BIG ONE ANIMALS TOUR -Teatro Verdi
Montecatini 10 Marzo 2017
Immaginate per un attimo di essere
davanti ad una galleria d’arte, siete catturati dal manifesto che imperioso
davanti alla vetrina presenta l’evento: “Any
colour you like …” Molto interessante pensate, e a questo punto la
curiosità prende il sopravvento… siete pronti ad entrare. All’interno
l’ambiente è accogliente e famigliare, volti di amici conosciuti con il vostro stesso
sguardo appassionato, alle pareti come un arcobaleno di colori, in rapida successione
appaiono delle affascinanti immagini seguite da una meravigliosa colonna
sonora. Restate frastornati da tanta bellezza, musica e colori si tengono per
mano all’unisono, e con incredibile semplicità vi accompagnano in questo
fantastico viaggio…
Ecco in breve le sensazioni vissute
nell’ultimo concerto dei Big One, al Teatro
Verdi di Montecatini, in occasione del debutto assoluto (in Italia), del
nuovo ANIMALS
TOUR 2017. Reduci dal sold-out europeo di qualche giorno prima, tenutosi a Tielt, in
Belgio, per il secondo anno consecutivo ospiti dei fan locali denominati Pigs
on the moon, la data di Montecatini risultava molto importante dal punto di
vista emotivo, visto che bisognava “rompere il ghiaccio”, utile a tastare il polso
della situazione sull’approccio mentale che poteva dare sul pubblico una scaletta
che veniva a presentare nella prima parte, l’intera suite di Animals, capolavoro floydiano del 1977.
Lo spettacolo era stato preparato nei
mesi precedenti con accurata meticolosità, Leonardo
De Muzio, leader e direttore musicale del gruppo, si era alternato nello
studio dei vari suoni e programmazioni seguendo anche lo sviluppo dello
spettacolo dal punto di vista dei video e del light show, affiancato dal
sottoscritto e dal grande Andrea
“Merlino” Coppini, lightin designer davvero insuperabile.
E’ gratificante dopo tanto lavoro,
accompagnato da lunghe notti insonni, constatare che le tue idee, il tuo
progetto, è stato apprezzato in maniera entusiastica da tutto il pubblico
presente, ma quando hai a disposizione due personaggi come il Leo e Andrea vi
posso garantire che tutto diventa più facile, ma parliamo dello spettacolo.
Il primo set si apre in rapida successione
con una dolce carezza musicale proveniente dal lato oscuro della luna: Speak To
Me, Breathe, Time e Breathe reprise. Il pubblico già incantato dalla perfezione
delle esecuzioni, ascolta con attenzione la presentazione dei brani successivi,
che riguardano appunto il sopracitato Animals, che come spiega il buon Leonardo
verrà ripropostaonella versione ufficiale dell’IN THE FLESH Tour del 1977,
quindi: Sheep, Pigs On The Wing part1, Dogs,Pigs On The Wing part2 e Pigs Three
Different Ones. I Big One fanno capire subito di sentirsi a loro agio
all’interno delle atmosfere della conosciuta fattoria floydiana, impeccabile il
buon Luigi Tabarini al basso
nell’incedere del conosciuto e cupo riff di sheep, sempre ordinato e tranquillo
il “Motore” del gruppo, Stefano Raimondi
alla batteria, Federico Caldana alla
chitarra ritmica su Pigs On The Wing 1 e 2
mette in mostra la sua grande e delicata bravura e poi sempre Leonardo De Muzio, incredibile negli
assoli trascinanti di Sheep, o negli stessi tormentati e crudi di Dogs , per
finire con Pigs Three Different Ones dove la chitarra si fonde come impazzita
nei continui e vorticosi giochi di luce accompagnati ai lati del palco dalla
simpatica e suggestiva scenografia dei due maiali danzanti. Alla fine della
suite, gli spettatori sommergono letteralmente di applausi la band sul palco, e
anche a noi tecnici viene riservato uno spazio di gloria, che con soddisfazione
abbiamo potuto contraccambiare con sincere e calorose strette di mano.
