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domenica 30 giugno 2024

Daniele Mammarella-"Wild Universe"-Commento di Luca Paoli

 


Daniele Mammarella – Wild Universe (Music Force, 2024)

Di Luca Paoli


La musica acustica di matrice folk anglosassone ha sempre avuto molta presa su di me sin dagli anni ’60 e ’70, con chitarristi come Bert Jansch, John Fahey fino ad arrivare a Tommy Emmanuel.

Mi fa molto piacere constatare che anche in Italia abbiamo chi si dedica al mondo folk inglese ed americano … mi sto riferendo a Daniele Mammarella, chitarrista dotato di una gran tecnica col fingerpicking e ottimo compositore che mette il suo sapere in funzione della musica con cuore ed amore per la stessa, e offre all’ascoltatore un viaggio musicale che, anche quando è più complesso, si lascia ascoltare più che piacevolmente anche da chi non è frequentatore del genere, e questa è la carta vincente di Mammarella.

Da un po’ di giorni gira nel mio lettore il suo ultimo lavoro (il terzo da solista) “Wild Universe”, che segna un passo avanti rispetto ai pur più che ottimi album che l’hanno preceduto, per qualità compositiva e varietà della proposta.

Dopo un lungo periodo di apprendistato, che ha incluso esibizioni con artisti del calibro di Dodi Battaglia, Gianni Morandi, Cisco Bellotti e i Modena City Ramblers, Mammarella è riuscito a guadagnarsi la stima di un vasto pubblico internazionale. La sua chitarra ha conquistato i cuori di molti appassionati in diversi paesi, esibendosi in ambienti prestigiosi e collaborando con illustri colleghi.

I dodici brani che compongono la scaletta del disco rappresentano un viaggio, non solo musicale ma anche culturale, nell’America rurale, tanto che sfido chiunque ascoltando i brani ad occhi chiusi, ad accorgersi che l’artista è italiano.



La novità che si incontra, da subito, ascoltando la prima traccia “Wake Up (Early In The Morning)" è che è cantata e anche molto bene e che, fin da subito, evidenzia il tratto internazionale del lavoro.

Molto belle anche “Silent Fieldse “The Meadow dal sapore irlandese con la presenza del violino di Mario Sehtl nella prima.

Daniele Mammarella non vuole strafare e si dedica con amore alla musica che più ama facendocela amare anche a noi e con “Moonlight West”, brano dai toni crepuscolari che ben evidenzia le doti chitarristiche del Nostro.

Ho apprezzato molto anche la seguente “Sky River” che vede anche una seconda chitarra suonata da Reins Jaunais.

Concluderei questo mio viaggio all’interno di Wild Universe con un altro brano di assoluto livello quale è “Windy pt.2” dal mood brioso e molto piacevole.

Allora, non solo per orecchie abituate a virtuosismi ma anche a chi ama ascoltare musica di qualità.

Bravo Daniele Mammarella, spero di vederti dal vivo e aspetto con curiosità il tuo prossimo disco.




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