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sabato 5 giugno 2021

Wasichu - "Non è un disco per giovani", di Luca Paoli

Wasichu - Non è un disco per giovani

Di Luca Paoli

È di pochi mesi fa il debutto discografico di Wasichu (pseudonimo che significa “ladri di grasso” ed è il modo in cui i LAKOTA chiamavano i visi pallidi) “Non è un disco per giovani”, distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records del musicista e produttore Salvatore Papotto.


Il lavoro presenta dieci tracce che si inseriscono nel mood del cantautorato anni '70, dove il rock sposa il folk ed il blues.

L'autore ci spiega che “Non è un disco per giovani” è la piccola ma benefica fuga dalla realtà di un capoufficio infiacchito dalla routine lavorativa, che vorrebbe mollare tutto e andare a fare…il cantautore anni ’70!

Dopo circa 30 anni di “consuetudinaria vita da impiegato” e ormai stanco di badge, computer, fatture, [pausa caffè], telefoni, contabilità ed arroganza dei grandi capi ho riaperto a spallate un varco nella soffitta, ritrovato la cassettiera, scardinato il cassetto che conteneva le canzoni scritte in età giovanile (così… senza nemmeno capire esattamente che farne) ed ho ricominciato a sognare.

Ecco che da Varese parte il sogno di Wasichu, un percorso ideale che, ne sono certo, lo porterà lontano, per la sua abilità nell’affrontare testi démodé ma con tematiche ancora oggi attuali e con suoni misurati e funzionali alle storie raccontate tra i solchi del disco.

Unica nota stonata, a parere di chi scrive, è l’effetto sdoppiato dato alla voce in più punti del disco che snatura la buona vocalità del Nostro.

Al sottoscritto piace molto la opener “Fuori”, brano con la melodia sempre al centro e con un taglio cantautorale classico degli anni ‘70.

Anche la seguente “Rappers”, è una fotografia attuale del mondo musicale: “Tutti che parlano... nessuno che suoni”, “Nascono più rappers che bambini” e “Rivogliamo Guccini”.

Un’armonica introduce “Il Sorriso Serio Della Iena”, altro brano che fa la differenza col suo andamento più frizzante dettato dal tempo delle spazzole della batteria.

A ruota “Spiaggia Vuota”, brano ancora molto cantautorale, sempre con la melodia al centro del brano con il mare e la malinconia protagonista.

Ultima traccia che desidero segnalarvi è “Lotetuki”, ballata in American style con una bella acustica a ricamare sulla trama melodica.

Tutto il disco funziona, ottimo dal punto di vista delle liriche e per gli argomenti affrontati, suonato da pochi ma ben equilibrati strumenti nelle mani di una manciata di ottimi musicisti.

Se avete ancora voglia di quel cantautorato italiano dei seventies che da De Andrè arriva fino a Guccini passando per De Gregori questo è il disco che fa per voi.

La canzone d’autore esiste e passa per Wasichu.

Testi e musiche: Wasichu

Arrangiamenti: Clyde e Salvatore Papotto

Missaggio e mastering: Salvatore Papotto.

Produttore: Salvatore Papotto


Tracklist:

Fuori

Rappers

Amico delle ortiche

Nuova Leggenda (Ustica)

Jazz

Il sorriso serio della iena

Iotetuki

Il principe azzurro

Buioblues

Spiaggia Vuota

 

Verbatim Ufficio Stampa

            Claudia Erba

comunicati.erba@gmail.com




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