Breve pausa di 15 minuti circa e si
riparte con l’immancabile Shine On You Crazy Diamond, che già dalle prime note
viene accolta da un boato di entusiasmo, ma è solo l’inizio, perché sull’assolo
finale al sax, Marco Scotti incanta
il pubblico raccogliendo sinceri consensi, che si trasformano (come sempre), in un lungo ed
interminabile applauso. Dopo un’accurata presentazione da parte di Leonardo,
parte un brano a lui stesso molto caro: Wot’s… Uh The Deal, estratta dall’album
Obscured By Clouds, colonna sonora del film di Barbet Schroeder: “La Vallèe”.
Bellissima l’esecuzione di questo dolce brano dalle atmosfere beatlesiane che
ci portano immediatamente alla struggente High Hopes seguita da Hey You,
Marooned e Coming Back To Life, interpretazioni accolte da grandi applausi,
arriva Sorrow a spiazzare letteralmente il pubblico con un’esecuzione da
brividi, qui Leonardo De Muzio viene travolto da ovazioni che mi riportano
lontanamente all’Arena di Verona, dove lo scorso anno gli stessi applausi
venivano rivolti ad uno zio più famoso… Money e Louder Than Words chiudono la
seconda parte dello spettacolo, la band si ritira per rispettare il solito
“giochino” dei bis finali e si riprende dopo pochi minuti con Wish You Were
Here (finalmente sciolta e credibile) per finire con la richiestissima Comfortably
Numb, tutto il pubblico in piedi, applausi convinti ed ennesimi attestati di
stima nei confronti dell’osannato Leonardo de Muzio, che anche questa sera ha
dimostrato di essere (per l’ennesima volta), il massimo interprete dei
conosciuti assoli gilmouriani, asso portante e anima di questo gruppo che può
essere considerato fra le Tribute più importanti d’Europa nel riproporre le
famose e conosciute atmosfere floydiane, con il loro The European Pink Floyd
Show.
Video finale Pigs Three Different Ones
Uno scambio di battute con l’amico
Leonardo De Muzio...
Allora Leo, a caldo come ti
è sembrata la serata? I nostri timori sono svaniti… mi sembra sia stato un
grande successo! Che ne pensi?
Sono molto soddisfatto è ovvio, anche
se tutti questi complimenti (e tu lo sai perché mi conosci molto bene), mi
imbarazzano molto. Dal palco quando abbiamo iniziato a suonare la suite di
Animals, avevo percepito che tutto stava procedendo per il meglio. Credo che il
Light Show di Andrea Coppini, abbinato ai tuoi video, abbia saputo regalare
grandi emozioni, almeno questo è quello che ho letto negli occhi delle persone
che mi stavano davanti.
"Animals" è un album molto
particolare, credo non sia stato facile preparare questo Tour rispetto agli
anni scorsi, o sbaglio?
Hai perfettamente ragione, "Animals" è
molto complesso dal punto di vista musicale, totalmente diverso dagli album
precedenti, forse unico nel suo genere. Ci sono volute molte ore in sala prove
per ricostruire effetti e suoni, ma soprattutto per suonare gli stessi brani
con il gruppo al completo, ad ogni modo possiamo essere soddisfatti, sia a
Tielt (Belgio n.d.r.), che a Montecatini, il pubblico ci ha premiato con tanta
passione e calore… le ore di studio in sala prove e gli enormi sacrifici sono
già dimenticati, fanno parte del passato.
Prossimi impegni?
Il 6 maggio torneremo in Belgio,
precisamente a Ingelmunster, ci hanno invitato alla chiusura del famoso
festival LABADOUX, e il giorno successivo (7maggio) ci spostiamo in Olanda, a
Tilburg, suoneremo nella bellissima location chiamata Poppodium. Al nostro
rientro ci aspetterà poi un appuntamento davvero importante, un concerto
benefico che si terrà al Teatro Romano di Verona, esattamente giovedì 25
maggio, mi sembra di conoscere molto bene questo fantomatico organizzatore
(risata finale…).
Un saluto sincero da parte mia, a tutti i lettori di MAT, in
particolare agli amici Athos e Max Pacini, un abbraccio.
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