Compie gli anni oggi, 2 giugno, il "granitico" Charlie Watts, batterista dei Rolling Stones.
Happy Birthday Charlie!
Wazza
Aneddoto
Ottobre del 1984,
siamo ad Amsterdam. Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones è nella sua
stanza d’albergo quando riceve una telefonata. Accende la luce, guarda l’ora e
si stupisce. Lui non è come gli altri Stones. Sempre fedele alla moglie
Shirley, è l’unico a rifiutare le groupies, anche se Mick Jagger e Keith
Richards continuano a ripetergli che è pazzo, che la vita è una sola e quella
degli Stones è la migliore delle vite possibili. Persino quando sono stati
invitati nella villa di Hugh Hefner, il boss di Playboy, durante il tour
americano del 1972, Watts è stato l’unico a trascorrere tutto il tempo nella
sala giochi invece che con le conigliette. Insomma, non è normale che qualcuno
lo chiami alle cinque del mattino, a meno che sia successo qualcosa di grave.
Così va a rispondere.
È Mick Jagger. Lui e
Keith Richards, ma questo Charlie Watts lo saprà soltanto in seguito, sono
appena tornati da una notte di alcol ed eccessi vari ed eventuali. “Perché
non chiamiamo Charlie?”, dice a Keith. “Beh, lo conosci. A quest’ora
dorme”. “Chiamiamolo lo stesso”, dice Mick. Jagger fa il numero
della stanza di Watts.
“Ehi, dov’è il mio batterista?”,
chiede. “Perché non trascini il tuo culo fino a qui?”
Charlie Watts non dice
una parola, appende la cornetta, va in bagno, si fa la barba, si mette lo
smoking, lucida le scarpe, le indossa. Esce dalla stanza, raggiunge Jagger
nella camera di Keith, si avvicina e gli sferra un sensazionale pugno in
faccia. Jagger finisce sopra un piatto di salmone affumicato, Keith Richards lo
afferra per una gamba impedendogli così di precipitare dalla finestra aperta al
ventesimo piano. Jagger non accenna a rialzarsi, guarda Charlie Watts con aria
interrogativa.
E Charlie Watts gli
dice: “Non mi chiamare mai più il mio batterista. Sei tu il mio fottuto
cantante del cazzo!”.
Questo aneddoto è
tratto da “Rock Bazar”, un libro di Massimo Cotto edito da Vololibero Edizioni
e Virgin Radio, che raccoglie 575 racconti tratti dall’omonima trasmissione
radiofonica che narra storie vere e leggende, eccessi e follie delle rockstar.
Charlie
Watts fece il suo debutto dal vivo con la band nel 1963!
Indistruttibili…
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