Ricordiamo oggi lo sfortunato Germano Serafin - bassista, chitarrista, violinista di Le Orme -, che ci lasciava il 13 agosto 1992 per un male incurabile.
Per non dimenticare…
Wazza
Chitarrista, bassista, violinista e compositore trevigiano, Germano Serafin è entrato nella memoria di molti per aver militato nella band di Rock Progressivo Le Orme.
Germano è entrato a far parte del gruppo di Mestre nel 1975, subito dopo l'uscita del chitarrista Tolo Marton che con loro aveva registrato l'album "Smogmagica" che conteneva "Amico di ieri", una delle canzoni più apprezzate de Le Orme.
Germano (appena ventenne) non fa in
tempo ad entrare che già con la band sforna un'altra hit memorabile,
"Canzone d'amore". Indimenticabili e meravigliosi i suoi volanti assolo di
chitarra. Rimarrà con Le Orme fino al 1981, collaborando nella composizione di
ben quattro album: "Verità Nascoste", "Storia o Leggenda",
"Florian" e "Piccola Rapsodia Dell'Ape".
Soprattutto negli ultimi due album,
il giovanissimo talentuoso musicista di Treviso, dà il suo maggiore apporto
compositivo, mettendo anche in pratica lo studio del violino. Infatti, per
"Florian" e "Piccola Rapsodia Dell'Ape", Le Orme
abbandonano momentaneamente gli strumenti elettrici, per produrre due album
molto vicini al genere della Musica da Camera.
Ci vorranno due anni di studi
complessi e maniacali, mentre si ballano i Bee Gees e la rabbia del Punk
s'impossessa dei giovani italiani, la band veneta fa uscire un album di puro
Pop da Camera, riproponendolo live proprio nelle discoteche italiane. Almeno
3/4 dei brani che compongono "Piccola Rapsodia Dell'Ape" del 1980,
sono opera di Germano Serafin.
Si tratta del suo epitaffio, perché
subito dopo lascerà Le Orme, che nel frattempo seguiranno la nuova ricerca
musicale della New Wave, poi si concentrerà nel perfezionamento dello studio
del violino, collaudati da una carriera nell'orchestra sinfonica comunale di
Treviso, e morirà di leucemia il 13 agosto del 1992 a soli trentasei anni, con
ancora moltissimo da donare alla musica italiana.
RIP Germano...
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