Una nuova uscita per "introdurre" al meglio i 25 anni
della M.P.
& Records...
G.T. MUSIC DISTRIBUTION- Via Municipio, 5 - 35019 TOMBOLO (Padova)
Tel. / FAX: 049-9470749
Una nuova uscita da M.P. & Records
distribuita da G.T. Music:
ALESSANDRO
MONTI: UNFOLK COLLECTIVE
Intuitive maps
Limited fashion CD - Cod.: MPRCD072
Barcode: 8001902100722 -
Label: M.P. & Records
Album trailer:
“Intuitive Maps”,
mappe intuitive intese sia in senso geografico che musicale: questo nuovo cd
celebra una doppia ricorrenza: i 10 anni del progetto Unfolk, ma anche i 25 anni della label M.P.
& Records. Registrato in parte a Leicester su invito dell’amico
Kevin Hewick, e in parte a Venezia rappresenta la logica evoluzione del suono
Unfolk inglobando influenze world music e jazz, passando attraverso la
psichedelia e l’elettronica. Alessandro Monti e' membro fondatore e
autorevole autore dell'influente gruppo di Prog Rock "QUANAH PARKER".
Le prime 500 copie del CD sono in tiratura limitata con
sovracoperta del libretto (di 16 pagine) in carta traslucida.
Il dettaglio dei brani:
1
- “ESP Sutra”:
i suoni acustici di voce e chitarra sono i punti di partenza di questa
introduzione creata da Camomatic (già collaboratore di Unfolk nell’omonimo
disco e in “Venetian Book Of The Dead”). La breve elaborazione elettronica
trasfigura una composizione ancora inedita “A musician’s guide to oblivion”
creando una porta verso una nuova dimensione.
2
- “The Seventh Orbit”: il primo di
una serie di brani registrati a Leicester: porta il titolo di “settima orbita”
con un riferimento spaziale nel titolo ma anche per la presenza costante del
n.7; infatti ci sono voluti 7 musicisti per interpretarlo, 7 tentativi per
approdare ad un mix definitivo e il tutto é stato completato il 7° giorno della
settimana! Grande contributo vocale di Elisabetta Montino che improvvisando
cita dei versi casuali da alcune poesie da lei scelte.
3
- “Mbuyu Na Mkonge parts 1-3”: In
swahili il titolo significa “baobab e agave”: descrive le immense distese di
alberi che scorrono viaggiando nel paesaggio africano. E’ un brano diviso in 3
parti che riapparirà in varie sezioni del cd e che é stato composto con l’amico
Alessandro Pizzin (Ruins, Hakkah, Wind Collectors, ecc.), con cui condivido
l’amore insospettabile per certe atmosfere ibride tra elettronica e afrobeat.
Questi pezzi sono stati una sorta di rivelazione anche per noi!
4
- “The Theatre Of Eternal Snows”:
Brano interamente improvvisato e registrato alla performance mensile
“Quadelectronic”, aperta a tutti i musicisti creativi che da anni si tiene ai
Quad studios di Leicester. Il titolo che ho personalmente scelto fa riferimento
al celebre gruppo degli anni ’60 di La Monte Young, padre del minimalismo
americano; con un gioco di parole ho voluto dedicarlo alle montagne
dell’Himalaya che compaiono nel retro di copertina.
5
- “Church Of Anthrax” :L’unica
“cover” mai registrata dal collettivo Unfolk: un omaggio a due musicisti fondamentali
della scena rock e colta, John Cale & Terry Riley; registrato dal vivo in
studio: il secondo e ultimo take é quello che si ascolta.
6
- “New Rhodes Tapestry”: Nato da un
pezzo apparso sulla pagina Soundcloud di Jim Tetlow e che é stato completamente
riarrangiato dal collettivo per l’occasione.
