GOTHO - “Mindbowling!”
Di Andrea Pintelli
“For open minded players only”. Questa è
l’avvertenza riportata nella retrocopertina di “Mindbowling!”
dei Gotho. Ed è assolutamente
pertinente, giacchè l’incatalogabilità della loro proposta musicale, sommata
alla palese propensione al gioco, rende questo disco unico e bellamente
indefinibile.
Il lavoro grafico ad opera del Kabuto Art Lab
riporta al mondo degli Arcade videogames degli anni ’80, dove i Gotho diventano
Gothotron System. Per completezza riporto che “plays, sounds and insanity like
the arcade game!”. Ancor più fuori dagli schemi è che questo disco sia
distribuito dalla Black Widow Records (gloria sempre), la quale
dimostra, ancora una volta, la sua propensione a non essere chiusa entro certi
schemi preconfezionati, ma anzi di dare voce come sempre alla qualità dei
progetti pubblicati. Già, perché al di là dell’approccio dato dai Gotho alle
loro inusuali idee, ci sono musicisti preparati e da non sottovalutare. Quattro
tracce compongono “Mindbowling!”, le cui durate sono variabili oltre ogni
logica.
Peste Bucolica apre nel segno del
metal estremo, quasi grindcore, ma le tastiere ne confondo i confini giocando
su sonorità psichedeliche care al mondo della kosmische musik tedesca che tanto
ha fatto per il rinnovamento delle sonorità europee. Si sa che senza di essa
interi generi musicali (quindi ben oltre i gruppi in sé) non sarebbero nemmeno
nati. E per favore si smetta di chiamarlo krautrock, irritante infamia di
provenienza inglese.
Miami Weiss non manca di
sorprendere, strizzando l’occhio allo sperimentalismo, ma senza strafare. Non
semplice riferimento messo in suoni, ma proposta matura e ben studiata. Ritmo
costante in sottofondo e tastiere su tastiere a costruire un castello di note e
concetti mai banali. Qui il nocciolo della sfida dei Gotho: se ci si
soffermasse solo sui titoli delle canzoni (i cui riferimenti sono lampanti,
storpiature annesse), si correrebbe il rischio di stopparsi alla mera
componente giocosa; invece, come sempre accade, addentrandosi nel loro mondo,
emerge la meraviglia di trovarsi dinnanzi a “qualcosa” di notevole. Metto le
virgolette perché coi Gotho sono d’obbligo, non vorrei scalfirne la mancanza di
limiti. Per cui superficialità bandita. Il tempo varia con l’andare dei minuti,
così come gli scenari che fanno vibrare le menti: batteria ora protagonista in
una quasi infinita serie di tempi e controtempi. Ma prog non è, qui siamo
oltre.
Ilary Blastbeat parte in quinta,
esplosiva e quasi minacciosa. Poco più di due minuti di tastiere ipnotiche ad
elevarne il significato intrinseco, ovviamente coadiuvato dalla sempre più
indiavolata batteria.
Ultima traccia, ecco Gatta The Blanc, vero monolite del disco con i suoi quasi
ventisei minuti: date un nome a quello che non esiste e uscirà questo eccitante
tema. Pazzia e ricchezza vanno a braccetto, in un andirivieni di situazioni
sonore che danno calci in faccia alle banalità d’oggigiorno. I tratti onirici
della composizione sono mostrati dal lato riflessivo che spunta, in seconda
battuta, senza accompagnamento delle percussioni.
Di prolisso non vi è nulla, anzi il lasciarsi
tele-trasportare su altri pianeti è dolcezza e sfida, e per questo ci vuole il
suo tempo. Trovo, anzi, convenevole che i Gotho utilizzino questo lungo
percorso per farci arrivare dove vogliono loro. I rintocchi soffusi hanno più e
più significati, perché l’imminente ritorno al passo di marcia segna una nuova
apertura dai connotati seducenti, quasi ammalianti. La tecnica strumentale che
Fabio Cuomo e Andrea Peracchia dimostrano è figlia della loro urgenza espressiva,
così come la loro fantasia conduce lontano, verso l’estremo rispetto e la
grande gioia che hanno nei confronti della loro passione: Musica d’infinito.
Ora siete informati, per cui mettete nel
lettore questo stranissimo cd e, con garbo e intelligenza, divertitevi a
dovere.
Abbracci diffusi.
Tracklist:
1)
Peste
Bucolica 6:37
2)
Miami
Weiss 13:20
3)
Ilary
Blastbeat 2:11
4)
Gatta
The Blanc 25:43
Gotho:
Fabio Cuomo – electric piano,
keyboards, synths & effects
Andrea Peracchia – drums &
percussions
Credits:
Recorded dy Danilo Battocchio &
Paul Beauchamp at Off Studio
Mixed dy Danilo Battocchio at Deepest
Sea Studio
Mastered by Brad Boatright at
Audiosiege
All music by Gotho
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