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sabato 11 dicembre 2021

Nuovo libro per Federico Venditti: "Hotel Paranoia". Commento di Fabio Rossi


Libro: Hotel Paranoia

Autore: Federico Venditti

Anno: 2021

Casa editrice: Nolica Edizioni

Commento di Fabio Rossi 


A due anni di distanza dal promettente debutto in qualità di scrittore, il romano Federico Venditti, chitarrista della band alternative metal Witches of Doom, torna alla ribalta con un nuovo libro intitolato Hotel Paranoia.

Se il precedente 19-Un Tram Chiamato Nostalgia mi aveva colpito positivamente sia per la scorrevolezza dello stile, sia per la tematica trattata, un autentico inno alla sua passione per la musica, il nuovo romanzo rappresenta un significativo balzo in avanti evidenziando miglioramenti nel saper rendere interessante la trama variegandola senza risultare dispersiva. Un segno evidente di maturità espressiva che lascia ben presagire sul futuro di Federico nell’arte dello scrivere. Alcuni lettori arguti potranno trovare similitudini con lo stile di Bret Easton Ellis, l’autore di American Psycho.

In primo luogo, Hotel Paranoia si distanzia dal mondo delle sette note, evitando in tal modo la trappola del ripetersi rischiando di figurare troppo statico, e si focalizza su molteplici argomenti che conferiscono all’opera una veste “multistrato”.

C’è ironia e dramma nelle vicende del protagonista. Un uomo che ha tutto, o forse niente, e che all’improvviso perde il suo remunerato lavoro, a catena i suoi pseudo - amici e molti altri punti di riferimento della sua vita. Come l’Araba Fenice è chiamato a risorgere e lo farà in un modo stravagante per chi lo conosceva, ovvero diventando grazie all’interesse della madre il guardiano del cimitero monumentale capitolino del Verano. In questo nuovo ruolo finirà per trovare una propria dimensione, conoscendo una sorta di “corte dei miracoli” composta da gente bizzarra e povera, ma forse più vera di coloro che frequentava nella sua precedente esistenza. Spicca tra tutti la figura di Cago, un soprannome più che appropriato visto il suo modo di esprimere il dissenso nei confronti di chi detiene il potere defecando sugli sportelli automatici delle banche. Il romanzo inizia dalla fine: lui è morto e vede ciò che accade intorno, cominciando a raccontare la sua recente incredibile storia fatta anche di eventi soprannaturali. Ho trovato giusto, lo avrebbe potuto fare, non parlare di Covid (alla fine ne abbiamo piene le scatole) soffermandosi su altro come la crisi economica del 2008 e le malattie mentali, temi sempre attuali. 

Ho avuto modo di fare il relatore a Roma in due presentazioni del libro, rispettivamente il 7 settembre 2021 alla Libreria Zalib e il 17 novembre 2021 presso la Biblioteca Flaminia, nel corso delle quali sono stati approfonditi altri aspetti quali la dicotomia dei personaggi femminili, i riferimenti letterari (Conrad, Hugo, Bukowski, Fante) e cinematografici (Viale del Tramonto, Arancia Meccanica, Apocalypse Now).

Un libro fondamentalmente esistenzialista senza un lieto fine che ha già vinto alcuni premi letterari e che non credo passerà inosservato.

Fabio Rossi e Federico Venditti




 

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