7
- “Pashupatinath Temple/Ruins Of Kathmandu”
: La prima sensazione ho provato arrivando a Kathmandu, é di essere giunto in
inferno: per le strade la gente camminava con mascherine per l’aria
irrespirabile causata da milioni di moto… terra e sabbia ovunque… mucche che
cercavano qualcosa nei rifiuti tra il caos del traffico… il fiume che
attraversava la città formato da escrementi e spazzatura putrida… falò
improvvisati per la strada dove si bruciava di tutto, anche materie tossiche,
come se il progresso imprevisto avesse trovato impreparata la popolazione; ma
volgendo lo sguardo più in là, si scorgeva l’imponente visione dell’Himalaya,
una contraddizione a cielo aperto, come se inferno e paradiso fossero poi la
stessa cosa e forse é proprio così. Ricordo però un luogo e un momento magico
che resteranno stampati nella mia memoria: Il Tempio di Pashupatinath, un luogo
sacro dove avvenivano le cremazioni dei morti. Dopo l’accoglienza di Hanuman (il
dio scimmia in persona) ho potuto assistere ad un rituale toccante che
accompagnava le cerimonie: un uomo leggeva le scritture suonando una
percussione ed un piccolo strumento a fiato dal suono celestiale (vedi immagine
nel booklet); una musica di una semplicità disarmante ma la cosa più vicina
alla spiritualità che io abbia mai conosciuto. Purtroppo dopo il terremoto che
ha distrutto gran parte di quei luoghi, le cremazioni sono avvenute un po’
ovunque tra le macerie di quelle piccole case e le immagini di quei posti
completamente distrutti mi hanno colpito al cuore. Questo lungo brano é il mio
umile modo per ricordare. La performance é basata su una parte iterativa di
arpa sintetizzata, con parti create al momento dai musicisti; poche
sovraincisioni sono bastate a completarne un’ipotetica struttura. Nel mixare il
lavoro con Bebo Baldan ho optato per un approccio creativo isolando le parti
migliori di 3 takes; l’arrangiamento finale é stato influenzato dall’approccio
etnico di Don Cherry e dalle idee visionarie del produttore Teo Macero (nei
dischi di Miles Davis dei primi anni ’70). Magnifico l’apporto degli amici di
Leicester: Jim Tetlow, Chris Conway & Kevin Hewick. Nota postuma: ho
iniziato a lavorare a questo brano molto prima del recente terremoto che ha
colpito il centro Italia. Con questo brano vorrei ricordare non solo le vittime
nepalesi, ma anche quelle del mio paese.
8
- “L’Ora Del Biscotto Metafisico” :
Un brano totalmente improvvisato che appare stranamente “composto”. Eseguito in
duo con Alessandro Pizzin dà un’idea reale delle mappe “intuitive” del titolo:
durante un momento di pausa abbiamo semplicemente acceso il registratore e
suonato… il pezzo é uscito da solo e gìà compiuto. Ho avuto la conferma che la
musica é pura spiritualità che sembra esistere prima e dopo la sua creazione,
trascendendo gli stessi esecutori che sono semplici “decoders”. A mio parere é
il miglior finale possibile per questo lavoro. Il curioso titolo é un
riferimento all’opera di Giorgio De Chirico, artista che ho personalmente
incontrato da bambino per le strade di Roma.
Il
cd del 10° Anniversario Unfolk “Intuitive Maps” viene pubblicato da M.P. &
Records (www.mprecords.it) e distribuito da G.T. Music (www.gtmusic.it)
(nonchè Burning Shed in UK); come comunicato dalla label la data di uscita e'
il 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera e di ultimo quarto di luna.
Dal
blog di Alessandro Monti: https://unfolkam.wordpress.com/
Ulteriori
informazioni sul libretto del CD allegato.
Unfolk Collective:
ALESSANDRO
MONTI - guitars, bass, african and jamaican percussions, nepalese
bells, cymbals, claves, glockenspiel, chimes
ALESSANDRO PIZZIN - electron x
ELISABETTA MONTINO - voice
BEBO BALDAN - triangle, stereo
image
KEVIN HEWICK- electric guitars
JIM TETLOW - keybords, synthesizers, organs,
cajon
MARK "FLASH" HYNES -
drums
CHRIS CONWAY - flutes, kalimba, theremin, electric
piano, voice
STEVE ESCOTT - bass
CAMOMATIC - synthesizer, sound
hacking
MISTERLEE - customized drums
Tracklist:
1- ESP Sutra 1:39
2- The Seventh
Orbit 9:40
3- Mbuyu Na Mkonge part 1 4:06
4- The Theatre of Eternal
Snows 8:32
5- Church of
Anthrax 7:32
6- New Rhodes
Tapestry 7:18
7- Mbuyu Na Mkonge part 2 6:06
8- Pashupatinath
Temple/Ruins of Kathmandu 16:32
9- Mbuyu Na Mkonge part 3 8:04
10- L'Ora del Biscotto Metafisico 6:56
Distribuito da: G.T. Music Distribution
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