COMMENTO DI FABIO ROSSI
Band: Screaming Shadows
Genere: Heavy/Power Metal
Album: Legacy of Stone
Anno: 2021
Casa discografica: From The Vaults
Tracklist:
1.
Free Me
2.
Heaven Or Hell
3.
Crimes With No Name
4.
Love And Hate
5.
The Devil’s Mask
6.
Lost Child
7.
Live For Your Dreams
8.
Stand In Line
9.
Shake Your Blood
10. Where I Have Been Up To Now
Lineup:
Francesco Marras: chitarra
Alessandro Marras: voce
Michele Sanna: batteria
Jürgen Steinmetz: basso
Gli Screaming Shadows provengono dalla
meravigliosa Sardegna e giungono con il recente “Legacy of Stone”
al quarto disco in studio della loro carriera.
Lo stile della band si è ormai ben consolidato nel tempo permanendo
sempre in equilibro tra il metal classico (Dio, Iron Maiden, Dokken) e il power
(Helloween, Stratovarius, Hammerfall).
Rispetto alla line up del precedente lavoro “Night Keeper”,
risalente all’ormai lontano 2011, è rimasto solamente il talentuoso chitarrista
Francesco Marras.
La nuova formazione è di assoluto livello, a mio avviso
la migliore mai avuta, considerate le indubbie doti vocali di Alessandro
Marras e la pluriennale esperienza al basso di Jürgen Steinmetz (Rock/Ignition/Silent Force/Sons of Seasons/Headstone Epitaph). Anche il batterista non è da meno, giacché
ha suonato con i nostrani Rhapsody, quindi con gente del calibro di Luca Turilli
e Fabio Lione, in Corea del Sud di fronte a migliaia di fan entusiasti.
Con queste premesse non esito a considerare l’album come
uno dei più rilevanti usciti nel 2021, non soltanto per la notevole qualità
delle composizioni, ma anche per il meticoloso lavoro fatto in sede di
registrazione (e si sente! Eccome se si sente! Il suono è perfetto!).
Francesco, ricordiamo che milita nei gloriosi Tygers of
Pan Tang e che è l’autore di “Time Flies” (pubblicazione interamente
strumentale, una delle migliori nel genere che mi sia capitato di ascoltare
negli ultimi tempi), sciorina assolo e riffing a profusione evidenziando una
tecnica invidiabile che lo colloca tra i migliori chitarristi in circolazione
in Italia. La sezione ritmica è potente e precisa come un metronomo e l’ugola
di Alessandro (singer dei Virgin Killer, cover band degli Iron Maiden ed è
evidente che s’ispira a Bruce Dickinson) è del tutto suo agio sia nelle parti
più diradate che in quelle maggiormente aggressive.
I brani si mantengono su un alto livello qualitativo, con picchi creativi nell’esuberante apripista “Free Me”, nella melodica “Heaven Or Hell”, nell’oscura “The Devil’s Mask”, nella maideniana “Lost Child”, nella dirompenza di “Live For Your Dreams” e nel power scatenato di “Where I Have Been Up To Now”… per favore non fateci aspettare altri dieci anni per una nuovo album! Heavy Metal is the Law!
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