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sabato 1 giugno 2024

MATER A CLIVIS IMPERAT- “Carmina Occulta” - Di Andrea Pintelli


MATER A CLIVIS IMPERAT
“Carmina Occulta”

Di Andrea Pintelli

 

Mater A Clivis Imperat, progetto capitanato da Samael Von Martin (Evol, Death Dies), ha rilasciato alcuni mesi fa il secondo disco dal titolo “Carmina Occulta”, tramite Black Widow Records (gloria sempre). Questo a circa un anno dalla pubblicazione di “Atrox Locus”, concretizzazione dell’idea base che Samael condivise prima con Natalija Branko (tastiere) e Tomas (batteria, già Evol e Mad Agony) come simil colonna sonora alle poesie oscure di Marta Telatin (poetessa e cartomante) e successivamente con Isabella nel progetto occulto “Negatron – Tenebre.

Ora la formazione, vera e propria orchestra, si è allargata e arricchita con l’ingresso di vari musicisti e cantanti, tra cui spicca una delle migliori tastieriste in ambito prog a livello mondiale, ossia Elisa Montaldo, fondatrice de Il Tempio delle Clessidre e determinante collaboratrice di diverse realtà musicali. “Carmina Occulta” si va ad aggiungere al filone dark italian sound come una perla eclettica, sontuosa ed esoterica, alzandone la media in maniera oggettiva. E questo è un fatto. Le composizioni ben concepite e la qualità dei suoni, grazie ad una attenta ed accurata produzione, sono assolutamente di caratura internazionale, nella speranza che anche altri possano sgranchirsi le orecchie per fare arrivare al midollo dell’anima il profondo messaggio di questo lavoro. E questo è un altro fatto. Chiaro che i Mater A Clivis Imperat si rifanno ai grandi classici del genere, quali Goblin, Jacula e Antonius Rex, Devil Doll, Paul Chain, ecc., così come al mondo delle horror soundtracks nostrane, ma sommando i due lavori pubblicati, studiando il loro percorso fin qui effettuato, si palesa un terzo fatto e, probabilmente, il più importante: la nascita del Samael Von Martin style. Venendo al sodo, Ago e Filo avvia l’opera in maniera imperiosa, grazie al sempre evocativo organo da chiesa (mi si perdoni la minuscola, ma tant’è), con roboanti percussioni ad amplificarne il messaggio del testo. Sub Insidiosam Ruinam Genero ha atmosfera sinistra, che sembra arrivi da uno degli imprescindibili sceneggiati italiani anni ’70. Le streghe si fanno sentire, e forse le stavamo aspettando, ma svetta il favoloso lavoro al basso. Liturgica, dal maestoso coro introduttivo, mixa organo (Saglia sugli scudi) e chitarre dal groove compatto, un passo verso lidi maggiormente prog. Carmina Occulta, title track, con i suoi demoniaci rintocchi pianistici dona un che di all’intera traccia, dove possiamo altresì percepire una stupenda orchestrazione del concetto d’insieme. Strigarm Dominus prosegue il tema precedente, aggiungendo dialoghi (da ascoltare con attenzione) e rafforzandone l’impeto. Piccola nota: l’assolo di chitarra di Simòn Ferètro è da applausi. Stupendo pezzo di bravura. Con Edoardo II Elisa Montaldo sale in cattedra e, con i suoi strumenti etnici asiatici, sposta l’asse verso concetti di sublime arcaicità, trasportando l’ascoltare ad una messa pagana d’iniziazione. Con Chori Tragici si torna a casa (Fulci e Bava ringraziano); la rocciosa e fantasiosa sezione ritmica di Wally Ache e Ventrenero la fa da padrone, grazie ad inventiva di sicuro impatto. La successiva apertura del brano, inaspettata e comunque breve, fa da contraltare al grandioso assolo di clarinetto di Sabelli. Codex Diabolicus, titolo che credo non lasci spazio a dubbi in merito, pone nuovamente al centro le voci dalle mille sfumature di Isabella ed Elisa Di Marte, ottimamente supportata da un ricco tappeto tastieristico.  Tragica Operetta, per chi scrive, è destabilizzante: ha in sé talmente tante linee sonore diverse fra loro, ma che per magia si ritrovano, da aumentare il già presente senso di paura che avvolge l’intero lavoro. Un trionfo di immagini in musica. Peste 1347/2019, piano by Elisa: se chi la sta udendo non prova emozioni contrastanti e brividi persistenti, allora meglio che passi ad altra disciplina. Pazzesca ambientazione d’altrove. Sabba: un racconto narrato da sicura voce maschile, con successivi elementi strumentali aggiunti, si trasforma nel perfetto sottofondo musicale del più classico ritrovo magico e orgiastico. Vorreste provarlo? Animi Errantes e si torna con forza al prog. Forza, potenza, ritmo. Godimento assicurato. Noctes Ad Nendum è oscura, lamentosa, sofferta. Tappa fondamentale di questo occulto cammino. Funestum Drama (Nero Segreto), piano by Natalija Brankoviç, ha tratti drammatici, odora di sangue. Magica. In Diabuli Malleus si conclama l’estrema preparazione dei musicisti coinvolti. Un esercizio mai fine a sè stesso di bravura, un giro che trova sempre l’inizio e la fine, scambiandoli in moderna beltà. Praesagia Pontificia è sinistramente dolce. La narrazione e i cori delle voci femminili la rendono malinconica, su diverse scale di grigi. Melicum Brevius, con nuova narrazione femminile supportata da archi e percussioni, ha un discreto peso specifico nel suo procedere, come fosse una marcia verso il dolore. Sgorga lacrime. Con Funebris torna la voce maschile recitata, qui contrappuntata da arpeggi chitarristici poco rassicuranti. Il vento del nero che attornia anche chi non è avvezzo a certe sonorità. Movimento Dadaista Padovano è un manifesto delle intenzioni. Il caos al servizio dell’arte e, forse, dell’esistenza stessa. Tristan Tzara insegna.

