In questi giorni si ricorda Woodstock (15-16-17 agosto 1969),
evento che portò alla grande notorietà e fama a molti musicisti sino a quel momento
poco conosciuti.
Ma non tutti sanno che molti artisti rifiutarono di
partecipare al Festival…
Di tutto un Pop.
Wazza
Il Festival di Woodstock fu
certamente uno degli eventi più importanti del secolo scorso. Probabilmente può
essere considerato l’evento più importante della storia della musica. L’apice
della cultura hippie e del motto di “pace e amore”, oltre che della buona
musica e delle esibizioni spettacolari. Nonostante tutti gli eventi che si
verificarono sui palchi e tra il pubblico dell’evento stesso (con anche alcune
morti) non è di ciò che accadde a Woodstock che vogliamo parlare. Piuttosto,
c’è un risvolto più curioso del Festival stesso. Moltissimi furono gli artisti
di rilievo che parteciparono alla manifestazione musicale, così come molti – e
importanti – furono i rifiuti. Ecco quali sono gli artisti che rifiutarono di
esibirsi a Woodstock.
JOHN LENNON
Il primo di questa trafila di artisti
che rifiutarono di esibirsi a Woodstock fu proprio John
Lennon, che poteva considerarsi tra i simboli più importanti della cultura
hippie. John Lennon fu invitato a nome di tutti i Beatles, anche se la band si
era formalmente sciolta (ci furono comunque delle registrazioni fatte nel
1970).
Lennon accettò di partecipare, ma a
patto che ci fosse anche la Plastic Ono Band, la formazione di Yoko Ono.
Siccome era praticamente sconosciuta, gli organizzatori lasciarono perdere.
BOB DYLAN
Ancora un altro degli artisti più
importanti nell’ambito di una cultura e di un senso sociale che erano quelli
particolarmente accentuati nel Festival di Woodstock. È curioso come alcuni tra
gli emblemi più importanti del senso stesso del Festival vennero meno alla
manifestazione, anche se alla base di questo rifiuto c’è un motivo serio.
Bob Dylan in un primo momento doveva
partecipare al Festival, ma fu frenato da una malattia del figlio e dal gran
caos che si era creato intorno a casa sua (Dylan abitava proprio nella
cittadina di Woodstock). Per questo motivo, il grande cantautore statunitense
si esibì il 30 e 31 agosto, nell‘Isola di Wight.
LED ZEPPELIN
Il rifiuto da parte dei Led Zeppelin non ha
nulla a che fare con gli altri precedentemente citati. Fu, più che altro, un
motivo di orgoglio da parte della band che non era disposta ad essere soltanto
una delle band in scaletta, ma voleva avere un ruolo di maggior rilievo che non
poteva esserle offerto. Si esibirono, quindi, all’Asbury Park Convention Hall
di New Jersey, un po’ più a sud.
Il motivo del rifiuto fu spiegato da
Peter Grant, manager dei Led Zeppelin: “Ci era stato chiesto di andare a Woodstock
e all’Atlantic ne erano entusiasti, e così il nostro promoter negli Stati
Uniti, Frank Barsalona. Dissi di no perché a Woodstock saremmo stati soltanto
un’altra band in scaletta”.
JETHRO TULL
Tra gli artisti che rifiutarono di
esibirsi a Woodstock ci sono anche i Jethro Tull.
A dimostrazione di quanto si è sempre detto, la band era entusiasta di
partecipare a un evento di simile pregio, ma fu proprio il frontman Ian
Anderson a bloccare tutto. Il britannico era conscio della grandezza della
manifestazione, ma la sua avversione per il mondo hippie non riuscì a fargli
accettare l’invito.
Si dice che, per lo stesso motivo,
Glenn Cornick (primo bassista della band) fu licenziato. Oltre che il mondo
hippie, Anderson detestava anche l’utilizzo di sostante stupefacenti.
DOORS
L’unico dei Doors che
partecipò a Woodstock fu il batterista John Densmore. Il resto della
band non prese neanche in considerazione la sua partecipazione alla
manifestazione per via dei molti problemi con la legge che i Doors avevano
avuto negli ultimi mesi. Particolarmente pericolosa era la partecipazione di
Jim Morrison, che soffriva gli spazi aperti. Dunque, per questi e altri motivi
legali, i Doors sospesero tutti i loro concerti.
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