PRANK + GIORGIO LI CALZI
(Machiavelli
Music, 2024)
Di Luca Paoli
L’album omonimo di Prank +
Giorgio Li Calzi, recentemente
uscito per Machiavelli Music, rappresenta un esempio di straordinaria
audacia compositiva e innovazione musicale. Con sette tracce che uniscono
sperimentazione sonora e influenze radicate nel jazz e nel rock, il disco offre
circa 30 minuti di ascolto, durante i quali emergono soluzioni sonore che
sfidano le convenzioni. L’album si distingue per l'equilibrio tra
l'esplorazione di nuovi linguaggi musicali e il richiamo a tradizioni
consolidate, creando un'esperienza coinvolgente e unica.
Il quartetto, formato da Enrico Degani alla chitarra
elettrica, Federico Marchesano al basso, Dario Bruna alla
batteria e Giorgio Li Calzi alla tromba elettrica, si caratterizza per
la capacità di fondere stili diversi. Le influenze spaziano dal rock
progressivo di King Crimson al jazz più contemporaneo, fino agli echi della new
wave degli anni '80, dando vita a un linguaggio musicale che sfida ogni
etichetta. La musica, pur mantenendo una tensione tra energia viscerale e
momenti di raffinata introspezione, riesce a delineare un'identità sonora
straordinaria e avvolgente.
Un aspetto fondamentale di quest'album è la sua capacità di
amalgamare influenze apparentemente distanti, come il minimalismo americano, il
postcore e la world music, trasformandole in un'esperienza sonora originale e
difficilmente replicabile. Non si tratta solo di una serie di brani, ma di un
viaggio sonoro che invita l'ascoltatore a immergersi in un flusso musicale
ricco di autenticità e di idee innovative.
Tra le tracce che mi hanno particolarmente colpito, spicca sicuramente Fat Man vs. Bodybuilder, che apre l'album con un riff di chitarra deciso e una sezione ritmica potente.
La tromba elettrica di Li Calzi
si fa audace e dinamica, rendendo evidente lo scontro tra forza e agilità
musicale che il titolo suggerisce. La traccia invita l’ascoltatore a esplorare
territori sonori inaspettati, spingendolo oltre i confini tradizionali.
Un altro brano che trovo molto interessante è Ghost Rider,
caratterizzato dal suo ritmo serrato e incalzante (ottimo lavoro di basso
e batteria). L’uso sapiente di elettronica, chitarra e tromba creano
un’ambientazione ricca di contrasti, mentre il vocoder aggiunge una dimensione
quasi surreale al pezzo. La musica sembra correre veloce, come un viaggio
solitario e frenetico, pur mantenendo un sottile equilibrio tra tensione e
ritmo.
Arriviamo poi a Ulrich Seidl, dove una melodia
luminosa e delicata irrompe, trasportando l’ascoltatore in un'atmosfera di
serenità. La dolcezza delle melodie evoca immagini di umanità e gentilezza,
creando un contrasto affascinante con il resto dell’album. L'intensità emotiva
del brano emerge senza mai sacrificare la sua essenza melodica.
Infine, concludo questo percorso attraverso i brani che
reputo più significativi con Touching Hands, che si distingue per la sua
atmosfera riflessiva e sognante. Le linee melodiche di chitarra e tromba si
intrecciano in modo fluido, creando un momento di profonda intimità che invita
l’ascoltatore a perdersi nella quiete e nella contemplazione.
Prank + Giorgio Li Calzi è un album che merita un'attenzione particolare per
la sua capacità di abbattere i confini tra i generi e proporre una visione
unica del jazz contemporaneo. Un’opera che offre un'esperienza sonora
imprevedibile e coinvolgente, perfetta per chi cerca nuove sfide musicali e
orizzonti inaspettati.
Buon ascolto.
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