Il
Cerchio d’Oro – showcase da “Tuttomusica”
Imperia Oneglia, 11 novembre 2023
Commento
di Alberto Sgarlato
Si è svolto alle 17.30 di
sabato 11 novembre 2023, presso il negozio di dischi “Tuttomusica” di piazza Unità Nazionale,
letteralmente a due passi dal centro di Imperia Oneglia, un incontro con
i musicisti de Il Cerchio d’Oro, band
savonese che da 50 anni ormai tiene alta la bandiera del rock progressivo
italiano. Al centro del dibattito, ovviamente, la pubblicazione del nuovo album
“Pangea e le tre lune”. Ma il disco più recente ha rappresentato
soltanto un valido spunto per ripercorrere l’intera carriera della band.
LA LOCATION
Prima di analizzare lo svolgimento
della serata è doveroso un plauso alle due titolari, Marina Bergamin e Debora
Costamagna, coraggiosissime nel lanciarsi in un’impresa così impegnativa
come quella di ridare a una città capoluogo di provincia un negozio di dischi.
Anche in quest’era così “liquida” e “digitale” l’amore per il supporto fisico
non muore; e non solo tra i collezionisti più sfegatati, ma anche tra i
giovani. Del resto, come commenta la stessa Marina: “Privare una città di un
negozio di dischi è come toglierle una libreria, un teatro, una biblioteca o
una galleria d’arte”.
Per questo “Tuttomusica” non è “solo” un negozio di dischi (e, coi tempi che corrono, già questo sarebbe tantissimo!) ma si pone l’obiettivo di proporsi come polo culturale, attraverso tanti eventi come quello dell’11 novembre scorso. E, a quanto pare, la missione è riuscita: il pubblico dello showcase ha partecipato calorosamente e si è dimostrato attento e partecipe, tra amanti del genere pronti a farsi autografare i dischi del Cerchio d’Oro e amici e fans della band giunti anche solo per un saluto o per una foto insieme. Ma l’aspetto più impressionante era dato dal fatto che i partecipanti coprivano tutte le fasce di età: gruppi di ragazzi accanto a persone con il capello un po’ più brizzolato, ma persino famiglie intere, segno che la musica di qualità unisce genitori e figli. E tante persone che (come il sottoscritto) hanno vissuto l’epoca d’oro del vinile e del passaggio al CD hanno potuto ritrovare lo stesso clima gioioso e festoso della propria adolescenza, quando il sabato nel negozio di dischi non era solo “shopping” ma vero momento aggregativo e di condivisione culturale, sociale ed emozionale.
LA PRESENTAZIONE
Il dibattito è stato condotto in
modo “frizzante” da Simone “Radiomandrake” Parisi, una delle
“Eminenze” della scena musicale sanremese, che si è dimostrato perfettamente
all’altezza della situazione; non soltanto competente e preparato
sull’argomento, ma anche brillante nell’infondere ritmo alla conversazione
senza momenti di stanca.
Erano presenti solo quattro sesti
della formazione attuale. Per altri impegni inderogabili, infatti, sono stati
trattenuti altrove lo storico tastierista Franco Piccolini e il più
recente acquisto della band, il violinista Luca Pesenti. Hanno invece
partecipato il cantante e chitarrista Piuccio Pradal, il chitarrista Massimo
Spica e i due gemelli Terribile, Gino (batteria, percussioni
e voce) e Giuseppe (basso, chitarre acustiche e voce). Con svariate
menzioni, nel corso del dibattito, anche per Pino Paolino, paroliere per
moltissimi brani della band.
LA MUSICA
Non soltanto conversazione,
ovviamente. Nel corso della giornata, infatti, è stato mostrato sullo schermo
accanto alla band il video ufficiale di “Dal nulla così”, primo
singolo estratto dall’album “Pangea e le tre lune”, con riprese effettuate
presso gli studi di Alessandro Mazzitelli a Toirano. Inoltre, i musicisti della
band hanno eseguito per il pubblico di “Tuttomusica” le versioni unplugged di
un paio di altri brani tratti dal medesimo album: “Le tre lune” e “E la
vita iniziò”.
IL DIBATTITO
Tutto si è svolto in uno scenario
che alimentava la magia, con gli slideshow che scorrevano sul monitor mostrando
varie immagini del Cerchio d’Oro dal vivo e in studio e, sugli scaffali, i
ritratti di Zappa, Hendrix, Bowie e i manifesti degli storici “Monster of Rock”
degli anni ’80 che sembravano veramente dare la loro benedizione dall’alto in
qualità di “Numi tutelari”.
