PFM live - Teatro
Comunale Vicenza - 23/01/2015
di Marco Pessina
In un teatro Comunale,
con buona partecipazione di pubblico, è andato in scena "ALL
THE BEST" della PFM. Si è trattato di una performance di spessore,
dal momento che non è stato tralasciato nulla del periodo progressivo della
band milanese. Alle 21,15 il concerto ha inizio. RIVER OF LIFE é il pezzo di apertura, e se il buongiorno si vede
dal mattino direbbe qualcuno, si incomincia alla grande. La triade DI CIOCCIO, MUSSIDA, DJVAS, dimostra
fin da subito che la classe non è acqua, ben assecondati sul palco dal fido LUCIO FABBRI al violino e non solo, da ALESSANDRO SCAGLIONE alle tastiere e da
ROBERTO GUALDI come batterista
addizionale. Nemmeno il tempo di finire il brano, si parla poco e si suona come
annuncia ad inizio concerto FRANZ, ed ecco il secondo pezzo logica conseguenza
del primo: PHOTOS OF GHOSTS. I
meccanismi sono ben oliati e la band tira che è un piacere in tutti i suoi
componenti. Chicca nel terzo brano, con coro registrato così come era stato
pensato ed inciso quarant'anni orsono nella stupenda L'ISOLA DI NIENTE, seguita dal lacerante riff di chitarra di
MUSSIDA. A questo punto DI CIOCCIO
lascia spazio a GUALDI alla batteria per cantare OUT OF THE ROUNDBOUT da CHOCOLATE
KINGS, pezzo che all'epoca cantava BERNARDO LANZETTI, introdotto da una
fantasia di suoni da MUSSIDA. Si prosegue con la lisergica PROMENADE THE PUZZLE, dal fantasioso testo di PETE SINFIELD,
all'epoca collaboratore dei KING CRIMSON, e difatti non si può dire che il
pezzo un pò crimsoniano non lo sia. Il pubblico comincia a scaldarsi a mano a
mano che il concerto si alza di tono. La PFM ci regala ROMEO e GIULIETTA di PROKOFIEV e nonostante il pezzo sia eseguito
dalla PFM nei concerti con l'orchestra, anche questa versione è tutt'altro che
da disprezzare. Dolce e sempre apprezzata DOVE
E QUANDO. Magnifica esecuzione di DOVE E QUANDO parte seconda, che dà
l'idea, semmai ce ne fosse bisogno, di quanto fosse avanti la band all'epoca
per gli standard italiani. Senza soluzione di continuità e con DI CIOCCIO che
torna alla batteria c'è subito LA
CARROZZA DI HANS, altra pietra miliare del progressive italiano. Inutile
dire che ora anche il pubblico in sala è a temperatura giusta. Tocca a DJVAS
con un lungo e articolato assolo di basso con accenno a LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE NERO degli AREA, il tutto per introdurre MAESTRO DELLA VOCE, che la band dedica sempre a DEMETRIO STRATOS. Il tempo vola e
volano le straordinarie note della PREMIATA più che mai attuali. MR NINE TILL FIVE scatena l'entusiasmo
con un DI CIOCCIO a pieni giri più che mai in forma. E qui torniamo alle
magiche atmosfere da CENTRAL PARK e
di LIVE IN USA con ALTA LOMA, con l'ennesimo assolo
cambiato da MUSSIDA in una struggente chitarra fino ad arrivare al momento di
LUCIO FABBRI con la celeberrima cavalcata dell'OUVERTURE dal GUGLIELMO TELL
di ROSSINI. Il violino vibra e il ritmo aumenta scatenando l'entusiasmo.
Ovazione finale con la band che esce di scena. Tuttavia sappiamo quello che
manca all'appello, come ironizza FRANZ DI CIOCCIO al ritorno sul palco. E
allora via con IMPRESSIONI DI SETTEMBRE
seguita da E' FESTA, e qui c'è il
consueto gioco di DI CIOCCIO sul ritmo di CELEBRATION, che coinvolge tutto il
pubblico nel canto. L'esecuzione è lunga e contiene un accenno di VOLTA LA CARTA, in onore del maestro DE
ANDRE'. Finisce col pubblico in piedi.
Cosa dire ancora:
passano gli anni ma ci si diverte ancora proprio perché loro sono i primi a
divertirsi sul palco. E' tempo dei saluti e dei ringraziamenti. Anche questa
sera ci siamo gustati un paio d'ore di musica immaginifica. Alla prossima!
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