Daniele Mammarella – Wild Universe (Music
Force, 2024)
Di Luca Paoli
La musica acustica di matrice folk anglosassone
ha sempre avuto molta presa su di me sin dagli anni ’60 e ’70, con chitarristi
come Bert Jansch, John Fahey fino ad arrivare a Tommy Emmanuel.
Mi fa molto piacere constatare che anche in Italia abbiamo
chi si dedica al mondo folk inglese ed americano … mi sto riferendo a Daniele Mammarella, chitarrista dotato di una gran tecnica col
fingerpicking e ottimo compositore che mette il suo sapere in funzione della
musica con cuore ed amore per la stessa, e offre all’ascoltatore un viaggio
musicale che, anche quando è più complesso, si lascia ascoltare più che
piacevolmente anche da chi non è frequentatore del genere, e questa è la carta
vincente di Mammarella.
Da un po’ di giorni gira nel mio lettore il suo ultimo
lavoro (il terzo da solista) “Wild Universe”, che segna un passo avanti rispetto ai pur più che ottimi
album che l’hanno preceduto, per qualità compositiva e varietà della proposta.
Dopo un lungo periodo di apprendistato, che ha
incluso esibizioni con artisti del calibro di Dodi Battaglia, Gianni Morandi,
Cisco Bellotti e i Modena City Ramblers, Mammarella è riuscito a guadagnarsi la
stima di un vasto pubblico internazionale. La sua chitarra ha conquistato i
cuori di molti appassionati in diversi paesi, esibendosi in ambienti
prestigiosi e collaborando con illustri colleghi.
I dodici brani che compongono la scaletta del
disco rappresentano un viaggio, non solo musicale ma anche culturale,
nell’America rurale, tanto che sfido chiunque ascoltando i brani ad occhi
chiusi, ad accorgersi che l’artista è italiano.
La novità che si incontra, da subito,
ascoltando la prima traccia “Wake Up (Early In The Morning)" è che è cantata e anche molto bene e
che, fin da subito, evidenzia il tratto internazionale del lavoro.
Molto belle anche “Silent Fields” e “The Meadow” dal sapore irlandese con la
presenza del violino di Mario Sehtl nella prima.
Daniele Mammarella non vuole strafare e si
dedica con amore alla musica che più ama facendocela amare anche a noi e con “Moonlight
West”, brano dai toni crepuscolari che ben
evidenzia le doti chitarristiche del Nostro.
Ho apprezzato molto anche la seguente “Sky
River” che vede anche una seconda chitarra suonata
da Reins Jaunais.
Concluderei questo mio viaggio all’interno di Wild
Universe con un altro brano di assoluto livello quale è
“Windy pt.2” dal mood
brioso e molto piacevole.
Allora, non solo per orecchie abituate a
virtuosismi ma anche a chi ama ascoltare musica di qualità.
Bravo Daniele Mammarella, spero di vederti dal vivo e aspetto
con curiosità il tuo prossimo disco.
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