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domenica 29 dicembre 2024

Corinna Conci presenta la prima parte (“Female side”) del progetto ES/SÉ (Simona Fasano e Edmondo Romano)

ES/SÉ narra una dimensione trasformativa di ciò che manca in ciò di cui abbiamo bisogno per guarire, attraverso un itinerario onirico sonoro e della parola.

Per il loro primo album insieme, Simona Fasano (voce e autrice dei testi) ed Edmondo Romano (compositore e polistrumentista) scelgono un titolo che condensa simbolicamente i due aspetti del percorso di ricerca e conoscenza di ognuno di noi.

L’inconscio, l’istanza “Es” secondo la teoria freudiana, costituisce in gran parte il materiale della nostra realtà onirica e contemporaneamente è custode anche delle nostre ferite mentali e relazionali. Questa parte arcaica dell’essere è fatta di immagini, emozioni, istinti, percezioni, memorie, trasformazioni.

Il sogno e i nodi psichici sono eventi che si configurano in una dimensione archetipica dalla struttura universale.

Esistono sogni comuni in tutte le culture e in ogni periodo storico, a conferma che non si tratta di una raccolta casuale di informazioni, ma di tematiche archetipiche presenti anche nella mente della veglia. Il contenuto onirico invece è personale, autonomo e autogenerato perché attinge da sistemi concettuali della persona.

Allo stesso modo le ferite psichiche parlano di mancanze con un linguaggio comune che poi si declina individualmente.

Solo però nella narrazione si manifestano i significati di queste autobiografie collettive e personali.

Il valore dello svelamento sta nell’ avvicinamento alla consapevolezza, intesa come presenza mentale e viscerale, chiarezza nel sentire, senza essere però travolti da questa esperienza.

Percorrendo questa strada si arriva a muoversi nel mondo essendo sè, esprimendosi e realizzandosi.

In questo senso l’album manifesta delle strutture universali di fragilità umane, le raccoglie in due parti distinte del disco: la Female side” (composta da Rose Moon, Mon Jardin, Enfado, Impermanenza) dedicata alle ferite più vicine alla corrente energetica femminile, e la “Male side” (in uscita entro la fine del 2024) che narra quelle dentro un flusso maschile.

Così nel brano Mon Jardin la ferita del dolore si trasforma alchemicamente: la metamorfosi riguarda la violenza, l’abuso che diventa un giardino segreto rigoglioso, da metallo pesante in oro prezioso. 

Nel brano Impermanenza si affronta invece il vittimismo ma anche il fallimento. Essere ribelle significa uscire dal ruolo in cui il mondo si aspetta che tu giocherai. Ti ritrovi a muoverti in quelle vesti, che invece sei libero di non indossare, staccando l’interruttore dell’autodistruzione. 

In Enfado la tristezza vortica come un gorgo d’acqua, si mescola alla rabbia, ci avvolge completamente. Vivere nel corpo un dolore che la psiche conosce, per connettere il pensiero e le emozioni ai sensi, accettando l’integrarsi dei nostri diversi funzionamenti senza fare esclusioni. 

E nel brano Rose Moon infine, guardiamo insieme la madre di tutte le paure, quella della morte, esorcizzandola con un rito di morte simbolica: lasciare andare il controllo della mente sulla realtà e accettare l’imprevedibilità assoluta che l’esistenza ci offre quotidianamente. 

Esistono alcune esperienze che sono vere solo per chi le vive. Il mondo emotivo dell’altro è invisibile fino a che non c’è sintonizzazione e narrazione. ES/SÉ lavora in questa dimensione creativa, ricordandoci il potere della consapevolezza raggiunta attraverso la condivisione profonda, dove ognuno di noi ritrova un pezzo della sua storia.

Corinna Conci

Giornalista - Psicologa - Psicoterapeuta ad indirizzo analitico transazionale




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