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venerdì 12 maggio 2023

Ricordando Mia Martini


Ricordiamo Mia Martini, era il 12 maggio 1995 quando decise di andarsene...
Era considerata la "Julie Driscoll" italiana, il "Battisti in gonnella".

Fu una delle poche donne a partecipare e vincere i Festival Pop negli '70.

Poi la maldicenza, le malelingue, e tutta la stupidaggine di certi discografici, contribuì a rovinare la su fragile personalità.

Per non dimenticare…
Wazza

Come nacque la terribile maldicenza che "portava sfortuna"...

Mimì all’epoca stava suonando in giro per l’Italia accompagnata dal suo gruppo “La Macchina”, composto dagli ex “I Posteri” Riccardo Caruso (voce e tastiere), Giorgio Dolce (chitarra), Giovanni Baldini (basso) e Daniele Cannone (batteria), con i quali inciderà anche una manciata di covers.
Intorno al maggio ’71 viene notata dal discografico Alberigo Crocetta che le propone un contratto con la RCA a patto però di sbarazzarsi dei suoi musicisti, i Free Love, il cui sound è ritenuto troppo duro.
Sul momento Mia probabilmente non se la sente di abbandonare i compagni, ma per venire incontro all’etichetta discografica, accetta di registrare il suo primo singolo, “Padre davvero”, con un’altra line up (chiamata anch'essa "La macchina") di cui fecero parte proprio alcuni componenti dei Free Love più il tastierista Stefano Sabatini che da allora cominciò a gravitare nel gruppo. 



Al Festival Nuove Tendenze di Viareggio (27 maggio – 2 giugno 1971) Mimì però ci va con i vecchi compagni e vince, malgrado le roventi polemiche inscenate dal suo compagno di allora, Joe Vescovi dei Trip. Quella sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbe esibita con gli ex “I Posteri” (ovvero, la prima formazione della Macchina) che si congedano da lei lasciandola sola alla vigilia del Festivalbar dell’8 agosto 1971.

Sullo scioglimento della prima "Macchina" c’è anche chi sostiene che alcuni membri della band abbandonarono la cantante in quanto non se la sentirono di affrontare una tournèe nazionale. Tuttavia, è plausibile pensare che il veto della RCA avesse influito non poco sullo scisma.

L'ESTATE A VIAREGGIO DEL 1971 E GLI ECHI DEL "PRIMO FESTIVAL POP"
(nella foto: la prima pagina del quotidiano LA STAMPA del 31 maggio 1971;
 il fotografo probabilmente non sapeva che stava immortalando MIA MARTINI, vincitrice a pari merito con la PREMIATA FORNERIA MARCONI e gli OSANNA


Comunque sia, a partire dall’agosto ’71 Mia Martini si mette a caccia di nuovi musicisti per dar vita a una seconda formazione della Macchina, e il primo ad arrivare fu ancora Stefano Sabadini che abbandonò definitivamente i Free Love, sostituito da John Picard al violino elettrico e dall’organista Fabio Cammarota.



Dopo qualche mese di attività con il nuovo assetto (Caia, gli Stogel, Cammarota e Picard) però anche i Free Love devono separarsi temporaneamente per impegni privati: John e Fabio per sostenere gli esami di diploma di violino e Carl (che nel frattempo aveva cominciato anch’egli a collaborare con la nuova Macchina) per un viaggio in America.

A quel punto, e siamo circa nei primi mesi del 1972, Gianni Caia e Steve Stogel rimasti discoccupati, raggiungono Sabadini nella nuova Macchina che finalmente acquisisce un’identità stabile (Caia, gli Stogel, Sabadini e Montaldo) e parte in tournèe con Mia Martini.
Nel mese di febbraio però, un destino crudele spezzerà la loro carriera. Ricorda così, il chitarrista dei Libra Nicola di Staso in un'intervista ad Augusto Croce del 2008:

"Ero amico di Gianni Caia, lavorava in un negozio di dischi a via Galli[...] Quando successe la disgrazia stavano suonando con Mia Martini. […] Tornando la notte stessa da una serata nel Sud Italia per poter assistere ad un concerto di un gruppo inglese a Roma - me lo ha raccontato il loro autista del furgone che conoscevo -, un colpo di sonno e... morirono Gianni e Steve […]. Una vera tragedia."


In sintesi, la cronaca dell'epoca riportò invece così l’incidente:


Gianni Caia, 20 anni e Steve Stogel 23, sono morti sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria nello scontro tra il loro pullmino e un autocarro. Gli altri due, Stefano Sabatini (18 anni) e Mauro Montaldo (20) sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale di Salerno. I quattro giovani provenivano da Siracusa dove sul loro Ford Transit erano diretti a Milano e a Torino dove erano stati ingaggiati per alcune serate. Nelle vicinanze di Salerno verso le 23, il Transit ha tamponato violentemente l’autocarro che lo precedeva".

Fabio Cammarota Gianni e Steve morirono sul colpo mentre Mauro e Stefano vennero soccorsi dall’autista dell’autocarro Emilio Panfili e portati all’ospedale di Salerno grazie a auto di passaggio. Per Stefano i medici si riservarono la prognosi e al momento il solo Mauro venne dichiarato guaribile in 40 giorni.

Questo è quanto ci è dato di sapere su quel terribile evento.


Non molto tempo dopo, venne organizzato un concerto al Piper per ricordare gli amici scomparsi ed aiutare economicamente le loro famiglie: in particolare la mamma di Gianni, all'epoca in stato di grave difficoltà economica.

È chiaro che ricomporsi in un momento del genere non fu una cosa facile, ma con grande forza d'animo Sabatini e Carl Stogel ricostruirono un gruppo per partecipare al concerto di Caracalla nell'autunno del 1972, con il batterista Giovanni Liberti e il sassofonista Stefano Cesaroni: fu l'ultima volta dei "Free Love"
I soli Liberti e Sabatini avrebbero formato i Kaleidon l'anno successivo.


L'incidente ebbe gravi ripercussioni anche su Mia Martini che da quel momento in poi, acquisì la tristemente nota patente di iettatrice. Mimì raggiungerà Gianni e Steve il 12 maggio del 1995 seguita da Carl Stogel che ci ha lasciato nell'autunno del 2004.

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