Carmine Capasso – Live Concert
(Ma.Ra.Cash. Records, 2024)
Di Luca Paoli
Ci sono due categorie di musicisti bravi - quelli che ti
spiattellano in faccia la loro bravura senza lasciare emozioni - e quelli
invece che la loro bravura la mettono al servizio delle loro canzoni, della
loro musica e sanno trasmettere emozioni perché suonano col cuore e sanno
trasmettere il loro amore per la musica a chi gli ascolta.
Il cantautore e chitarrista e produttore Carmine Capasso fa
parte sicuramente della seconda categoria perché oltre alla chitarra, la voce
ci mette sentimento, è modesto, non vuole insegnare nulla a nessuno (cosa che
potrebbe fare benissimo visto la sua preparazione e perizia sullo strumento e
sulla composizione) e non si mette su nessun piedistallo, fa la sua musica e la
fa molto bene.
Devo essere sincero, mi piacciono le persone brave e umili,
dote che tra i giovani si fatica a trovare - poi Capasso è anche un gran
conoscitore di musica di qualità, ottimo ascoltatore che si nutre di grande
musica sia del passato che recente.
Capasso è noto per le sue collaborazioni con prestigiosi
artisti italiani e internazionali ed è un session man molto richiesto, avendo
suonato per gruppi e artisti come The Samurai of Prog, The Trip (nei lavori
“Caronte 50 Years Later” e “Now The Time Has Come”), Sasha Torrisi (Timoria),
Delta Moon, Sherrita Duran (corista di Gianni Morandi e Irama), Antonio
Onorato, Arturo Stalteri (Pierrot Lunaire e tastierista di Rino Gaetano),
Grazia Di Michele, Antonello Venditti, Le Orme, Nico Di Palo (New Trolls), Inter
Prospekt, Ton Scherpenzeel (Camel, Kayak) e molti altri. Come cantautore, le
sue canzoni trovano spazio in rotazione su numerosi canali radiofonici e
televisivi, tra cui Mediaset e MTV.
Ha inoltre, una carriera solista come cantautore di impronta
rock – è del 2022 il suo primo album solista “Assenza Di Gravità”, molto
apprezzato dalla critica e dal pubblico – un lavoro in bilico tra pop rock
d’autore e progressive.
Ora è sul mercato con un nuovo lavoro “Live Concert”,
registrato con la sua band durante i concerti del 2023 e 2024 ed uscito in
digitale per l’etichetta Ma.Ra.Cash.
Sul palco, insieme a Carmine Capasso alla voce e
chitarra, ci sono Giuseppe Sarno al piano, Hammond e Moog, Piero
Chiefa al basso e Jacopo Casadio alla batteria e ai cori – una band
affiatata e composta da musicisti di grande talento, capaci di spaziare tra
generi diversi con risultati sempre di altissimo livello.
Nel disco, oltre alle sue composizioni, Capasso rivisita una
serie di brani storici, imprimendo loro tutta la sua personalità e abilità,
lasciando un segno inconfondibile.
Tra i brani che ho apprezzato maggiormente c’è senz’altro lo
strumentale “Sogno Pt.1” (Tratto dal suo album in studio “Assenza
Di Gravità”) dal carattere spiccatamente prog, in cui la melodia è protagonista
assoluta, con pianoforte e chitarra in primo piano a guidare l’ascoltatore in
un viaggio intenso ed avvolgente.
L’abilità di Capasso di passare da un genere all’altro lo si
evidenzia già dal secondo brano “Assenza Di Gravità” (title track
del suo disco in studio) - pop rock a presa rapida, senza inutili fronzoli che
si memorizza bene e poi non ti molla più - in un mondo passato questo brano
avrebbe reso ricco Capasso ma purtroppo…
La guerra è protagonista nella stupenda ballad “Neve Nera” (sempre dal suo album in studio) che vede la bella voce del
leader supportata dall’ottimo Giuseppe Sarno al pianoforte, da una sezione
ritmica che sa accarezzare ma anche picchiare e dal lirico assolo di chitarra -
brano stupendo che non si vorrebbe mai finisse.
Dall’album “Now The Time Has Come” arriva la bella versione
del suo brano “Enigma” qui con Tony Alemanno (ex bassista deiTrip) come ospite speciale.
Tra le cover ho apprezzato molto la versione che fanno di “Caronte”,
brano storico dei Trip presente sul secondo omonimo album del 1971 - grande
versione con un ottimo Sarno nelle vesti di Joe Vescovi.
“Impressioni Di Settembre” della PFM qui
introdotta da uno splendido pianoforte - la voce di Capasso vola alta così come
la sua chitarra che si lascia andare in uno stupendo assolo nel finale -
sentire per credere.
Non posso non citare la grande versione di “Firth of Fifth”
dei Genesis qui nell’estratto della parte del solo di chitarra che vede tutta
la band (compresa la sezione ritmica che fa letteralmente impazzire) al top e
la chitarra di Capasso che vola alto come mai e si concede una coda inedita che
da ulteriormente senso a questa rilettura.
Che dire ragazzi, questo è un grande live che è un piacere
ascoltare e riascoltare perché qui di emozioni ce ne sono da vendere.
Buon ascolto.
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