Ci ha lasciato Klaus Schulze, il pioniere della kosmische musik tedesca, morto all'età di 74 anni.
A dare l'annuncio è stato il figlio con
una nota sintetica: "Con profondo dolore dobbiamo informarvi che Klaus
è venuto a mancare ieri, 26 aprile 2022, all'età di 74 anni dopo una lunga
malattia, ma tuttavia improvvisamente e inaspettatamente. Non solo lascia una
grande eredità musicale, ma anche una moglie, due figli e quattro nipoti. A
nome suo e della famiglia, vogliamo ringraziarvi per la vostra lealtà e il
vostro sostegno nel corso degli anni: ha significato molto! La sua musica
continuerà a vivere e anche i nostri ricordi".
Nato a Berlino, il 4 agosto 1947,
Schulze è stato per breve tempo membro dei Tangerine Dream e dei gruppi Ash Ra
Tempel e The Cosmic Jokers.
La sua spettacolare carriera da solista
- inaugurata dal monumentale "Irrlicht" del 1972 - lo ha visto
pubblicare più di 50 album in cinque decenni, esplorando l'elettronica in tutte
le sue sfumature, dall'ambient alla techno, e realizzando anche le colonne
sonore di numerosi film.
Considerato uno dei pionieri e dei rappresentanti dello stile
krautrock, Schulze è riconosciuto per essere stato un anticipatore di molti
generi e stili della musica elettronica. Il suo stile fatto di "ritmi
ipnotici e vortici tessiturali informi.
«Schulze cesellò... un'estetica che eredita dai raga il senso del tempo, dal jazz la spontaneità e dai sinfonisti tardo-romantici un vizio di grandeur... Con lui l'organo da cattedrale, i ritmi sintetici, i timbri del synth, la suite di mezz'ora e più, diventano non più esperimenti d'avanguardia, ma stereotipi di consumo.»
(Piero Scaruffi)
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