di tempo ed umori lo fanno
planare decisamente su territori prog.
Insomma, chi ha amato i Rush
troverà pane per i suoi denti.
Il primo singolo, “Wake”,
racconta molto bene quello che è poi la storia presentata nell’album ed è
proprio Mark Baldwin a spiegarcelo:
“Questa canzone non solo cattura praticamente ogni stato d’animo dell’album, ma è anche il culmine di tutto ciò che abbiamo fatto finora come band dal punto di vista musicale. È una canzone che ci ha davvero spinto oltre come unità musicale. Wake è uno dei punti cardine del concept, dove il personaggio centrale raggiunge il suo apice mentre è circondato dal caos e dalle infinite possibilità che le grandi città tendono a offrire. Questo è il punto della storia in cui tutto cambia”.
Altri brani che ho apprezzato particolarmente sono l’epica “Hadean’s Fall”, “Memory Fade” con I suoi cambi di mood, l’indole prog di “The Calling” e la traccia che chiude il disco, “In Store”, con un ritornello che ti rimane appiccicato e non si stacca più.
Come ho scritto sopra tutti I brani sono sopra la media e
vanno ascoltati tutti come da scaletta per poter apprezzare il lavoro che,
oltre ai muscoli, mostra una buona dose di melodia e momenti che ci portano in
terreni prog.
LINEUP
Mark Baldwin: vocals/guitar
Kevin Robertson: drums
Scott Smith: bass
Alluvium track listing (cliccare sul titolo per ascoltare)
01. Hadean’s Fall
02. Trails Behind
03. Out of the Mold
04. Horizon
05. Wake
06. Calm Wind
07. Believers
08. Memory Fade
9. Drifting
10. The Calling
12. Vacant Throne
13. In Stone
Initial Mass:
https://www.facebook.com/initial.mass
Luminol Records:
https://www.facebook.com/luminolrecords/
Donato Zoppo
Synpress 44 |
ufficio stampa
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