“RICOSTRUIRE è il mio viaggio nella fragilità. Ne ho osservato le
sfumature, colto e trascritto alcuni
frammenti, è una metafora della vita alla fine degli anni '10”. (G.L.)
Giacomo Lariccia propone il suo nuovo album, “RICOSTRUIRE”.
Viola Nocenzi lo ha ascoltato e commentato per MAT2020.
I BRANI (tratto dal comunicato ufficiale)
1.
Ottobre
La relazione fra un uomo e una donna, l'autunno di un amore minacciato da ciò
che impedisce di guardare oltre i propri desideri. “Solo se lo vuoi il cielo
si libera. Solo se lo vuoi il cielo risplenderà per noi.”
2.
Ricostruire
L'imperfezione della nostra conoscenza, la confusione con la quale spesso ci
confrontiamo, la difficoltà di accettare e capire la vita.
“Quante volte dovrò ancora ricominciare? Quanto ancora dovrò tutto
ricostruire?”
3.
Quanta strada
Quanta strada è una canzone sul distacco dalla
vita. Come quando si osserva il panorama dalla cima di un monte: la vita
come un libro concluso, il tramonto di una giornata.
“Adesso che in questo cammino hai detto: vado avanti ma non temere, prima
che scenderà il buio io ti vorrò vedere”.
4.
La mano di un vecchio
La mano di un vecchio “si apre in un gesto che non conosceva ed
in quel frammento di vita appare il volto di un bambino”. Un gesto semplice
che racchiude passato, presente e futuro:
“ciò che è stato e ciò che sarà”.
5.
Come sabbia
Non si può cambiare il mondo se prima non si cambia se stessi.
“Non c'è rivoluzione più grande e più efficace di quella che puoi fare
dentro di te.
La vita scorre via come sabbia tra le dita, se stringo il pugno non ne resterà.”.
6.
Amore e variabili
Un amore che cresce e cambia come cambia la vita: un equilibrio instabile che
deve essere sempre ricercato per “variar le distanze facendo attenzione a
non rompere il filo” per “cambiare purché nulla crolli fuori e dentro di
noi”.
7.
Celeste
Secondo Giacomo De Benedetti, autore di un libro sul rastrellamento del Ghetto
di Roma, Celeste era il nome della donna che la sera del 15 ottobre 43 provò ad
avvisare gli abitanti. Nel libro “16 Ottobre 1943” viene descritta brevemente
la figura di questa moderna Cassandra, purtroppo inascoltata.
8.
Senza farci del male
Riconoscere che il limite più grande all'amore siamo noi stessi: “io ti amo
come posso, ti amo come riesco, perché son solo un uomo, perché son solo io”.
9.
Fiore d'inverno
Una canzone dedicata al mio secondo figlio Noam.
“Fiore d’inverno, fiore coraggioso, che
questa vita resti sempre un bel gioco”.
10. Luce
La paura di perdere la strada e la richiesta di aiuto, per illuminarla.
“Questa corsa che corriamo non prevede alcuna sosta, ma è nell'essere qui
ora il senso di questa bellezza”.
11. Solo
una canzone
La canzone, anche quando parla di temi importanti, non ha grandi pretese e vola
nelle nostre vite accompagnandoci negli anni. Questa, in particolare, termina
con un consiglio: “per vivere felice non ti prendere sul serio”.
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