Deux Ex
Machina + Methodica live al Club il Giardino - Lugagnano (VR) 30/04/2016
di Marco
Pessina
A fare da apripista e a scaldare la serata,
semmai ce n'era bisogno, ci hanno pensato i veronesi Methodica, in questa quinta serata
della rassegna dedicata al progressive. Band prog metal ormai consolidata nel
panorama italiano, con all'attivo due lavori da studio. MASSIMO PIUBELLI (voce), MARCO
BASCHERA (tastiere), MARCO CISCATO
(chitarra), PAOLO IEMMI (basso) e MARCO PICCOLI (batteria) nel loro set
d'apertura hanno deliziato il pubblico sulle note del loro secondo lavoro: THE SILENCE OF WISDOM, pubblicato nel
2015 ed eseguito per intero. Album carico di energia, con degli spunti
interessanti, non solo nelle parti "ruvide". Il pubblico, ancora una
volta in un buon numero di presenze, ha apprezzato e sostenuto con una buona
dose di applausi la band. Buona l'amalgama del quintetto dove spiccano
PIUBELLI, in possesso di una buona voce e il bassista IEMMI.
Recentemente si
sono messi in evidenza al PISTOIA FESTIVAL BLUES, aprendo ai DREAM THEATER.
Serata aperta dunque, che prevedeva il concerto dei redivivi DEUX EX MACHINA,
che qualche anno fa sembravano poter spiccare il volo verso alte mete. Il sestetto
felsineo forte di ALBERTO PIRAS
(voce), LUIGI RICCIARDIELLO (tastiere)
ritornato di recente nella band al posto di PUGLISI, CLAUDIO TROTTA
(batteria), ALESSANDRO PORRECA
(basso), MAURIZIO COLLINA (chitarra)
e ALESSANDRO BONETTI (violino) é
stato protagonista della seconda parte della serata. Recentemente hanno
scoperto il gusto di tornare a comporre e hanno prodotto l'album DEVOTO, con testi in italiano, sul quale
verteva il concerto di questa sera.
Scrivere dei DEUX EX MACHINA risulta impresa
difficile per la particolarità della band, con tutti i suoi elementi dotati di
tecnica sopraffina, ma soprattutto con uno stile musicale complesso e unico nel
panorama italiano e, a parte qualche disguido tecnico che gli ha fatti sembrare
per così dire in rodaggio, hanno messo in mostra tutta la loro proverbiale
carica da palcoscenico, e per chi come noi li ha visti anche in un recente
passato non è una sorpresa. La canna vocale di PIRAS è rimasta pressoché
intatta, facendone uno dei singer più dotati in circolazione. TROTTA è
autentico martello assecondato da PORRECA e dai bravissimi BONETTI e
RICCIARDIELLO, con un MAURIZIO COLLINA che ha pagato più di tutti qualche
disavventura tecnica. Il sestetto ci ha portato all'interno delle loro sonorità
sempre in bilico tra i vari generi. Oltre alla title track DEVOTO, abbiamo ascoltato anche MULTIVERSO,
DISTRATTO DA ME, PIU' UGUALE e la
bella e controversa TRANSIZIONE, con
testi che toccano ampiamente l'attualità. Il pubblico apprezza la freschezza di
queste nuova composizioni. Naturalmente ci sarà spazio per accenni del passato
con passaggi su DE REPUBLICA e CINQUE, e con il classico cantato in
lingua latina, che fu un'altra peculiarità assoluta della band bolognese. Il
tempo è volato tra una gag e l'altra sul palco e le simpatiche battute di
PIRAS, che stemperano una normale tensione.
Ci siamo divertiti anche stasera al Club
oltrepassando abbondantemente la mezzanotte. Tributo finale per tutti i
protagonisti della serata.
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