Come detto, all’inizio, il nuovo
disco “Pangea…” ha rappresentato solo un pretesto per ripercorrere
l’intera carriera della band, dai primi “vagiti musicali” dei gemelli Terribile
in trio con Franco Piccolini, quando ancora la band non aveva nemmeno assunto
la denominazione del “Cerchio d’Oro”. Poi i vari 45 giri prodotti negli anni
‘70 e infine la cessazione delle attività per svariati decenni. Nel 1981 la
svolta hard-rock dei Blackout, con Piuccio Pradal come frontman e con un solo
singolo, “Crisi”, re-inciso con i suoni e le tecnologie di oggi come
bonus track per la versione in CD di “Pangea…”; poi le molte
soddisfazioni conquistate dai gemelli Terribile con i Cavern, uno dei primi
tributi italiani ai Beatles, quando ancora il concetto di tribute-band non era
certo di moda come oggi.
E, con il nuovo millennio, la
rinascita della band con una tetralogia di album: “Il viaggio di Colombo”
(che non è solo viaggio geografico, ma anche metafora di viaggio interiore alla
ricerca di noi stessi), dedicato al tema dell’acqua; “Dedalo e Icaro”
(l’ambizione dell’uomo di infrangere i propri limiti fisici), dedicato
all’aria; “Il fuoco sotto la cenere”: sette storie diverse che
hanno come filo conduttore qualcosa che arde, fisicamente o simbolicamente; e
infine questo nuovo “Pangea e le tre lune” sulla deriva dei
continenti e sull’assestamento della nostra Madre Terra.
Sono sorti, nel dibattito,
interessanti parallesismi: come nei primi anni ‘70 band britanniche di
altissimo livello, come Genesis e Gentle Giant, erano ben più famose in Italia
che in patria, così oggi il Cerchio d’Oro gode di straordinarie recensioni
all’estero, in svariati luoghi del pianeta ma in modo particolare in Giappone.
Sono stati menzionati tutti gli artisti che hanno fatto la Storia del rock progressivo italiano e che, in qualità di ospiti, hanno suonato nei dischi della band savonese: in “Dedalo e Icaro” troviamo Pino Sinnone (the Trip, batteria), Giorgio “Fico” Piazza (ex-Pfm, basso) e i due Delirium Ettore Vigo (tastiere) e Martin Grice (fiati); in “Il fuoco sotto la cenere” abbiamo Pino Ballarini (ex-Rovescio della Medaglia, voce), Paolo Siani (La Nuova Idea, batteria) e Giorgio Usai (La Nuova Idea e New Trolls, organo Hammond e voce); infine nel nuovo “Pangea…” troviamo Donald Lax (ex-Quella Vecchia Locanda, violino), Tolo Marton (Le Orme, chitarra), Ricky Belloni (La Nuova Idea e New Trolls, chitarra) e la voce recitante dell’attore Carlo Deprati.
Una menzione particolare per il nuovo album va alla copertina del pittore Armando Mancini, autore di innumerevoli capolavori che hanno “vestito” i classici del rock progressivo ma anche di tanta altra musica italiana. Un ulteriore spunto di riflessione sulla bellezza della musica “fisica” e di quanto sia bello godere di un supporto tattile con le sue immagini e i suoi colori.
Un ricordo anche per due “Giganti” progressivi che purtroppo non sono più tra noi: Vittorio De Scalzi e il compositore/arrangiatore Luis Enriquez Bacalov, che con le sue orchestrazioni ha collaborato con New Trolls, Osanna, Rovescio della Medaglia, Reale Accademia di Musica e tante altre formazioni. Infatti, il Cerchio d’Oro, con l’innesto in formazione del violinista Luca Pesenti, nelle più recenti date live ha inserito in scaletta anche il celebre “Adagio” dal “Concerto Grosso n. 1 per i New Trolls”, proprio per omaggiare la memoria di questi due artisti recentemente scomparsi.
Al termine del dibattito, spazio
al “question time” del pubblico. Inevitabile una domanda sui progetti futuri. E
in merito i gemelli Terribile, da bravi fans beatlesiani, si sono trincerati
dietro una risposta che potrebbe essere perfettamente riassumibile con il
titolo di una canzone dei loro beniamini: “Tomorrow never knows”!
E il set acustico?
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