Da sottolineare la splendida cover ad opera di Emanuele Taglietti, già noto come illustratore in campo horror ed erotico. Da rimarcare, nuovamente, l’estrema maestria compositiva di Samael Von Martin, così come le sue evidenti capacità strumentali, capace di creare mondi dark permeati di nuova linfa: la sua.

 

 

Tracklist:


1. AGO E FILO 3:11

2. SUB INSIDIOSAM RUINAM GENERO 5:30

3. LITURGICA 3:34

4. CARMINA OCCULTA 4:36

5. STRIGARUM DOMINUS 6:12

6. EDOARDO II 3:54

7. CHORI TRAGICI 5:53

8. CODEX DIABOLICUS 3:57

9. TRAGICA OPERETTA 3:13

10. PESTE 1347/2019 5:32

11. SABBA 5:15

12. ANIMI ERRANTES 4:45

13. NOCTES AD NENDUM 4:41

14. FUNESTUM DRAMA (NERO SEGRETO) 2:00

15. DIABULI MALLEUS 3:40

16. PRAESAGIA PONTIFICIA 1:54

17. MELICUM BREVIUS 4:35

18. FUNEBRIS 2:11

19. MOVIMENTO DADAISTA PADOVANO 2:41

 

Mater A Clivis Imperat Orchestra:


Isabella - voce principale

Samuel von Martin - Voce maschile, chitarra ritmica, solista, acustica, basso, flauto, liuto, percussioni e catene

Simòn Ferètro - Chitarra solista, voce su Chori Tragici e su Animi Errantes

Wally Ache - Basso senza capotasti

Elisa Montaldo - Invocazioni, Canto, Koto Giapponese elettrico, Chinese Hulusi, Bawu Bamboo Flute e pianoforte sul brano "Peste 1347/2019"

Vittorio Sabelli - Clarinetto e clarinetto basso

Alessio Saglia - Organo, Hammond, moog, tastiere e orchestrazioni

Ventrenero - Batteria

Elisa Di Marte - Soprano

Nequam- Voce narrante maschile

The Nun - Cori femminili

Natalija Brankoviç - Pianoforte su "Nero segreto (Funestum Drama)", organo su "Ago e filo" e violini

 

Credits:


Musiche e liriche composte da Samael Von Martin eccetto i testi in italiano di "Ago e filo", "Sabba" e "Funebris" scritti da Flavio Porrati e il testo in italiano di "Nero segreto (Funestum drama)" scritto da Elisa Montaldo. Clarinetto e clarinetto basso a cura di Vittorio Sabelli, Basso senza capotasti a cura di Wally Ache, Invocazioni, canto e strumenti etnici a cura di Elisa Montaldo. Registrato nel corso del 2021-22-23 al "Von Martin Haunted House" studio e Mixato da Daniele al "Giane Studio" entrambi di Padova. Prodotto da Samael Von Martin e Black Widow Records. Copertina a cura del maestro "Emanuele Taglietti" realizzata per Mater A Clivis Imperat. Retrocopertina, illustrazioni supplementari e grafiche libretto a cura di Maira Pedroni. Supervisione all'impaginazione e alla realizzazione dell’art work a cura di Pino Pintabona e Massimo Gasperini. Samael Von Martin dedica l'intera opera a Elisa Di Marte e un caro ricordo nei confronti di Enzo Sciotti. Domenico Lotito della "Stanza delle Maschere" ospite con la sua chitarra su "Animi Errantes" e Danjal dei "Death Dies" con il suo basso su "Ago e filo".






 

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