Myra Melford - Snowy Egret (2015)
Il nuovo quintetto di
una delle menti più lucide e underrated del jazz contemporaneo in un’opera
ispirata alla trilogia “Memoria del fuego” dell’uruguagio Eduardo Galeano: Myra Melford.
Dopo la brillante
prova solista di “Life Carries Me This
Way” viene rilasciato ancora un
album notevole - Snowy Egret- per un’artista che raccogliendo diverse suggestioni, tra
cui le pulsioni percussive di Don Pullen
e le alchimie armoniche di Henry
Threadgill, ha saputo sviluppare una propria voce autorevole nella
letteratura pianistica degli ultimi vent’anni.
La cornetta di Ron Miles, i tamburi di Tyshawn Sorey, le sei corde di Liberty Ellman e le quattro di Stomu Takeishi sono impeccabili per
interplay e creatività nello sviluppo di temi all’insegna di un nitore formale
ed espressivo che non scade mai nel mainstream.
Jazz cameristico ma non salottiero.
Immagini di repertorio…
Myra Melford (5 gennaio 1957, Chicago, Illinois),
musicista e compositrice esplorativa, virtuosistica, ritmica e lirica, è emersa
nei primi anni ’90 come una delle pianisti jazz, e non solo, più interessanti.
Il lavoro della Melford riflette le influenze dei suoi principali mentori: al
pianoforte, Don Pullen, da cui ha adattato il manierismo percussivo e, nella
composizione, Henry Threadgill, con il quale aveva studiato a metà degli anni
’80. All’inizio, la Melford professava anche un’affinità verso il blues sentito
e studiato da giovane a Chicago, che ha incorporato nella sua sensibilità
musicale avant-garde.
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