21 luglio
"Chi ha paura
muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola."
(Paolo Borsellino)
Ci sarai sempre. Buon
viaggio Capitano
Wazza
Di Andrea
Pedrinelli
Non fatevi trarre in
inganno dal titolo della canzone. Il titolo è provocazione, certo, ma il testo
somiglia più a poesia: poesia forse necessaria, specie oggi che troppo spesso
ci dimentichiamo di prenderci una pausa dal mondo, dalle sue meschinità, dal suo
assordante frastuono di nulla. E senza prendersi tempo per noi stessi, per il
sogno, per il bambino che ancora si nasconde in noi, si muore dentro. Perciò
allora è giusto pure arrabbiarsi, persino gridare «Non mi rompete», per
poi però cantare: «Non mi svegliate, ve ne prego. Lasciate che io dorma
questo sonno: sia tranquillo da bambino, sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi, se forse sto sognando un viaggio alato? Sopra un
carro senza ruote, trascinato dai cavalli del maestrale… …Nel maestrale, in
volo! Non mi svegliate, ve ne prego: lasciate che io dorma questo sonno… C'è
ancora tempo per il giorno, quando gli occhi s'imbevono di pianto… I miei
occhi… Di pianto…».
Sì, forse dovremmo gridarlo tutti il titolo di
questa canzone, poi cantare in coro il testo di questo brano: scritto
dall'indimenticato Francesco Di Giacomo e messo su disco, magnificamente, dal
Banco del Mutuo Soccorso.
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