Gruppo: La
Fantasima – Chris (guitars), Maxbax (bass), Max (drums/piano)
EP: Notte
Anno di pubblicazione:
2018
Etichetta
discografica: Hellbones Records
Tracklist: Notte – Placida Musa – Dea Mia – Amante Silente – Sino al Mattino
Commento di Fabio Rossi
Notte, pubblicato per
l’Hellbones Records nel 2018, è il titolo del secondo disco dei capitolini La Fantasima, che segue di tre anni La
Fantasima con il quale esordirono discograficamente dopo una lunga gavetta.
La formazione, composta
di tre elementi, ha inteso portare avanti la propria direttrice artistica
intrapresa con il lavoro precedente, forse dalle caratteristiche più
introspettive e oscure, permanendo nell’ambito dell’ambient/drone adornato di
una veste malinconica e umbratile. Lo stile di questo nuovo album interamente
strumentale abbraccia sapientemente svariati altri generi quali il progressive,
il doom e la psichedelia con il deliberato intento di suscitare nello stato
d’animo dell’ascoltatore emozioni profonde e meditative. A tal riguardo, si
consiglia l’uso delle cuffie auricolari proprio per inebriarsi maggiormente
dell’atmosfera misticheggiante e onirica di cui sono permeate le cinque
composizioni incluse in Notte che può essere definito a tutti gli
effetti una sorta di concept privo di liriche.
Si riscontrano
influenze di band blasonate come Anathema, Sigur Ros, Cathedral, Paradise Lost,
My Dying Bride in un equilibrio perfetto tra l’ambient (riscontrabile
specialmente in Dea Mia eseguita con la collaborazione del belga Ashtoreth), il
prog e l’heavy metal. Talvolta il trio dà quasi l’impressione che da un momento
all’altro stia per virare verso lidi più duri e frenetici, lo si percepisce in Placida
Musa, la migliore del lotto, e nella conclusiva Sino al Mattino, ma
ciò non accade e si rimane attagliati a ritmiche minimaliste, pressoché
rarefatte come nel caso della title track, che invitano alla riflessione e alla
ricerca di un’empatia con l’ammaliante buio della notte che avvolge la terra
demolendo qualsivoglia timore e pregiudizio.
Il sound è
estremamente pulito con pregevoli fraseggi della chitarra elettrica e del basso
per cui non ci sono approcci allo stoner che forse il gruppo potrebbe
proficuamente sperimentare nel prosieguo della loro carriera. Domina un apparente
generale senso di tristezza e, infatti, sembra più un prodotto di matrice
scandinava che italiana, ma paradossalmente Notte riesce a rilassarti alla
stessa stregua di un mantra. Le sensazioni, ovviamente, sono sempre personali e
quelle suscitate allo scrivente dall’architettura del sound dei La Fantasima e
dall’evocativo disegno realizzato da Tonino Mirandi per l’originale cover, le
cui dimensioni sono quasi come paragonabili a quelle di un vecchio 45 giri, sono
di positività e speranza verso il nuovo giorno che sta per nascere. I passi che
si odono in questo pregevole lavoro sono dello stesso ascoltatore accompagnato
dalla musica in un percorso di riscoperta della natura boschiva illuminata
dalla luna. Chris, Maxbax e Max mirano a liberarti la mente per farti
soffermare sul fascino dell’oscurità ed è forse questo peculiare aspetto che
infonde un irrefrenabile desiderio di libertà e fiducia nel futuro che sarà
preannunciato dalle prime luci dell’alba: non so se questo fosse il loro intendimento,
ma in caso affermativo… beh, per me è stato perfettamente centrato.
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