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mercoledì 27 maggio 2015

Myra Melford - Snowy Egret, di Francesco Pullè


Myra Melford - Snowy Egret (2015)

Il nuovo quintetto di una delle menti più lucide e underrated del jazz contemporaneo in un’opera ispirata alla trilogia “Memoria del fuego” dell’uruguagio Eduardo Galeano: Myra Melford.


Dopo la brillante prova solista di “Life Carries Me This Way”  viene rilasciato ancora un album notevole - Snowy Egret- per un’artista che raccogliendo diverse suggestioni, tra cui le pulsioni percussive di Don Pullen e le alchimie armoniche di Henry Threadgill, ha saputo sviluppare una propria voce autorevole nella letteratura pianistica degli ultimi vent’anni. 
La cornetta di Ron Miles, i tamburi di Tyshawn Sorey, le sei corde di Liberty Ellman e le quattro di Stomu Takeishi sono impeccabili per interplay e creatività nello sviluppo di temi all’insegna di un nitore formale ed espressivo che non scade mai nel mainstream. 
Jazz cameristico ma non salottiero.

Immagini di repertorio…


Myra Melford (5 gennaio 1957, Chicago, Illinois), musicista e compositrice esplorativa, virtuosistica, ritmica e lirica, è emersa nei primi anni ’90 come una delle pianisti jazz, e non solo, più interessanti. Il lavoro della Melford riflette le influenze dei suoi principali mentori: al pianoforte, Don Pullen, da cui ha adattato il manierismo percussivo e, nella composizione, Henry Threadgill, con il quale aveva studiato a metà degli anni ’80. All’inizio, la Melford professava anche un’affinità verso il blues sentito e studiato da giovane a Chicago, che ha incorporato nella sua sensibilità musicale avant-garde.

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