Pics by Wazza
Era l'8 agosto 1969 quando i Beatles realizzarono la foto, ormai leggendaria, sulle strisce pedonali di Abbey Road. Dietro l'obbiettivo c'era il fotografo Iain Macmillan, che molto probabilmente non sapeva che quello scatto sarebbe diventato iconico.
I Beatles stavano vivendo una
profonda crisi interna ma era necessario realizzare l'immagine per la copertina
dell'album intitolato appunto "Abbey Road".
Così, McMillan pose la band in fila, sulle strisce pedonali di Abbey Road, proprio davanti agli studi di registrazione dove lavoravano i Beatles. La polizia fermò il traffico e iniziò il servizio fotografico.
La foto scelta fu la quinta. L'album si distinse perché la copertina non riporta né il nome della band, né il titolo. Ma non è l'unica particolarità: quello scatto alimentò anche la leggenda della morte di Paul McCartney. Il motivo? Paul non porta le scarpe (e in Gran Bretagna i defunti si seppelliscono a piedi nudi).
Così, secondo questa teoria, John
Lennon, che apre la fila, sarebbe un sacerdote o un angelo, Ringo un addetto
delle onoranze funebri e George Harrison un becchino.
E non solo: la targa della macchina
parcheggiata a sinistra riporta la scritta LMW 281F, che secondo questa teoria
starebbe a significare Linda McCartney Weeps (Linda McCartney piange) e il
numero 28 sarebbe l'età che al momento aveva McCartney.
“In realtà è una band che marcia
verso la morte”, si leggeva anche tra gli articoli dell’epoca. “Nessuno
guarda più in faccia l’altro, ma solo le spalle di chi lo precede”.
Abbey Road è l’ultimo album in studio inciso dai Beatles; il successivo Let It Be, che fu pubblicato nel maggio del 1970, contiene infatti brani registrati in precedenza ed è in gran parte una registrazione live.
Abbey Road ha una struttura unica, con il lato
B costituito quasi interamente da un lunghissimo medley, in cui si mescolano
tra loro ballate e brani rock and roll. Fra gli altri brani celebri, sul lato A
spicca Come Together di Lennon e Something, forse la più celebre
canzone di George Harrison.
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