YES live al
Teatro Geox - Padova 29/05/2016
di Marco Pessina
Gran pubblico al Geox di Padova per una delle serate di questo mini-tour sul suolo
italiano degli YES,
incentrato sugli album DRAMA e FRAGILE,
il primo dopo la scomparsa di CHRIS
SQUIRE, bassista e membro fondatore della band! E sulle note di ONWARD alle 21,30 spaccate cala il
grande schermo alle spalle della batteria, proprio con la figura del poliedrico
artista, e con la data che ne ricorda la sua recente scomparsa! Inutile negare
un filo di emozione per quello che fu uno dei più grandi musicisti della scena
progressive, che con JON ANDERSON
diede vita a questa straordinaria band alla fine degli anni '60.
Il concerto si snoderà in due parti distinte la
prima incentrata sul sottovalutato album del 1980, dove entravano in formazione
GEOFF DOWNES alle tastiere, tutt'ora
presente, e TREVOR HORN alla voce,
che produrrà gli YES subito dopo il rientro di ANDERSON con 90125 del 1982! L'album
non fu più eseguito dal vivo da quel tour. Quindi
spazio a MACHINE MESSIAH, WHITE CAR, DOES
REALLY HAPPEN?, INTO THE LENS, RUN THROUGHT THE LIGHT e TEMPUS FUGIT, in
rigoroso ordine di esecuzione come da album. La band non lascia spazio alle
chiacchiere e si nota fin da subito in barba ai detrattori, la padronanza
scenica di BILL SHERWOOD, che in
possesso di una buona tecnica al basso e alla seconda fondamentale voce nello
stile YES, ricalca in tutto e per tutto, perfino nelle movenze, il maestro e
amico CHRIS. Del resto, SHERWOOD era da tempo considerato il sesto YES, avendo
suonato spesso in concerto con la band britannica. Il suono é poderoso e
limpido, con il pubblico partecipe ai "solo" di chitarra
dell'istrionico STEVE HOWE. DOWNES fa la sua parte con onestà e JOE DAVISON alla voce tiene a
meraviglia, con un look che ricorda molto l'ANDERSON giovane! Tiene botta ALAN WHITE alla batteria, senza
raggiungere i picchi di qualche anno fa! Alla fine di DRAMA, c'é un secondo momento significativo nel ricordo di PETER BANKS, primo chitarrista e
co-fondatore scomparso nel 2013, con l'esecuzione di TIME AND A WORD, dall'omonimo lavoro del 1970! La prima parte si
chiude con la stupenda SIBERIAN KHATRU,
e dopo il giusto tributo ci saranno una ventina di minuti di pausa.
Il concerto riprende con un altro brano non
facilmente udibile nei concerti YES, quella DON'T
KILL THE WHALE tratta dal modesto TORMATO, album tra i meno conosciuti,
risalente al 1978! Altre sensazioni suscita la più commerciale, ma ai più
conosciuta OWNER OF A LONELY HEART,
con qualcuno che accenna ad alzarsi dalle poltrone! E' ora di FRAGILE, e puntuale parte l'intro di
chitarra di HOWE che annuncia ROUNDABOUT,
e qui il concerto sale di tono ulteriormente! Spazio solista a DOWNES in una
sofisticata esecuzione di CANS AND
BRAHMS, brano strumentale dalla inconfondibile matrice di RICK WAKEMAN! WE HAVE HEAVEN, ci introduce alla magnifica SOUND
SIDE OF THE SKY, con DAVISON sugli scudi! Corto ma significativo il brano dal
sapore crimsoniano FIVE PER CENT NOTHING,
che scrisse BILL BRUFORD. Buona
l'esecuzione di LONG DISTANCE ROUNAROUND,
con un pubblico sempre più entusiasta e presente! A questo punto, STEVE HOWE
piazza il solito solo di chitarra acustica, con qualche piccola ma accettabile
imperfezione, perdonata dai robusti applausi del folto pubblico! Finalone con
la fantastica HEART OF THE SUNRISE,
che comincia ad attirare qualcuno sotto il palco! Anche FRAGILE é concluso, ma sappiamo benissimo tutti nella sala che ci
sarà spazio per altra musica.
Un paio di minuti di battimani ritmato e via
con STARSHIP TROOPER, coinvolgente e
con le "varianti" da ultimo brano, che attira sotto il palco un
robusto quantitativo di persone, che danno il giusto tributo alla serata.
Piccola chiosa dedicata ai "puristi":
il concerto é stato ottimo sotto tutti i punti di vista, anche con i suoi
picchi notevoli. Quindi ci sentiamo di dire, dato il giusto tributo a chi per
varie ragioni non c'é più, lunga vita a HOWE e compagni, perché fra non molto,
resterà davvero poco.
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