G.O.L.E.M:
G.O.L.E.M (Gravitational objects of light, energy and mysticism)
Black Widow Records - 2022 - ITA
Di Valentino Butti
Un nuovo progetto si è affacciato
ultimamente nel panorama hard-prog italiano, quello dei G.O.L.E.M (cioè Gravitational object of light,
energy and mysticism). Una band dal sound rigorosamente vintage, con
strumentazione adeguata, due tastieristi e… senza chitarrista.
Autore di quasi tutti i brani è il “vulcanico”
Paolo “Apollo” Negri (ex Wicked Minds, che si occupa di hammond e synth
vari) coadiuvato dal bassista Marco Zammati. Completano l’organico Emil
Quattrini (piano elettrico, mellotron), Francesco Lupi (batteria) e Marco
Vincini (dei Mr. Punch, alla voce).
Nei quaranta cinque minuti (e sei
brani) che compongono l’album (uscito in CD, LP e formato digitale) emerge
prepotente l’amore per le sonorità seventies più hard ed oscure, di band
seminali quali Atomic Rooster, Quatermass, ma anche Uriah Heep, Black Sabbath e
Deep Purple. Un lavoro carico di energia, roccioso, dinamico e… mistico.
Le tematiche affrontate nei testi,
invece, sono quanto mai attuali, narrando di emigrazione, ecologia, ma anche di
passione ed amore. “Devil’s gold”, introdotta dallo hammond di Negri,
nasce dai profondi ’70, con una ritmica possente, un cantato ad hoc e le tastiere
a menare le danze. Il pianoforte smorza, brevemente, i toni, il moog si fa
sentire ed il cantato di Vincini si fa sofferto, poi lo hammond torna a ruggire
sino alla chiusura del pezzo.
Una lunga e lugubre introduzione
affidata a tastiere e basso, dà il “là” a “Five obsidian suns”, che si
caratterizza per l’atmosfera malinconica, soprattutto nella prima metà. Uno
sfolgorante “solo” di synth, bissato da quello di hammond, riporta energia al
brano. Anche il cantato diventa più aggressivo e graffiante, finché, sul
finale, vengono riprese le sonorità introduttive.
“The logan stone” è fortemente
debitrice degli Uriah Heep degli anni d’oro, mentre, prima di prendere le
coordinate hard-rock, è davvero notevole l’introduzione al pianoforte di “The
man from the emerland mine”. Le “svisate” di hammond non si contano e la ritmica
sempre granitica.
Meno debordante “Marbles eyes”,
con in evidenza il moog ed un’altra sofferta interpretazione di Vincini.
Chiude l’album la mini-suite “Gravitational
objects of light, energy and mysticism”: anche qui non mancano i “funambolismi”
di Negri e Quattrini, sostenuti da un basso ipnotico e batteria solida.
Insomma, lo avrete capito, l’esordio
dei G.O.L.E.M. è davvero ottimo: coinvolgente, energico, appassionato e
decisamente imperdibile per gli amanti di certe sonorità che hanno segnato più
di un’epoca.
G.O.L.E.M. sarà disponibile nei seguenti formati:
1. Compact disc with 20 pages booklet
2. Lp foldout cover with 20 pages booklet
3.
Lp foldout embossed cover Limited ed. 66 copies in colored vinyl + Poster + 28
pages booklet + 3 cards + sticker + mp3 download card
Tracklist (cliccare sul titolo per ascoltare)
01 - Devil's Gold (Negri/Zammati)
02 - Five Obsidian Suns (Negri/Zammati)
03 - The Logan Stone (Negri)
04 - The Man From The Emerald Mine (Negri)
05 - Marble Eyes (Negri)
06
- Gravitational Objects of Light, Energy and Mysticism (Negri)
Line up:
Paolo Apollo Negri - organ & synthesizers
Marco Vincini - vocals
Emil Quattrini - electric pianos & Mellotron
Marco Zammati - bass
Francesco Lupi - drums
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